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Madonna delle lacrime
(1953)
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Madonna di
Fatima (1917) |
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Nostra Signora di Lourdes (1858) |
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Madonna di Guadalupe (1531) |
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Nostra Signora
di Le Laus (1647) |
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La Salette (1846) |
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Nostra Signora del Soufanieh
(1982-1983) |
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La Vergine della Rivelazione (1947) |
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La
Madonna di Medjugorje (1981…) |
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La Madonna
dell’Ambro (1000) |
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La
Madonna di Loreto
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La
Madonna di Boccadirio
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Nostra Signora dei
Dolori (1981-1983) Kibeho - Rwanda
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LE LACRIME DELLA MADONNA DI
SIRACUSA
Dal bollettino mensile del
Santuario, anno XXV, n. 5, Siracusa luglio 1978 Il buon Dio ha scelto Siracusa,
nel lontano 1953, per esaltare la Madonna, per farla capire ed amare di più
da un popolo devoto sì, ma anche bisognoso di perdono e di fede. Attraverso
questo dono fatto ai siracusani il buon Dio ha
voluto raggiungere tutti, in ogni parte d’Italia e del mondo, perché le
lacrime della Madonna di Siracusa sono state conosciute, predicate, studiate. In breve: sono quattro giorni
memorabili: il 29, il 30, il 31 Agosto , il 1 Settembre un quadro in gesso
–opera dello scultore Amilcare Santini di Cecina
-fissato su lastra di opalina nera che raffigura una Madonnina completata
negli occhi da Costantina Cassai versa lacrime in casa Iannuso
in Via degli Orti, 11. Una famiglia, quella dei Iannuso , povera ma dignitosa, una famiglia generosa ma
provata dalla sofferenza. Infatti la signora Antonina che ha sposato da
qualche mese Angelo Iannuso, rimasta incinta va
soggetta a gravi disturbi con perdita di vista . La lacrimazione della
Madonna si verifica al risvegliarsi di Antonina la mattina del 29 Agosto.
"mi accorsi che l’effige versava lacrime dagli occhi". La cognata
Grazia e la zia Antonina pensando che le lacrime viste dalla malata fossero
dovute ad allucinazione, avvicinatesi al quadro constatano che dagli occhi
della Madonna, veramente sgorgano lacrime e che, "alcune gocce,
scorrendo per la guancia, cadono sulla spalliera del letto". Quando arriva dal lavoro il
marito Angelo verso le 17 , egli stesso constata la verità del fatto; ma
intanto tutto il rione ne è già a conoscenza e quasi vi ha già fatto un
pellegrinaggio. Domenica 30 agosto alle due di
notte la Madonnina che la sera prima è stata portata per breve tempo in
questura, poi a casa del fratello Luciano e poi ancora dal fratello Antonio
in Via degli Orti n:1 torna in Via Orti n. 11 e posta su dei cuscini . La
folla giunta da ogni parte praticamente assedia la famiglia costringendola ad
evacuare per poi tornare ed accontentare il bisogno incontenibile di
assistere al singolare prodigio. Lunedì 31
agosto per tutto il giorno tutti possono constatare le lacrime che scendono
dagli occhi della Madonna e riportare un ricordo indelebile, commoventissimo. Tante persone hanno così potuto vedere,
raccogliere asciugare le lacrime dagli occhi della Madonna… Martedì 1 settembre alle ore
11,40 termina la lacrimazione della Madonna, ma per 15 minuti la commissione
scientifica medica inviata dalla Curia Arcivescovile di Siracusa ha potuto
verificare e raccogliere circa trenta gocce di liquido per sottoporlo ad
analisi chimica. In tutto, un centimetro. cubico di liquido che, all’esame
risulta essere assolutamente di tipo lacrimale umano. MA E’ ANCHE GIUSTO A QUESTO
PUNTO DOMANDARSI: MADONNINA, PERCHE’ HAI PIANTO? Forse una risposta buona
possiamo darla noi stessi, tornando a Dio con vera fede! |
La Beata Vergine
delle Lacrime
CENNI STORICI (Santuario
Mariano)
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La Madonna della Roccia di Belpasso
Le apparizioni iniziano
domenica 11 maggio 1986 e si concludono il 1° maggio 1988. Sono, in tutto 32
e nell'ultima la Madonna preannuncia la 33ma ed ultima apparizione che dovrà
avvenire in tempi imprecisati. Rosario ha chiarito, con
le seguenti parole, ciò che avveniva al momento dell'apparizione: 1.
Ogni qualvolta (dopo essermi inginocchiato
ed aver atteso qualche minuto in preghiera e col capo chino) ho alzato lo
guardo al di sopra della roccia, non ho visto subito la Madonna, ma prima
vedevo una nuvoletta venire da quella parte dove vi è il mare, che si
avvicinava alla roccia con velocità sostenuta. 2.
Poggiatasi sulla roccia, la nuvola
splendente e di una grandezza tale da avvolgere una persona, cominciava ad
aprirsi, alla stessa maniera di un fiore e con la stessa velocità con la
quale si era diretta verso la roccia. Mentre la nuvola si apriva, cominciava
a trasparire la luce della Madonna, che era talmente forte in intensità che
la luminosità del sole sembrava diminuire al punto tale da apparire come
appare la luna di giorno. Nello stesso momento si percepiva che il vocio più
o meno leggero delle persone circostanti diminuiva a tal punto da sentire il
silenzio più assoluto intorno a me. Nel frattempo la nuvola, aprendosi, si
raccoglieva tutta sulla roccia per formare una sorta di cuscino tra la roccia
stessa e i piedi della Madonna. L'apertura della nuvola procedeva in modo
tale da far vedere prima la testa della Madonna (qui cominciavo il "Ti
saluto, o mia Regina...") per poi proseguire fino ai piedi. 3.
Attorno non si percepiva nessuna
sensazione: sembrava di essere soli e che ci fossero soltanto la Madonna e la
roccia. La luce della Madonna era sconfinata, ma ciò non offendeva la vista,
al contrario, calamitava lo sguardo verso di Lei, ti faceva desiderare di
guardarla e di guardarla ancora, sempre. 4.
Prima di parlare con me, la Madonna volgeva
lo sguardo verso la gente, sorridendo, immagino che si compiacesse nel
guardare i suoi figli accorsi al luogo delle apparizioni. 5.
Dopo di che chinava lo sguardo verso di me
e incominciava a parlare. La Madonna mi è apparsa
sempre vestita di bianco. Ma di un bianco incandescente come i riflessi
argentei del sole in un'acqua placida e cristallina. Questa luminosità
intensissima faceva sì che anche il cielo, che faceva da sfondo all'immagine
della Madonna, cambiasse il suo usuale colore e che, da celeste che era,
assumesse quegli stessi colori che si vedono all'aurora. La Madonna ha sempre
indossato un manto bianco che dal capo le pendeva fino ai piedi ricoprendo la
Sua persona. Gli orli del suo mantello sembravano d'oro. Il suo vestito era
tutto intero, stretto alla vita da una cintura (i cui orli sembravano d'oro)
che, annodata con un solo nodo, pendeva fin oltre le ginocchia. Il lembo
destro era un po' più lungo del sinistro. Il vestito, con un semplice
girocollo e le maniche non molto strette ai polsi, ricadeva morbidamente sui
piedi facendo delle delicate pieghe ai lati di questi, ma senza coprirli del
tutto. I piedi erano scalzi e si potevano vedere (ambedue) sin oltre
le dita, poggiavano sulla nube che era molto densa: non si aveva
l'impressione che la Madonna poggiasse sul vuoto o che fosse sospesa a
mezz'aria. La carnagione della Madonna è chiara, leggermente più rosata sugli
zigomi. I capelli sono castani, ma con un riflesso leggermente più rossiccio,
come le venature che hanno le castagne; sono leggermente ondulati; non so se
sono lunghi o corti, non mi è mai capitato di vedere il capo della Madonna
scoperto. Gli occhi sono di un azzurro intenso, sembrano zaffiri. A volte il
mare assume questo tipo di colore, e luccicando al sole, ricorda, anche se
molto lontanamente, gli occhi della Madonna. Il Cuore è di un rosso
scuro, circondato da tante spine che gli si aggrovigliavano attorno. Il Cuore
della Madonna sembra immerso in un roveto e sopra di esso vi è una fiamma.
Comunque, tutto il Cuore emana una luce intensa, penetrante e avvolgente.
Ogni qualvolta la Madonna me lo mostrava io mi sentivo pregno di quella luce
come una spugna immersa nell'acqua, la sentivo di dentro e di fuori. Questo
Cuore Soave, però, non mi appariva all'esterno del vestito della Madonna,
come molti erroneamente credono, ma era talmente luminoso che traspariva
all'esterno e il vestito in quel punto era trasparente come un velo. La Madonna portava
sempre un rosario nella mano destra. I grani di questo erano bianchi come
perle, mentre la catena e la croce sembravano d'oro. Le sue mani non sono
molto grandi, direi proporzionate alla sua persona e alla sua statura (un
metro e sessantacinque circa), non sono affusolate, ma neanche grassocce. La
Madonna non dimostra un'età superiore ai 18 anni. Nella prima apparizione
(11 .5.86) la Madonna aveva "le mani giunte e un rosario tra le
mani". Quando la Madonna
impiegò un'intera apparizione per la recita del Santo Rosario (1 .12.86)
insieme col veggente, "incominciò con il segno della croce". Dopo
assunse una posa nuova rispetto alle altre apparizioni, compiendo un gesto
significativo: "la croce del suo rosario la teneva appoggiata sul suo
Cuore immacolato, con la mano destra, mentre con la mano sinistra faceva
scorrere i grani". Il l°
febbraio 1987 a un certo punto dell'apparizione, la Madonna compie un gesto
simile a quello compiuto a Fatima in una situazione analoga: "Accostò le
sue mani l'una accanto all'altra aperte. Dalle palme uscì una luce intensa
che cadde a terra un po' più avanti dove io ero inginocchiato; io guardai e
vidi che la terra si spacco". Segue la visione dell'inferno. Diverse volte la Madonna
si è presentata piangendo, Addolorata (cfr. 8.7.86;
18.6.86). Nell'apparizione del l° aprile 1988 si
presenta Addolorata stando in ginocchio sotto la croce e invita Rosario a
recitare tre misteri del S. Rosario, ed è qui che Rosario nota attraverso un
movimento della Madonna come Ella "intercede per noi": "Ho
notato una cosa molto bella, quando recitavo "...Santa Maria, Madre di
Dio, prega per noi peccatori,..." la Madonna alzava amorevolmente lo
sguardo verso l'alto". "Sin da quando ho
cercato di descrivere la Madonna così come mi è apparsa, molti si sono
chiesti se in tutte le trentadue apparizioni la S. Vergine si è mostrata
nello stesso modo, ossia con la mano destra protesa in avanti, con la
sinistra piegata un po' più indietro, e con la visione del Cuore Immacolato. Descrivere ogni minimo
gesto della Madonna è quasi impossibile, tuttavia non è difficile ricordare
quelli più particolari e i più ricorrenti. Quando la S. Vergine
parla del S. Rosario, raccomandandolo come preghiera molto efficace, lo porge
in avanti e subito dopo lo alza un po' in alto. Interpretazione: sembra che
lo presenti come se fosse un'ancora di salvezza o che sia un mezzo potente
per sollevare gli animi dai turbamenti della vita; per elevare gli animi alle
realtà celesti o come se fosse una catena d'amore che lega gli uomini a Dio. Quando parla del suo
Cuore Immacolato lo indica con il dito indice della mano destra, la stessa
mano che tiene la corona del Rosario: sembri che indichi una strada più
sicura nel cammino verso Dio, che sia la porta di un rifugio sicuro, che sia
la sede più intima dell'amore di Dio che abita in Lei, una sorta di luogo
dove si ha più conoscenza diretta della perfetta Carità, un centro in cui
l'anima che vi si abbandona totalmente viene trasformata, plasmata,
perfezionata. È importante che la S. Vergine lo indichi con la stessa mano
con la quale tiene la corona del Rosario, in quanto fa capire che la
preghiera è il mezzo per accedere al Cuore di Maria. Quando il l° novembre 1987 la Madonna disse: "Li voglio tutti santi i miei cari figlioli",
fece un movimento con ambedue le uando parla delle
offese inflitte a Gesù con i peccati. Tuttavia, quando la Madonna mi fece
vedere l'Inferno nella visione del l° febbraio
1987, il suo volto era sì serio, ma non turbato, non vedevo nessun tipo di
alterazione sul suo volto, quasi volesse dirmi che ormai non c’era nulla da
fare per quelle anime che erano immerse in quel fuoco e che ciò era dipeso da
loro. Quando la Madonna
benediceva, lo faceva a volte stendendo le mani con le palme rivolte in
avanti verso il basso (specialmente quando benediceva gli oggetti), altre
volte accennando un segno di croce, in modo non timido, ma con discrezione
quasi non volesse sostituirsi alla figura del sacerdote, e questo particolare
motivo l'ho potuto constatare più di una volta, anche perché Lei stessa lo ha
ribadito. Quando il l° giugno 1987 chiesi alla Madonna come si facesse ad
invocare bene lo Spirito Santo, Ella rispose: "Abbandonatevi totalmente a me, al mio Cuore, io sono la dimora dello
Spirito Santo...", accompagnando queste parole ad un gesto: Ella
rivolse ambedue le mani al suo Cuore, dopo di che distese le braccia come una
Madre che invita i figli a correre da Lei e ad abbracciarli. |
La Madonna
della Medaglia Miracolosa
La
MEDAGLIA MIRACOLOSA "Questi raggi che vedi sono
le grazie che io spando sulle persone che me lo domandano"
Dal testo tradotto in italiano
dall’originale francese della GRAFIC EXPRESS Parigi 1992. Confida Caterina Laboure’: mi addormentai la sera del 18 luglio 1830-
festa di S. Vincenzo de’ Paoli-
sicura che mi avrebbe esaudita nel mio desiderio di "vedere" la
Madonna. Verso le undici e mezza mi sento chiamare per nome….vedo accanto a
me un bimbo di quattro o cinque anni, vestito di bianco, che mi dice:
"venite in cappella, la Santa Vergine vi attende". Immediatamente
mi viene da pensare: " mi sentiranno!…" Il fanciullo risponde:
" state tranquilla ,sono le 11’30 , tutti dormono profondamente, venite,
vi aspetto. Mi affrettai a vestirmi e seguii il bambino .Le luci erano accese
dappertutto. La porta della cappella si aprì appena il bambino l'ebbe toccata
con la punta delle dita. I ceri ardevano come alla Messa di mezzanotte. Però
non vedevo la Madonna. Il bimbo mi condusse nel presbiterio e là mi
inginocchiai. Verso mezzanotte egli mi disse: "ECCO LA SANTA
VERGINE, ECCOLA!" Udii un rumore, un
fruscio come di un abito di seta …una Signora molto bella si sedette sulla
poltrona del Direttore. Il fanciullo mi ripete’ a
voce alta : "ECCO LA SANTA VERGINE " Allora sono balzata vicino a
Lei, ai suoi piedi ,sui gradini dell’altare, e ho posato le mani sulle sue
ginocchia. Sono rimasta così, non so quanto tempo; mi è parso un momento, il
più dolce della mia vita…La Santa Vergine mi disse come dovevo comportarmi
con il mio direttore spirituale e mi confidò parecchie cose… " IL BUON
DIO,FIGLIA MIA; VUOLE INCARICARVI DI UNA MISSIONE. ESSA SARA’ PER VOI FONTE
DI MOLTE PENE , LE SUPERERETE PENSANDO CHE SONO PER LA GLORIA DI DIO. VI
AVVERSERANNO , MA AVRETE LA GRAZIA:VEDRETE CERTE COSE , RIFERITELE, SARETE
ISPIRATA NELLE VOSTRE PREGHIERE… I TEMPI SONO CATTIVI.
MOLTE DISGRAZIE STANNO PER ABBATTERSI SULLA FRANCIA; IL TRONO SARA’
ROVESCIATO…IL MONDO INTERO SARA’ SCONVOLTO DA OGNI SPECIE DI MALI…MA… VENITE
AI PIEDI DI QUESTO ALTARE .QUI LE GRAZIE SARANNO SPARSE SU TUTTE LE PERSONE
CHE LE CHIEDERANNO CON FIDUCIA E FERVORE : SARANNO SPARSE SUI GRANDI E SUI
PICCOLI…". "Ignoro quanto
tempo trascorse ", confidò Caterina; e infine:"La Vergine scomparve
come una luce che si spegne". "Il 27 Novembre
dello stesso 1830-racconta Caterina Laboure’- era
il sabato precedente la prima Domenica di Avvento Erano le cinque e mezza di
sera. Nel silenzio , subito dopo la meditazione, mi parve di sentire un
rumore venire dalla tribuna e , guardando da quella parte vidi la Madonna.
Stava in piedi ,vestita di un abito di seta bianca come l’aurora , i suoi
piedi appoggiavano su una sfera che vedevo soltanto a metà; nelle mani ,
levate all’altezza del petto , teneva un globo; gli occhi erano rivolti al
cielo…il suo volto era estremamente bello, ma non potrei descriverlo… E poi ,
improvvisamente , ho scorto alle sue dita anelli ornati di pietre preziose,
alcune più grandi, altre più piccole che mandavano raggi più belli gli uni
degli altri . Mentre stavo contemplandola, la Vergine abbassò lo sguardo su
di me, una voce interiore mi parlò: "QUESTO GLOBO CHE
VOI VEDETE RAPPRESENTA IL MONDO INTERO ED OGNI PERSONA IN PARTICOLARE" A questo punto non so
esprimere quello che suscitarono in me la bellezza e lo splendore dei raggi
così belli !… La voce mi disse ancora. "SONO IL SIMBOLO
DELLE GRAZIE CHE SPANDO SU COLORO CHE ME LE DOMANDANO". In quel momento non so
se ero o non ero…si è formata attorno alla Santa Vergine una cornice un po’
ovale , che portava queste parole descritte in lettere d’oro: "O MARIA CONCEPITA
SENZA PECCATO PREGATE PER NOI CHE RICORRIAMO A VOI". Allora si fece udire una
voce: "FATE, FATE CONIARE
UNA MEDAGLIA SU QUESTO MODELLO, LE PERSONE CHE LA PORTERANNO RICEVERANNO
GRANDI GRAZIE ; LE GRAZIE SARANNO ABBONDANTI PER COLORO CHE AVRANNO FIDUCIA". Alcune pietre preziose
non mandavano raggi… "QUESTE PIETRE CHE
RESTANO IN OMBRA RAPPRESENTANO LE GRAZIE CHE CI SI DIMENTICA DI
CHIEDERMI" mi disse infine la Vergine. Subito dopo mi è parso
che il quadro si voltasse. Ho visto il rovescio della medaglia: la lettera M
sormontata da una croce, e, sotto, due cuori, l’uno circondato da una corona
di spine, l’altro trafitto da una spada. Mi è sembrato di udire
una voce che mi diceva: "LA - M - E I -DUE
CUORI- DICONO ABBASTANZA!" Possiamo intenderle
come:Maria e Gesù:due sofferenze unite per la nostra Redenzione". |
Nostra Signora delle Vittorie
Racconta nella Sua autobiografia
intitolata:"Storia di un’anima" che fin dall’infanzia Ella sentì
forte il bisogno di abbandonarsi totalmente al Signore. Giovanissima entro al
Carmelo di Lisieux non senza aver superato numerosissime e durissime prove.
Racconta con le lacrime agli occhi il Suo straordinario incontro con la Madre
di Gesù che, per Lei gravemente ammalata, animò con la sua stessa presenza
personale la statua non grande e non così pregiata di "Nostra Signora
delle Vittorie"che stava su una colonnina all’angolo della sua cameretta
e, soavemente avvolgendola la riempì di pace,di sicurezza ed insieme la guarì
subito da ogni male. Dalla Madre di Gesù la piccola Teresa doveva
ancora apprendere il difficile mestiere di farsi piccola, e quasi indifferente
attraverso una condotta al tempo stesso semplice ed eroica. Come Maria –dice di lei Suor Genoveffa del Volto
santo- il suo grande rimedio era il silenzio. Amava"conservare tutto nel
cuore" gioie e pene ;questo riserbo fu la sua forza, e il punto di partenza
della perfezione ,come il suo distintivo esteriore, poiché era notevole per
ponderazione. Ella è conosciuta universalmente come S. Teresa di
Gesù Bambino ed è stata recentemente proclamata dal Papa: "Dottore della
Chiesa". |
La Salette
L’apparizione di La Salette avviene il 19 settembre 1846 in giorno di
SABATO alle tre del pomeriggio : una "Signora" appare a Melania e
Massimino di 15 e 11 anni che assistono le mucche al Planeau
sulla montagna a 1800 metri d’altezza. I pastorelli scorgono come un globo di luce
in mezzo ad un avvallamento essi dicono:"come se fosse il sole caduto in
quel luogo! " Nella luce abbagliante scorgono una donna seduta ,con i
gomiti sulle ginocchia ed il viso nascosto tra le mani. La "Signora" li guarda e, dirigendosi un po’ verso loro
comincia a parlare nella loro lingua - il francese: I due veggenti scendono
nel pendio e raggiungono la visione a tal punto da quasi "confondersi
" con essa…La Signora piange a dirotto…e, con lacrime copiose prende a
parlare loro con quelle parole che sono giunte a noi come
"MESSAGGIO"! Il colloquio avviene prima in francese poi in dialetto, ed infine
ancora in francese. "AVVICINATEVI FIGLI MIEI, NON ABBIATE PAURA: SONO QUI PER
ANNUNCIARVI UN GRANDE MESSAGGIO." "SE IL MIO POPOLO NON VUOLE SOTTOMETTERSI, SONO COSTRETTA A
LASCIAR LIBERO IL BRACCIO DI MIO FIGLIO. ESSO E’ COSI’ FORTE E COSI’ PESANTE
CHE NON POSO PIU’ SOSTENERLO." "DA QUANTO TEMPO SOFFRO PER VOI! POICHE’
HO RICEVUTO LA MISSIONE DI PREGARE CONTINUAMENTE MIO FIGLIO , VOGLIO CHE NON
VI ABBANDONI, MA VOI NON CI FATE CASO. PER QUANTO PREGHERETE E FARETE , MAI
POTRETE COMPENSARE LA PENA CHE MI SONO PRESA PER VOI". "VI HO DATO SEI GIORNI PER LAVORARE , MI SOBO RISERVATO IL
SETTIMO,E NON ME LO VOLETE CONCEDERE. E’ QUESTO CHE APPESANTISCE TANTO IL
BRACCIO DI MIO FIGLIO "! "ANCHE I CARRETTIERI NON SANNO CHE BESTEMMIARE IL NOME DI MIO
FIGLIO…" "QUESTE SONO LE DUE COSE CHE APPESANTISCONO TANTO IL BRACCIO DI
MIO FIGLIO". "SE IL RACCOLTO SI GUASTA LA COLPA E’ VOSTRA. VE L’HO FATTO VEDERE
L’ANNO PASSATO CON LE PATATE:VOI NON CI AVETE FATTO CASO. ANZI QUANDO NE
TROVAVATE DI GUASTE BESTEMMIAVATE IL NOME DI MIO FIGLIO. ESSE CONTINUERANNO A
MARCIRE E QUEST’ANNO, A NATALE NON VE NE SARANNO PIU’. VOI NON CAPITE FIGLI MIEI? VE LO DIRO’
DIVERSAMENTE". "SE AVETE DEL GRANO, NON SEMINATELO. QUELLO SEMINATO SARA’
MANGIATO DAGLI INSETTI E QUELLO CHE MATURERA’ CADRA’ IN POLVERE AL MOMENTO
DELLA BATTITURA. SOPRAGGIUNGERA’ UNA GRANDE CARESTIA .PRIMA DI ESSA I BAMBINI
AL DI SOTTO DEI SETTE ANNI SARANNO COLPITI DA CONVULSIONI E MORIRANNO TRA LE
BRACCIA DI COLORO CHE LI TERRANNO. GLI ALTRI FARANNO PENITENZA CON LA
CARESTIA. LE NOCI SI GUASTERANNO E L’UVA MARCIRA’ ". La conversazione tra la Signora e i veggenti continua con l’affidamento
di una segreto…. Segreto cui fa seguito : "SE SI CONVERTONO , LE PIETRE E LE ROCCE SI MUTERANNO IN MUCCHI DI
GRANO E LE PATATE NASCERANNO DA SOLE NEI CAMPI." Quindi confidenzialmente e maternamente la Vergine dice ai suoi amici: "DITE LA VOSTRA PREGHIERA , FIGLI MIEI?" - non molto Signora - rispondono "AH, FIGLI MIEI ,BISOGNA DIRLA E BENE , SERA E MATTINO. QUANDO NON
AVETE TEMPO , DITE ALMENO UN PADRE NOSTRO O UN’AVE. QUANDO POTRETE FAR MEGLIO
, DITENE DI PIU". "A MESSA, D’ESTATE, VANNO SOLO ALCUNE DONNE PIU’
ANZIANE . GLI ALTRI LAVORANO DI DOMENICA, TUTTA L’ESTATE. D’INVERNO QUANDO
NON SANNO CHE FARE, VANNO A MESSA MA PER BURLARSI DELLA RELIGIONE" "IN QUARESIMA VANNO ALLA MACELLERIA COME CANI". "AVETE MAI VISTO DEL GRANO GUASTO , FIGLI MIEI" - no , Signora! -
rispondono. Ora la Signora si rivolge a Massimino: "MA TU, FIGLIO MIO, DEVI AVERLO VISTO UNA VOLTA CON TUO PADRE NEL
CAMPO DEL COIN. IL PADRONE DEL CAMPO DISSE A TUO PADRE DI ANDARE A VEDERE IL
SUO GRANO GUASTO. VI ANDASTE TUTTI E DUE, PRENDESTE IN MANO DUE O TRE SPIGHE,
LE STROPICCIASTE E TUTTO CADDE IN POLVERE. AL RITORNO, QUANDO ERAVATE A
MEZZ’ORA DA CORPS, TUO PADRE TI DIEDE UN PEZZO DI PANE DICENDOTI:"
PRENDI , FIGLIO MIO, MANGIA ANCORA DEL PANE QUEST’ANNO
PERCHE’ NON SO CHI NE MANGERA’ L’ANNO PROSSIMO, SE
IL GRANO CONTINUA IN QUESTO MODO." "Ho ,si , Signora ,ora ricordo. Prima non me lo ricordavo
più" Il colloquio con la Vergine ha termine con un accorato appello: "EBBENE, FIGLI MIEI ,LO FARETE CONOSCERE A TUTTO IL POPOLO" "ANDIAMO , FIGLI MIEI, FATELO CONOSCERE A TUTTO IL POPOLO" Detto ciò si eleva da terra e, lentamente si solleva verso il Collet :qui è raggiunta dagli sguardi attoniti di
Massimino e Melania che vedono la Sua figura dileguarsi e confondersi con la
luce di cui è avvolta , quindi scompare anche la luce… |
Nostra Signora del Soufanieh
Sorgente
dell'Olio Santo Maria Kourbet Al-Akhras, chiamata Myrna
nella sua famiglia, è nata nel 1964, da padre greco-cattolico
e da madre greco-ortodossa. Ha avuto un'infanzia normale e non ha mai avuto
malattie serie, né incidenti. Studiò in scuole cristiane, cattoliche o
ortodosse ed anche in quelle statali. Di livello intellettuale medio,
abbandonò gli studi un anno prima di completare il diploma. Di conoscenza
religiosa molto elementare, di carattere gioviale, sposa Nicolas Nazzour, un greco-ortodosso nel mese di Maggio del 1982,
vigilia della prima domenica dell'avvento La Santa Vergine è apparsa cinque
volte: Mercoledì 15 Dicembre
1982: nessun messaggio, Myrna corre via, spaventata. Questi messaggi sono in
piena armonia col Vangelo, nel loro spirito profondo, e il loro pressante
richiamo alla Fede, all'Amore, all'annuncio de l'Emmanuele, alla penitenza,
all'unità, alla gioia nel Signore, al mutuo perdono e all'Unità della Chiesa.
Tutte le apparizioni sono avvenute sulla terrazza, di notte. Soltanto Myrna
vedeva la Santa Vergine. Un'atmosfera intensa di preghiera e di pace prevale
durante le apparizioni, intorno a lei e nel resto della casa. L'apparizione si
manifestò sul ramo orizzontale di un albero di eucalipto, situato sul bordo del
fiume, a circa quindici metri a sud della casa. Per primo apparve un globo di
luce, che a sua volta si aprì per lasciare vedere in alto una sorta di
mezzaluna blu che scomparì una volta che la Santa Vergine apparve. La Santa
Vergine apparve seduta sul ramo, poi si alzò in piedi e camminò verso il
terrazzo della casa, lasciando dietro di se una scia di luce. Attraversò la
ringhiera di ferro e si fermò sul terrazzo. Il passaggio della Santa Vergine
attraverso la ringhiera di ferro, suscitò in Myrna un problema: "Come
può attraversare un corpo umano una ringhiera di ferro ?" La Vergine era
vestita di bianco, con una cintura blu e in testa un cappuccio che faceva
parte del vestito portando sulla spalla destra uno scialle blu, un po' come
sul quadro dell'Annunciazione del Murillo. Teneva nella sua mano
destra, tra il medio e l'anulare, un rosario di color cristallo. Il braccio
destro era piegato all'altezza del torace ed il braccio sinistro era rivolto
in basso, i suoi piedi erano invisibili. La Santa Vergine
consegnò il Suo messaggio a Myrna e tutto ciò che le disse fu impercettibile
per le persone presenti. Myrna ripeté lentamente il messaggio udito. Alla
fine della visione, la Vergine Santa ritornò all'eucalipto, indietreggiando.
Una volta raggiunto il ramo, scomparve e subito dopo anche il globo luminoso. Il parere di un sacerdote che ha seguito il caso
Soufanieh
sta vivendo, dal 27 Novembre 1982, in un'atmosfera di pace, di gioiosa
serenità e gratuità totale, a dispetto dei molteplici servizi che le visite
impongono alle persone della famiglia. A Soufanieh,
la preghiera è l'anima di tutta l'attività. Come principio, noi pratichiamo
due forme di preghiere: la preghiera del rosario e la preghiera comune. A
volte ci sono da tre a quattro esercizi di preghiera. La preghiera non ha
cessato per un solo giorno dal 27 Novembre 1982, malgrado il tempo e le
circostanze; preghiere alle quali i musulmani partecipano spontaneamente, da
quando la Vergine Maria è altamente stimata nell'Islam. Le persone che
vengono per la prima volta a Soufanieh, sono
colpite dal fervore dei fedeli. Vite intere sono trasformate totalmente. Le
guarigioni spirituali sono numerosissime e sono molto più importanti di
quelle fisiche. In quanto a Myrna, ha mantenuto il suo candore e la sua semplicità.
Tuttavia le occasioni non le mancano per divenire molto orgogliosa. Ella è
madre di due bambini : Myriam (nata il 15 Ottobre 1986) e John-Emmanuel
(nato il 26 Luglio 1988). Myrna, Nicolas e loro
bambini offrono un esempio straordinario della famiglia cristiana. Sono
meravigliosi nella loro semplicità, nella loro naturalezza e nel loro calore.
Accolgono cordialmente, nella loro casa aperta giorno e notte, chiunque vada
a pregare lì. Non è facile conciliare il suo apostolato con gli altri
doveri di moglie, madre e sorella. Per questo, lei e suo marito contano molto
sulle nostre preghiere, per rimanere fedeli alla grazia. Joseph
Malouli, C.M. prete della Santa Chiesa Cattolica
Romana.
Con la presente dichiaro di non dare nessun significato
teologico ai termini "stigmate, estasi, apparizione". Li uso
solamente per scopi di facilità o di praticità. La parola finale spetta a
Nostra Madre la Chiesa. |
La Vergine della Rivelazione
Si tratta di una apparizione
avvenuta in Roma nel 1947 ad un papà e ai suoi tre bambini in località le " Tre Fontane". Una evidente e singolare
coincidenza: la data: l’ottava di Pasqua - data in cui culmina la novena
della Misericordia – quando Bruno Cornacchiola esce
di casa con i figli Isola, Carlo e Gianfranco rispettivamente di 10, 7, 4
anni per raggiungere il Lido di Ostia . Ma un contrattempo fa cambiare
itinerario :la nuova meta ora è, Tre Fontane. Lì i ragazzi possono dare sfogo
al gioco e lui, Bruno raccolto all’ombra degli eucalipti potrà rivedere gli
appunti su dogmi e verità di fede da combattere alle riunioni religiose non
cattoliche cui partecipa. Ad un tratto è
richiamato dai ragazzi a cercare la palla che, finita nei cespugli si rende
irreperibile. Con Isola e Carlo si dà alle ricerche, ma poi, non sentendo più
la voce del piccolo Gianfranco torna sui suoi passi e, con enorme sorpresa
scorge il bimbo inginocchiato davanti alla grotta di tufo rosso e intento a
dire "Bella Signora, Bella signora…"! Egli però non è subito
ammesso a vedere quella "cosa" luminosa che sarà poi individuata
come la Madre di Dio. Per Lui ancora solo stupore, incredulità, paura anche
di trovarsi sommerso da un fatto di stregoneria che certamente si è
impossessato dei bimbi ,i quali ora, guardano tutti e tre estatici, muti, con
le pupille dilatate verso un unico punto al fondo della grotta. All’esclamazione tra il
disperato e l’insperato di Bruno" Signore, salvaci Tu!" Bruno viene
ammesso anche Lui a "vedere" … Racconta Lui stesso:" Appena
pronunciato :"Signore salvaci Tu" vidi improvvisamente due mani
candidissime ,trasparenti , che si muovevano verso di me. Sentii poi che
queste due mani , leggere come un’ala di uccello ,mi sfiorarono gli occhi
,facendo cadere da essi come un velo che prima mi accecava. Le mie pupille
furono allora invase da una luce tale che per qualche istante tutto scomparve
dinanzi a me ,figli e grotta ,ed io mi sentivo leggero, etereo ,quasi il mio
spirito fosse stato liberato dalla materia. In quello stato di rapimento non
sentivo più nemmeno i miei bambini esclamare la solita espressione
"Bella Signora! Bella Signora !".Quando ripresi la vista, dopo quel
momento di accecamento ,nel punto più luminoso della grotta ,contornata da un
alone di luce dorata ,assai abbagliante ,vidi –oh! stupore ed emozione
indescrivibile per la nostra povera natura umana !- vidi la figura di una
donna paradisiaca ,le cui fattezze e la cui celestiale bellezza rimangono
tuttora profondamente impressionate nelle mie pupille ,ma non sono traducibili
in termini umani. Aveva i capelli neri
questa figura di Donna Celestiale, uniti sul capo e un tantino sporgenti
,quanto consentiva il manto, di colore verde prato ,che dalla testa le
scendeva ai piedi lungo i fianchi della persona. Sotto il manto verde, una
veste candidissima, luminosa, cinta da una fascia rosa a due lembi. Era
scalza, la Celestiale Signora, e i suoi piedi nudi erano poggiati sopra un
masso di tufo. Il volto della Bella Signora era in atteggiamento di benignità
materna ,soffusa di serena mestizia; nella mano destra reggeva ,appoggiato al
petto, un libro non tanto voluminoso di colore cenerino ,mentre la mano
sinistra rimaneva appoggiata sopra il libro stesso. Il mio primo impulso
istintivo fu quello di parlare, di alzare un grido, ma, sentendomi quasi
immobilizzato nelle mie facoltà, la voce mi moriva in gola .Nel frattempo, in
tutta la grotta misteriosa si era diffuso un soavissimo profumo floreale.
Anch’io mi ritrovai, accanto alle mie tenere creature, in ginocchio, con le
mani giunte. Ad un tratto una voce di paradiso risuonò alle mie povere
orecchie ,dando inizio ad un lungo colloquio. Le celestiali parole, del
colloquio non furono udite dai miei tre figli, che solo videro la Bella
Signora e il movimento meccanico delle sue labbra .Al termine del colloquio,
la celestiale visione disparve, salutandoci con un materno sorriso
,accompagnato da un dolce inchino di capo. Il piccolo Carlo ,vedendo il
retrocedere della Bella Signora come di persona che sta per congedarsi si
alzò portandosi svelto nell’angolo terminale della grotta con l’intenzione di
afferrare il lembo delle splendide vesti della Bella Signora ,che invece
s’era già dileguata". Possiamo conoscere
soltanto una parte delle cose dette dalla Madonna a Bruno Cornacchiola
dal momento che una parte di esse costituisce un "segreto"
riservato all’allora regnante Papa Pacelli. Ecco in
breve quanto la Vergine ha detto… "IO SONO COLEI CHE
SONO NELLA TRINITA’ DI DIO" "SONO LA VERGINE DELLA
RIVELAZIONE" "IL MIO CORPO NON
POTEVA MARCIRE E NON MARCI’ MIO FIGLIO E GLI ANGELI MI VENNERO A PRENDERE AL
MOMENTO DEL MIO TRAPASSO". Dal giorno dell’apparizione
Bruno – che ha risposto di s’ ed ha corrisposto al Dono della Grazia, ritrova
la vita vera per sé e per i suoi cari; ritrova la libertà dello spirito… La
terra all’ombra degli eucalipti delle "Tre Fontane" che era meta di
mercato dei corpi diventa da ostello di corruzione terra di Cielo, di
guarigione, di luce. Un mare sterminato di persone di ogni età ed estrazione
ha invece trovato qui conversione , amore, pace! |
La Vergine dei poveri di Banneux
Banneux Notre-Dame,
villaggio del comune di Louveigné, si trova
sull'altopiano delle Ardenne a 352 metri sul
livello del mare. E' situato a 25 Km da Liegi, capoluogo della provincia di
questo nome e grande città industriale.Il villaggio
di Banneux è raggruppato attorno alla chiesa.
Qualche piccola fattoria è disseminata nei dintorni. Nel complesso la regione
è povera. Sulla sinistra della strada che va da Louveigné
a Pepinster, a 1 Km dalla chiesa, c'è una modesta
casa d'operai, abitata dalla famiglia Becò. Il
luogo, umido e paludoso, è chiamato "la Fange"
(il fango). Di fronte, dall'altro lato della strada, cominciano i grandi
boschi di abeti che si estendono su tutta la parte orientale del Belgio.
Davanti alla casa un piccolo giardino, o meglio un orticello. Nel 1933 la
famiglia si componeva del padre, della madre e di sette bambini, ai quali se
ne sarebbero aggiunti in seguito altri quattro. La maggiore di loro, Marietta, è nata il Venerdì 25 marzo 1921, festa
dell'Annunciazione che era, in quell'anno, il
Venerdì della Settimana Santa, il giorno nel quale la Croce è solennemente
venerata. Ma presso i Becò non c'era alcuna croce.
In questo ambiente piuttosto squallido, la religione teneva poco posto. Erano
trascurate tutte le pratiche religiose e Marietta
non si sottraeva all'atmosfera che regnava nella famiglia. PRIMA APPARIZIONE Il 15 Gennaio 1933,
domenica, la neve e il ghiaccio hanno coperto "la fange",
il vento soffia gelido e tagliente. Sono le 7 di sera. Marietta,
guardando dai vetri della finestra della cucina, dalla quale vede l'orto, la
strada e il bosco di abeti, spia il ritorno del fratello Julien,
uscito di casa fin dal mattino con alcuni suoi compagni. Nello stesso tempo
sorveglia il sonno dell'ultimo nato, addormentato nella culla. All'improvviso scorge a
qualche metro di distanza, nel giardino, una Signora splendente, ritta,
immobile, leggermente chinata verso sinistra. - Oh, mamma - grida Marietta - c'è una bella Signora in giardino!... Io ti
dico che è la Madonna: Ella mi sorride. E' talmente bella! - Marietta prende una corona che un giorno aveva trovato
lungo la strada di Tancrémont e si mette a recitare
il rosario mentre contempla con stupore l'apparizione. Ma ecco che la Signora
le fa cenno di andare da lei. Marietta comprende
l'invito e, lasciando la finestra, si appresta ad uscire. La mamma,
impaurita, pensando ad una stregoneria, non vuole che Marietta
esca e chiude la porta a chiave. Marietta ritorna
alla finestra, ma la bella Signora è sparita. SECONDA APPARIZIONE Tre giorni più tardi, il
mercoledì 18 Gennaio, verso le 7 di sera, Marietta,
vincendo la paura del buio, esce di casa. Ella cade in ginocchio sul sentiero
che, dalla soglia della casa, va fino alla siepe del giardino. Prega a bassa
voce, guardando un po' verso il luogo ove la Domenica precedente aveva visto
la Signora luminosa. Tutto ad un tratto Marietta tende le braccia: la Signora le è apparsa al di
sopra del bosco, piccolissima nel cielo. Man mano che le si avvicina, si
ingrandisce. Passando tra le cime di
due grandi abeti, Ella si ferma a qualche passo dalla fanciulla, al di sopra
del terreno gelato dal quale la separa una piccola nube grigia. Marietta prega sottovoce,
il rosario in mano, lo sguardo rivolto verso l'alto: ella contempla la
Signora sorridente che muove dolcemente le labbra come se pregasse. Questa
preghiera silenziosa dura una ventina di minuti. Poi la Signora le fa cenno
di seguirla e s'allontana, indietreggiando. Marietta
la segue, varca la siepe e s'avvia sulla strada. D'un tratto si ferma,
s'inginocchia, resta ferma in questa posizione recitando alcune
"Ave", si rialza e continua il suo cammino. Un po' più in là cade
ancora in ginocchio. Di nuovo si rialza, obbedendo ad un gesto di richiamo
della Signora che ha ripreso a spostarsi. Improvvisamente piega a destra
verso una sorgente che scorre lungo il bordo della strada. Marietta si inginocchia sull'orlo del fosso mentre la
Signora si posa al di sopra della scarpata. Ella dice a Marietta:
- Metti le mani nell'acqua. - Senza esitare la bambina ubbidisce e il rosario
le scivola dalle mani che ella ha disgiunte per bagnarle, accuratamente,
nell'acqua. La Signora dice ancora: - Questa sorgente è riservata per me – E prende congedo dicendo
: - Buona sera, arrivederci! - Poi si alza al di sopra degli abeti vicini
alla sorgente, tenendo sempre il viso rivolto verso la bambina, diventando
sempre più piccola man mano che si allontana. TERZA APPARIZIONE Verso le 7 di sera del
giovedì 19 Gennaio, Marietta, accompagnata dal
padre e con un vecchio soprabito in testa per difendersi meglio dal freddo,
esce di casa. A qualche passo di distanza si inginocchia, nonostante che il
terreno sia coperto di neve e prega sottovoce. Subito ella stende le braccia
e grida: - Oh eccola! - Un attimo di silenzio, poi chiede : - Chi siete voi,
bella Signora? - La Signora risponde : - Io sono la VERGINE DEI POVERI. - Poi
la Madonna guida la bambina alla sorgente. Marietta
cammina tranquilla, si inginocchia nei punti dove si era fermata la sera
precedente. Presso la sorgente, s'inginocchia tenendo lo sguardo fisso un
poco in alto, sul pendio dove si è fermata la Madonna. Marietta
domanda ancora: - Bella Signora, voi ieri avete detto: questa sorgente è
riservata per me. Perché per me? - E così dicendo, porta la mano al petto, indicando
se stessa. Il sorriso della Madonna si accentua ancora di più e risponde che
la sorgente è "per tutte le nazioni... per i malati..." Marietta ripete queste parole con voce chiara e netta e
aggiunge : - Grazie, grazie. - La Madonna soggiunge dolcemente : - Io
pregherò per te. Arrivederci. - E poi si allontana come la sera precedente,
rimpicciolendo man mano, al di sopra degli abeti. QUARTA APPARIZIONE Il Venerdì 20 Gennaio, Marietta è indisposta, ciò però non le impedisce di
uscire di casa verso le 7 di sera. Inginocchiata nel giardino, recita il suo
rosario. Dopo due minuti grida : - Eccola ! - Poco dopo domanda con voce
chiara : - Che cosa desiderate, bella Signora? - La Madonna risponde : -
Desidererei una piccola cappella. - Poi disgiunge le mani e le stende
orizzontalmente senza staccarle dal petto. Con la mano destra, ella traccia
un segno di croce per benedire la bambina, pi sparisce. In questo momento Marietta perde i sensi. Aiutato da un vicino, il padre,
impaurito, la trasporta in casa dove ella riprende ben presto conoscenza e
poi si addormenta tranquillamente. Dal 21 Gennaio all'11
Febbraio, tutte le sere alle 7, Marietta va a
pregare al suo solito posto. Sovente il freddo è pungente, ma Marietta si ostina. In quei giorni di attesa soltanto lei
crede veramente nella Madonna di Poveri che ella vuole rivedere a qualunque
costo: la rivedrà. QUINTA APPARIZIONE Il Sabato, 11 Febbraio, Marietta è di nuovo inginocchiata in giardino: è presente
un gruppetto di persone. Alla fine della seconda corona, di scatto Marietta si alza, si dirige verso la siepe del giardino,
avanza verso la sorgente, di fronte alla scarpata, si inginocchia, si china,
immerge la mano nell'acqua, poi si segna con il crocifisso del suo rosario.
La Madonna le dice : - Io vengo ad addolcire la sofferenza, arrivederci. -
Poi si allontana come al solito. SESTA APPARIZIONE La Madonna non si fa
vedere fino al Mercoledì 15 Febbraio. Quella sera Ella si mostra di nuovo agli
occhi rapiti della bambina che le dice : - Santa Vergine, il Cappellano mi ha
detto di chiedervi un segno. - La Madonna risponde - Credete in me, io
crederò in Voi. - Poi confida un segreto alla bambina e al momento di
allontanarsi aggiunge: - Pregate molto, arrivederci. SETTIMA APPARIZIONE Il lunedì 20 Febbraio c'è la neve e fa molto freddo. Alla
fine della seconda decina del rosario, Marietta
tende d'improvviso le braccia e la sua preghiera si fa più concitata. La
bella Signora è discesa come al solito e guida la bambina verso la sorgente. Marietta si inginocchia nei soliti punti e prega senza
fermarsi. Alla sorgente, la Madonna, sorridendo come al solito le dice : -
Mia cara bambina, pregate molto. - Dopo ciò Ella, cessando di sorridere,
aggiunge con voce grave, prima di andarsene: - Arrivederci. OTTAVA APPARIZIONE Il
Giovedì 2 Marzo , piove a dirotto. All'inizio della terza corona,
all'improvviso la pioggia cessa. Il cielo si rasserena e brillano le stelle.
D'improvviso la bambina tace e tende le braccia. La Madonna le appare per
l'ottava ed ultima volta: ha il volto serio e non sorride più. Dice : - Io
sono la MADRE DEL SALVATORE LA MADRE DI DIO. - E mentre un velo di tristezza
copre il suo volto, la Madonna le fa la sua ultima raccomandazione : - Pregate
molto. Addio. - Stende le mani sulla bambina e la benedice con un segno di
croce. |
La Madonna dell’ Ambro
Il santuario, in
territorio di Montefortino (AP), sorge
isolato tra i monti e
prende il nome del vicino torrente
Ambro, affluente del Tenna. Specialmente d'estate,
per la bellezza e la suggestione
del luogo, si registra un
fortissimo afflusso di gitani e pellegrini. Alle origini del
culto mariano in questo luogo
è un'apparizione, narrata in
una lapide dietro l'altare
della Madonna con le seguenti parole: "Nel maggio del Mille
la Vergine Ss.ma,
cinta di straordinario splendore,
apparve in questa sacra roccia all'umile pastorella Santina, muta fin dalla nascita. La fanciulla
ottenne il dono della parola in premio delle preghiere ed offerte di fiori silvestri che ogni giorno
faceva all'immagine della Madonna, posta nella cavità di
un faggio". Nella cappella dell'apparizione si venera la statua della Vergine con Bambino, ivi
collocata nel 1562. Suggestivo il ciclo pittorico di soggetto mariano di Marino Bonfini
(sec. XVII). La chiesa attuale
risale al 1610 ed è stata poi rimaneggiata in diverse epoche. Nella chiesa una
Madonna dei Pellegrini, copia del Caravaggio, lungo le pare ti affreschi del XVII secolo. |