Santa Teresa di Lisieux |
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Santa Teresa di Lisieux nasce il 2 gennaio 1873 ad Aleçon,
piccolo paese della Normandia francese, da una famiglia molto religiosa.
Entrambi i genitori in gioventù avevano accarezzato l’idea della vita
consacrata. Due giorni dopo Maria Francesca Teresa Martin, riceve il
Battesimo accompagnata dalle sue quattro sorelle più grandi che avranno molta
importanza per la sua formazione. |
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Teresa non è una bambina
mite e mansueta: la stessa madre, nei suoi scritti, afferma che quella sua
piccola figlia è vivace, fiera e testarda. Alla morte della madre avvenuta il
28 agosto 1877, il carattere di Teresa cambia: diventa timida, dolce,
sensibile. Si aggrappa alla sorella Paolina, considerandola una seconda
madre, e anticipando quello che sarebbe stato poi: madre Agnese di Gesù
sarebbe diventata la sua madre spirituale al Carmelo
di Lisieux. In famiglia Teresa è oggetto della tenerezza più delicata del padre
e delle sorelle, per cui non prova alcun dispiacere nel lasciare Aleçon per la nuova residenza a Lisieux dove vivono zii e
cugini. L’entrata nel Carmelo di Lisieux della
sorella Paolina nel 1882 consente a Teresa di capire come la vita sia
sofferenza e separazione continua. Pur nel grande dolore per la partenza
della sorella comincia ad avvertire la certezza di una chiamata di Dio. Alla
fine dello stesso anno, Teresa si ammala di una malattia grave e misteriosa
dalla quale guarisce dopo una visione della Vergine Maria sorridente. Nel 1885, Teresa
affronta un'altra dolorosa separazione in quanto la
sorella Maria, colei che sapeva tutto quello che passava nella sua anima,
decide di farsi anche lei carmelitana. Teresa si dedica alla conversione dei
peccatori: avendo sentito parlare di un grande criminale, appena condannato a
morte, vuole ad ogni costo impedirgli di ricevere il castigo eterno e pone
questa intenzione in tutte le sue preghiere. La sua fiducia nella
misericordia divina è appagata e il criminale sale al patibolo baciando il
crocifisso. Intanto il desiderio e la determinazione di entrare anche lei al Carmelo si fanno sempre più forti, nonostante il
rifiuto dei superiori ecclesiastici e del Vescovo che non consentono
l’ingresso in clausura all’ appena sedicenne Teresa. Solo il 9 aprile 1888,
dopo ripetute richieste ai superiori, compresa un’udienza con il papa Leone
XIII, Teresa varca la soglia della clausura in preda ad un emozione
così profonda che a causa dei battiti del proprio cuore teme di morire. Dopo
la morte del padre, la
vita di Teresa è ancora attraversata da prove interiori, ma è sollevata
dall’incontro con il proprio padre spirituale che la spinge a vele spiegate
sulle onde della fiducia e dell’amore.
Viene affidata a Teresa la formazione delle
novizie e anche la sorella Celina fa il suo
ingresso fra le suore del Carmelo di Lisieux. Le due sorelle si ritrovano e
hanno modo di aiutarsi reciprocamente nel loro cammino verso la perfezione.
Per ordine dei superiori, Teresa inizia a redigere un diario che insieme ad altri manoscritti successivi diventerà uno dei classici
della letteratura cristiana : “Storia di un anima”. Teresa riceve
l’ispirazione di offrirsi quale olocausto all’Amore misericordioso e compie questa offerta di se insieme alla sorella Celina. Accompagna con la preghiera un giovane
seminarista che si prepara a divenire missionario, incoraggiandolo ad
affrontare con coraggio e fiducia il suo impegno. La notte del Venerdì santo
del 1896 avviene la prima manifestazione del suo male e contemporaneamente
anche alla”notte della fede”, una prova che durerà fino alla
morte. Nel frattempo continua la stesura della sua autobiografia in
obbedienza alla Priora del monastero e ai superiori che continuano a stupirsi
della sua grande capacità di soffrire nella gioia. Ama la sofferenza perché
solo così ha qualcosa da offrire al buon Dio. Desidera la morte perché vuole
entrare nella vita per dare inizio alla sua missione: “fare
amare il buon Dio come io lo amo e offrire alle anime la mia piccola via”. La
sera del 30 settembre 1897 Teresa incontra Dio nella morte. La sua fama, dopo la
pubblicazione dei suoi scritti, attraversa velocemente la Francia, l’Europa e
il mondo. Viene dichiarata beata da Pio XI il 29
aprile 1923, e dopo appena due anni lo stesso pontefice procede alla solenne
canonizzazione in S. Pietro a Roma. Nel 1927 santa Teresa è proclamata
patrona di tutti i missionari insieme a San Francesco Saverio e nel 1944 Pio
XII la affianca a Santa Giovanna d’Arco quale patrona di Francia. L’attuale Pontefice,
Giovanni Paolo II, nella XII Giornata Mondiale della Gioventù a Parigi
(1997), ha voluto riproporne la testimonianza
additandola come esempio a tutti giovani del mondo. Il 19 ottobre |
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“ Questa
giovane carmelitana fu interamente presa
dall'amore di Dio. Visse radicalmente l'offerta di se stessa in risposta all'Amore di Dio. Nella semplicità della vita
quotidiana, seppe allo stesso tempo praticare l'amore fraterno. Imitando
Gesù, accettò di sedersi “alla tavola dei peccatori”, suoi “fratelli”, perché
essi fossero purificati dall'amore, giacché era animata dall'ardente
desiderio di vedere tutti gli uomini “rischiarati dalla luminosa fiamma della
fede” Teresa ha conosciuto la
sofferenza nel corpo e la prova nella fede. Ma è
rimasta fedele perché, nella sua grande intelligenza spirituale, sapeva che
Dio è giusto e misericordioso; comprendeva che l'amore è ricevuto da Dio
piuttosto che donato dall'uomo. Fino al termine della notte, fissò la sua
speranza in Gesù, il Servo sofferente che ha offerto la sua vita per molti . Il libro dei Vangeli non
lasciava mai Teresa. Ne penetrò il messaggio con straordinaria sicurezza di
giudizio. Comprende che nella vita di Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo,
“misericordia e verità si incontrano”. In pochi anni
percorse “una corsa da gigante”. Scoprì che la sua vocazione era quella di essere nel cuore della Chiesa l'amore stesso.
Teresa, umile e povera, traccia la “piccola via” dei fanciulli
che si abbandonano al Padre con una “audace fiducia”. Centro del suo
messaggio, il suo atteggiamento spirituale è proposto a tutti i fedeli. L'insegnamento di
Teresa, vera scienza dell'amore, è l'espressione luminosa della sua
conoscenza del mistero di Cristo e della sua esperienza personale della
grazia; ella aiuta gli uomini e le donne di oggi, e
aiuterà quelli di domani, a meglio percepire i doni di Dio e a diffondere la
Buona Novella del suo Amore infinito. Carmelitana e apostola, maestra di sapienza spirituale per numerose
persone consacrate o laiche, patrona delle missioni, santa Teresa occupa un
posto di prim'ordine nella Chiesa. La sua eminente dottrina merita di essere
riconosciuta fra le più feconde. Il messaggio di santa
Teresa, giovane santa così presente nel nostro tempo, è particolarmente
adatto a voi giovani: alla scuola del vangelo, ella
vi apre il cammino della maturità cristiana; vi chiama ad una infinita
generosità; vi invita ad essere nel “cuore” della Chiesa i discepoli e i
testimoni ardenti della carità di Cristo.” Giovanni
Paolo II |
STORIA DI UN’ANIMA
(file.zip) di SANTA TERESA DI
LISIEUX Scritto autobiografico diretto a madre
Agnese di Gesù (la sorella Paolina) |