"Benvenuto
a Pierabech!".
E' questo il saluto con cui ti accoglie chi vi soggiorna. Con un sorriso ti indica i due
edifici, uno di fronte all'altro, collegati da un "Colosseo" (roboante nome che
indica un sottoportico quanto mai utile ed alcuni locali di disbrigo).
Se arrivi per la prima volta, come visitatore, potresti stupirti visitando i vari ambienti
funzionali ed accoglienti.
Se invece arrivi come "villeggiante", ti accorgi che qui c'è qualcosa di
diverso dal solito albergo o pensione di montagna.
La condivisione dello spazio nelle camerette a quattro-cinque letti, nei cameroni
(paradiso dei ragazzi) e negli ambienti comuni, rappresenta il "bello" di questo
soggiorno.
Abituati a vivere in città, un po' isole, individualisti per amore o per forza, a
Pierabech tutto si fa in comune e tutto diventa stranamente più fattibile, addirittura
divertente, anche ciò che non si sarebbe mai pensato di fare (asciugare stoviglie,
spazzare, spolverare).
Che dire delle gite e delle "notturne"? Camminare insieme, dando la mano a chi
arranca per il fiatone o perché non ha voglia, ti dà il sapore della vita che canta
dentro di te perché sei insieme agli altri, perché non ti senti abbandonato mai,
perché, se sei in difficoltà, dieci, cento mani si tendono verso di te.
A Pierabech, durante i soggiorni estivi ed invernali, sono nate amicizie, amori; sono
cresciute intere generazioni di ragazzi di Chiavris;
Pierabech dal 1969 è tutto questo: una straordinaria ed unica esperienza di vita!