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LITURGIA > OMELIE
PRIMA DOMENICA DI QUARESIMA -A-
Prima Lettura: GENESI 2,7-9;3,1-7
Seconda Lettura: ROMANI 5,12-19
Vangelo: MATTEO ,1-11
La liturgia di questa prima domenica di quaresima mette l’uomo di fronte alla sua responsabilità nel momento di decidere e lo invita a riflettere sulle conseguenze che ne derivano dalla sua scelta.
Nella prima lettura è descritto il primo momento in cui l’uomo è chiamato a scegliere; momento molto importante perché da questa decisione dipende tutta la sua vita; la sua scelta consiste se stare dalla parte di Dio, che gli ha dato la vita o da parte di chi toglie la vita, dal diavolo. L’uomo opera la sua scelta dirigendosi verso ciò che gli sembra più facile e più allettante: essere come Dio, grande, potente, in grado di superare ogni eventuale contrattempo della sua vita. In seguito a questa scelta si accorge, però, di essere debole, nudo, senza coraggio, senza vitalità e si nasconde, anche perché non ha il coraggio di affrontare il Padre che gli ha dato la vita. Nello stesso momento però cerca di scaricare la propria responsabilità sugli altri. La giustizia di Dio, però, dona ad ognuno la propria ricompensa, in male, in negativo, in punizione, che nella vita dell’uomo si chiama peccato, castigo, privazione di ogni bene sicuro ed è condannato a vivere lontano da Dio, finchè non ci sarà il riscatto, il perdono.
Nel Vangelo ci viene presentata una scena in certo senso molto diversa: il Figlio di Dio è sempre tentato dallo stesso soggetto, il diavolo, ma la reazione è molto diversa: Cristo reagisce perché ogni tentazione si rivela come scelta sbagliata, contro Dio. Il risultato è: gli angeli lo servirono. L’angelo è colui che raffigura Dio stesso: Dio allora serve il Suo Figlio, serve l’uomo a condizione che egli lo riconosca e lo serva nel modo opportuno.
San Paolo, la Chiesa ci fa riflettere sulle conseguenze della caduta, regno della morte, e sulle conseguenze della morte redentrice operata da Cristo: il peccato ha distrutto, la grazia ha ricostruito. Il male è stato vinto dal bene che viene da Cristo.
Il cristiano che ha fatto l’esperienza del male deve avere la certezza che anche per lui c’è la vita, la grazia. Deve solo cercarla e meritarsela con le sue scelte. Il male è sempre al nostro fianco, come la grazia è sempre al nostro fianco. Con chi si schiererà l’uomo?