Il Commercio equo e solidale dunque propone una economia basata su progetti di
sviluppo che si realizzano: acquistando prodotti agricoli e artigianali da
gruppi organizzati
privilegiando gruppi discriminati, svantaggiati, oppressi
verificando le condizioni di lavoro
evitando mediatori e grossisti locali
pagando le merci a prezzi che permettano un livello di vita dignitoso e
umanamente accettabile
anticipando ai produttori una parte dei pagamenti per sovvenzionare
l’acquisto di attrezzature e materie prime
mantenendo contatti diretti e continuativi con le cooperative.
Inoltre il Commercio equo e solidale aiuta noi consumatori a diventare
"critici", cioè in grado di scegliere prodotti ecologicamente e, soprattutto,
socialmente "puliti". Sostenendo queste iniziative, solo in apparenza
commerciali, si contribuisce quindi, al sostegno di progetti di solidarietà, giustizia e
promozione umana nel Sud del Mondo.