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Agli
inizi del XVIII secolo giunse a Bisceglie un monaco
proveniente da Passau (Passavia), città tedesca della bassa
Baviera. Il religioso, in viaggio verso l' Oriente, decise di
restare per un po' di tempo nella nostra ridente cittadina,
già allora molto carina. Prima di riprendere il suo cammino
verso le terre dell'Est, lasciò in casa dei fratelli Marino e
Giuseppe Nardulli un quadro raffigurante la beata Vergine che,
in virtù della sua origine, fu definita la "Madonna di
Passavia" ( vd. foto a lato ). Si decise allora di costruire una cappella per
custodire tale dipinto, momentaneamente depositato nella
Cattedrale di Bisceglie. Per l'edificazione del tempio il
Comune mise a disposizione un terreno "infruttuoso" dove la
cappella sorge attualmente.
Già molto tempo prima
dell'arrivo del monaco di Passavia esisteva l'attuale
sacrestia. Essa era uno casa rurale privata, dotata di un
piccolo altare e abitata da una famiglia. Questo particolare è
confermato dall'esistenza di un pozzo sotto la sacrestia, le
cui aperture, scoperte nel 1982, si trovavano nell'attuale
studio del parroco don Sergio e nella strada "Madonna di Passavia". In seguito
la casetta divenne una piccola cappella privata, il cui
ingresso principale era l'attuale entrata della sacrestia,
come è provato dalle colonne tuttora esistenti.(continua)
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