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          Nel 1747 fu edificata la nuova cappella, corrispondente all'attuale navata della chiesa. Il denaro necessario fu ottenuto con pubbliche offerte, come si evince dall'epigrafe incisa sulla facciata principale, che recita: "Sumptibus en populi surgunt nova tempIa Mariae Passaviae, et populus iure patronus erit. A.D. MDCCXLVII" ( Ecco, a spese del popolo sorge il nuovo tempio di Maria Passavia e il popolo sarà padrone di diritto. 1747 D.C.).
          Così, il 18 maggio 1749 l'immagine della beata Vergine fu trasferita dalla chiesa Cattedrale alla nuova cappella.Questa rimase pressoché inalterata fino al 1890, quando fu restaurata; nello stesso anno Mons.Todisco Grande eresse l'altare maggiore. La cappella era ormai pronta per svolgere il ruolo di parrocchia e, infatti, lo divenne nel 1910. Il primo atto di battesimo reperibile nei suoi registri risale proprio al 1° Gennaio 1910.
          Il primo parroco fu Vincenzo Caputi, a cui successe nel 1940 don Antonio Belsito, il
quale ha lasciato un caro ricordo di sé in quanti lo hanno conosciuto. Divenuto parroco durante la IIª Guerra Mondiale, ha tanto pregato insieme ai fedeli per il ritorno della pace.

          Proprio in occasione della guerra nel 1943 il munifico  Arcangelo Cassanelli (vd. foto) donò la statua del Sacro Cuore di Gesù (vd. foto), la cui festa fu celebrata per la prima volta il 23 Giugno 1946. Nel 1967  don Antonio Belsito adattò l'altare maggiore alle nuove esigenze liturgiche. Egli, inoltre, durante la sua attività parrocchiale pubblicò periodicamente dei piccoli giornali,  intitolati "...E le pecorelle ascoltano", che tanto piacquero ai fedeli. Il 1° novembre 1969 giunse come viceparroco don Sergio Ruggieri (che ringraziamo per averci fornito molte delle notizie qui riportate ) e dieci anni dopo, il 29 dicembre 1979, morì don Antonio. 
          Nel 1982, grazie all'impegno di don Sergio, furono nuovamente restaurate la cappella di Santa Maria di Passavia e la sua sacrestia. Probabilmente il monaco di Passau in questo momento osserva dall'alto dei Cieli tutto ciò che è stato fatto per custodire degnamente il suo quadro e certamente non è pentito di averlo lasciato nella nostra ridente cittadina che (quando vuole!!) è in grado di fare grandi cose.

Massimo Cassanelli - Gruppo ACG "Vento"

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