Sparta Mirea
Lombardo Leonardo
Beninati Antonella
Ernandez Gianluca
Mineo Salvatore
Tedesco Marta
Buggea Valentina
Guglielmino Mattia Carmelo
Mercurio Daniele
Rinaudo Francesco
Stabile Emanuele
Grammatico Domenico
Sinagra Marilena
Ventrone Klemens
Campo Maria Francesca
Beninati Maria Linda
Beninati Manuel
Ponzio Chiara
Amoroso Antonio Alessio
Campo Gioacchino
Rinaudo Nicola Guerino
Sinagra Marco
Rallo Joseph rank
UNITI NEL
SACRAMENTO NUZIALE |
D’Angelo Giampaolo
e Campo Giulia
De Joannon Giuseppe
e Savalli Michela
Cortese Robertino
e Macchi Giovannella
Campagna Salvatore
e Ponzè Stefania
Giangrasso Pietro
e Macchi Bngida
Noto Antonio
e Mineo Maria
Bazanelli Pietro
e Belvisi Alessia
Mergola Cosimo
e Sparta Giovanna
Tortora Maria
Ponzio Baldassare
Incaviglia Francesca
Canino Giacomo
Messina Maria
Gandolfo Filippo
Gandolfo Giuseppina
Roccia Antonino
Lucido Maria Giuseppa
Sercia Paola
Rinaudo Girolama
Roccia Nicolò
Beninati Rosa
Manuguerra Rosalia
Torrente Giuseppe
Zabarino Salvatore
Cassarà Liborio
Migliazzo Santa
Incaviglia Rosario
Ferrante Salvatore
Azzaro Tommaso
Mercurio Paolo
Rinaudo Gaspare
Liotti Marco
Rinaudo Angela
Marini Ester
Manuguerra Michele
Torrente Antonia
Patti Michele
Torrente Angelo
Torre Francesco
Galuppo Antonina
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Gaudio a
Galzignano T. (PD)
per il “si”
giurato
70 anni fa
dai coniugi
Lissandrin
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Chi sono? I genitori del nostro parroco che, sfidando il tempo,
testimoniano l’amore fedele di Dio che progetta la famiglia quale
segno tangibile dell’armonia trinitaria.
Ben undici figli (il dodicesimo guarda certamente compiaciuto dal
Cielo assieme al buon Dio che l’ha chiamato a sé in tenera età),
trentaquattro nipoti e ventinove pronipoti hanno fatto splendida
corona attorno a mamma Maria Rita e papà Augusto: due anziani i cui
volti sereni rivelano un percorso familiare che è tutto un inno alla
vita.
Sposatisi all’età di venti e ventiquattro anni, quante notti insonni,
quanti sospiri e lacrime ha affrontato mamma M. Rita per conciliare il
lavoro in negozio e l’allevare la numerosa prole; e per sostentarli,
con quanta fatica e sudore papà Augusto ha reso fertile i campi che
quotidianamente curava da solo!
Ma con spontaneità diceva: “Non sono mai solo. Siamo sempre in due: io
prego e lavoro”.
In periodi difficili, come quelli della guerra, mai hanno vacillato
nella fede ma, affidandosi al Padre Provvido, hanno affrontato ogni
avversità sempre con serenità. Oggi, ripensando a quei tempi, dicono:
“Eravamo sempre gioiosi e allegri. Si cantava”. Consapevoli della
forza divina conferita loro dal sacramento del Matrimonio, non si sono
risparmiati nessun sacrificio affinché la prole potesse crescere, come
Gesù, anche “in sapienza e grazia”. Ricorda il papà: “In casa nostra
la parola «guerra» non si doveva nemmeno dire, tanto meno farla”. E
mamma aggiunge: “Io, con tutti quei figli, dovevo soprattutto pensare
a mettere pace fra i bambini miei e, per questo, educarli alla pace.
Penso infatti che sia proprio in famiglia che nasce e fiorisce la pace
duratura e tutti quei valori che fanno crescere e maturare le scelte
di vita che la fede ci insegna”.
Cara mamma M. Rita, caro papà Augusto (consentiteci di chiamarvi anche
noi così), sentiamo di volervi bene, di ringraziarvi per aver date la
vita e coltivato la vocazione del vostro Tony (per noi P. Umberto).
Se oggi il sacerdozio è in crisi presso i giovani, molta
responsabilità grava sulla famiglia.
“Benedetta da Dio la famiglia che Lo pone SIGNORE della sua casa”.
Grazie ancora, carissimi!
Con P. Umberto tra noi vi riteniamo parte della nostra comunità e,
considerando il vostro grande cuore, osiamo sperare che tra le
preghiere per la vostra progenie ci sia un cantuccio anche per noi.
G. Aloia
ATTENTI AL LUPO !!!
Ascoltatemi
mentre vi narro un terrificante fatto di cronaca accaduto qualche anno fa!
In un paesino del Veneto è stato ucciso un giovane di appena 24 anni
durante un conflitto a fuoco con i carabinieri. In tasca gli hanno trovato
un biglietto dal contenuto impressionante: il foglietto conteneva un patto
col diavolo scritto col sangue del ragazzo in cui egli dichiarava di aver
venduto la sua anima in cambio di sesso, soldi e libertà; c’erano scritte
più o meno queste parole: “Mio signore Lucifero, io F. M. ti offro la mia
anima in cambio di 6 mesi di vita libera, di ricchezza e di sesso.
Trascorso il periodo stabilito dal contratto puoi prendermi. Tuo fedele
servitore F. M.”.
Appena passati i 6 mesi, restava ucciso dalle forze dell’ordine mentre
cercava di proteggere il frutto del suo ultimo colpo: una refurtiva di 12
milioni di lire.
A tanta pazzia, a tanto squilibrio, a tanto orrore si può arrivare quando
si abbandona Dio!!! E l’uomo si allontana da Dio non da un momento
all’altro, ma progressivamente. Sapete come? Dando ascolto a certe voci
menzognere. Ascoltiamo quanto dice Gesù: “Guardatevi dai falsi profeti che
vengono a voi in veste di pecore ma dentro sono lupi rapaci” (Mt. 7,15).
Al giorno d’oggi “lupi rapaci” sono certe trasmissioni televisive, certa
stampa, certe opinioni correnti, certe persone che, con una sottile arte
di persuasione, vogliono strapparci la fede cattolica. Che fare?
Convinti che, purtroppo, viviamo in mezzo a queste pericolose realtà
dobbiamo difenderci mostrando i valori che possediamo. Quali? La pace e la
serenità interiori, l’amore e l’armonia in famiglia, il rispetto della
persona, la condivisione fraterna, la corresponsabilità nella vita civile
ed ecclesiale ecc. Tutti valori acquisiti dalla Sacra Scrittura e
dall’insegnamento della Chiesa Cattolica, nostra Madre, Maestra e Comunità
in cui ci sentiamo inseriti con Santo orgoglio! Allora saremo certi di non
essere prede del “lupo”… Però, sempre all’erta!!!
La sentinella
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