SCAMBIO DI SALUTI CON PADRE ALFONSO
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Il
28 novembre scorso Padre Alfonso per motivi di salute ha lasciato il suo posto di lavoro per un meritato riposo presso la comunità del Seminario Canossiano Via Del Sasso 2/a - 37030 POIANO di VERONA.
Prima di partire ha voluto lasciare un saluto per tutti:
Carissimi: quando un oggetto anche se di qualche valore non serve più allo scopo, viene messo da parte, è così quando una persona non può portare avanti anche un modesto programma d’apostolato. Il buon senso dice: amico caro il Signore ti dà ancora del tempo per impegnarlo totalmente al bene della tua anima. Una volta libera da ogni impegno per gli altri, ho tanto tempo per pregare per me stesso, e di attendere con più impegno alle pratiche di pietà. Se poi data l’età, la vita è accompagnata da qualche disturbo, allora maggiore sarà la possibilità di guadagnarsi tesori per la vita eterna. Padre Alfonso è arrivato alla fine per una certa attività, per cui conviene che lasci ad altri il suo lavoro e si ritiri in altro posto che la bontà dei Superiori ha assegnato. Certamente ogni separazione è dolorosa, tutto volentieri accetto perché si compia nel modo migliore la volontà di Dio fino alla fine della mia esistenza. Prima di lasciare Favignana desideravo salutare tanto caramente tutti, ma non mi è stato possibile, per questo affido al giornalino Parrocchiale questo incarico. Molti certamente mi accompagneranno col pensiero, a molti ho promesso di ricordarli nella preghiera, in particolar modo gli ammalati. Al saluto unisco l’augurio di ogni bene nel Signore e la mia benedizione. La Madonna SS.ma sia per tutti voi la buona Madre, amatela tanto e sarà Lei ad aprirvi le porte del Paradiso. A tutti chiedo la carità di una preghiera perché posso morire santamente".
Vostro Padre Alfonso
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Padre ALFONSO è Cittadino Onorario di favignana dal 21
marzo 2000 per la seguente motivazione:
eroe silenzioso che non chiede mai niente e offre
tutto a tutti, spostandosi nelle tre Isole dove è necessaria la sua presenza
per alleviare le sofferenze di chi ne ha bisogno.
Testimone autentico di bontà, umiltà e carità;
altruista e apostolo interprete del carisma canossiano e dell’insegnamento del Cristo:
"VIVERE PER SERVIRE ED AMARE IL PROSSIMO".
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Il saluto del Parroco
Carissimo Padre, non è facile per me esprimere i sentimenti che provo nel salutarti. Sono 16 anni che stiamo assieme in comunità, ed ora la tua malferma salute e 1’età avanzata ti costringono al riposo. Dirti grazie è ben poca cosa, sei stato per me un Padre, un Fratello Maggiore, un esempio ed un punto di riferimento.
Hai data tutto alla tua gente; non ti sei mai risparmiato, sei vissuto solo per gli altri, per questo ti sei ridotto in questo stato "pietoso". A tutti hai detto di sì, per tutti ti sei prodigato, sacrificato. Ora devi pensare a te stesso, ora abbiamo bisogno della tua preghiera corroborata dalla tua sofferenza.
Lo so che non mi dimenticherai e con me il Tuo Superiore Padre Carlo che ti ha assistito amorevolmente senza risparmiarsi mai né di giorno e né di notte.
Grazie per il tuo passaggio, ricordati bene che ogni astro lascia sempre la sua scia luminosa.
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Voglio interpretare i sentimenti della gente delle Isole Egadi: sentimenti di riconoscenza, di affetto e di stima.
Non ti dimenticheremo nelle nostre preghiere perché tu possa combattere fino in fondo
la "buona battaglia della fede".
Quante cose vorrei dirti: scusami se qualche volta sono stato forte con te,
l’ho sempre fatto per il tuo bene perché ti trascuravi, non pensavi mai a te stesso. Per te esistevano solo i malati, gli anziani ed i poveri. Ti ricordi quando sei rimasto senza biancheria per cambiarti perché avevi dato tutto ai detenuti? Il tuo insegnamento è un forte richiamo per tutti noi.
Grazie Padre Alfonso, sei stato grande, sei stato un vero apostolo della sofferenza ed ora godi serenamente il meritato riposo. Nelle tue preghiere e nelle tue lunghe veglie notturne ricordati di noi perché possiamo camminare come Te sulla strada dell’amore.
Il saluto della Comunità
In questa cerimonia di commiato al "Servo dei Poveri" P. Alfonso, è con animo commosso e riconoscente che mi accingo a formulare il SALUTO della Nostra Comunità a questo Missionario che nei suoi 29 anni di permanenza nelle Nostre Isole ci ha testimoniato in maniera autentica e concreta il Lavoro Apostolico dei "CANOSSIANI".
Penso che la sua vita si commenti da se, il suo esempio di sofferenza e di dedizione al Signore sono per tutti Noi uno sprone costante a non arrendersi alle difficoltà che di tanto in tanto ci affliggono.
La sua costante rettitudine nel Servizio Pastorale, sperimentato direttamente al fianco dei più bisognosi ci ha dimostrato senza il minimo dubbio cosa può e deve essere il concetto di "SERVIZIO" nella Chiesa di Cristo.
Salutiamo questo Angelo Consolatore con il cuore commosso e con
l’augurio che la Nostra Comunità, ricca anche del suo esempio, possa donarci numerose VOCAZIONI.
Ci auguriamo altresì che egli possa vivere questo suo periodo tra le cure e gli affetti dei suoi cari in un’ atmosfera di serenità e di gioia come merita. Grazie Padre Alfonso.
Il segretario del C.P.P.
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L’oratorio apre i cancelli ai detenuti |
L’Oratorio è la casa di tutti, quest’anno non solo ha accolto: gruppi parrocchiali, gruppi casafamiglia, gruppi comunità-ricupero, extra-comunitari sbarcati nell’Isola ma anche gli ospiti della Casa di Reclusione.
Il 15 settembre scorso, nell’ambito delle attività trattamentali di ricupero,
l’Oratorio per la terza volta ha accolto i detenuti per un incontro amichevole di calcio con le "vecchie glorie" di Favignana.
Una giornata indimenticabile: fin dal mattino si respirava in paese un’aria di festa con
l’arrivo del familiari del reclusi. Alle ore 16, il Sindaco, dopo aver salutato i giocatori e familiari ed essersi complimentato per tale benemerita iniziativa, ha dato il "calcio d’inizio" della partita.
E’ stato un incontro tra amici, nel rispetto delle regole, un accettarsi per crescere insieme.
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Il momento più suggestivo: la scambio di fiori, delle targhe-ricordo e la foto di gruppo. E’ stata un’occasione per fraternizzare, per sodalizzare con gli ospiti dell’Istituto di pena, per far comprendere che la Comunità Isolana è vicina a loro e li sostiene nel cammino di ricupero.
Così si esprime Guglielmo – "è difficile descrivere in poche righe il turbinio delle sensazioni provate al momento dell’uscita... Varcare la soglia dell’Istituto, ritrovarsi improvvisamente in un mondo normale, guardarsi attorno e dimenticare per poche ore la dura realtà del carcere è stata per noi una esperienza indimenticabile.
Vivere nuovamente tra persone della Comunità esterna ci ha dato
emozioni forti, attese da tempo, arricchendo ancor più la nostra consapevolezza sull’enorme diversità ambientale tra i due contesti. Leggere negli occhi della gente la solidarietà che
è riuscita ad abbattere i pregiudizi, ci ha lasciato dentro quella luce di speranza verso la possibilità reale e concreta di nuove occasioni d’incontro tra le parti.
Il grazie più sentito per tutti coloro che hanno programmato, animato e sostenuto questa manifestazione sportiva".
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