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ERRATA CORRIGE


Nell’ultimo numero della Voce delle Egadi, in prima pagina, la data dell’8 dicembre 1951 riguarda la Consacrazione della Chiesa e dell’unico altare in presbiterio come riporta Mons. Giovanni Cipolla nell’immagine-ricordo.
Si legge: 

"RICORDO DELLA
CONSACRAZIONE COMPIUTA DA SUA ECC. Rev.ma MONS. CORRADO MINGO VESCOVO DI TRAPANI, DELLA CHIESA E DEL NUOVO ALTARE MAGGIORE, VOLUTO ED IDEATO DAL REV.MO CAN. GIOVANNI CIPOLLA, DISEGNATO E SCOLPITO DA TOMMASO BRUNO MARMISTA, COLLOCATO DA ATTILIO VENZA, CHE INSIEME A SUO FRATELLO EDMONDO DISEGNATORE E STUCCATORE DELLA NUOVA CAPPELLA, NE ESEGUIVA I LAVORI".
 

  

Mentre l’attuale altare rivolto verso il popolo, è stato costruito e benedetto in occasione del 35º anniversario di sacerdozio di Mons. Giovanni Cipolla e precisamente il 24 giugno 1969.
Per l’occasione hanno concelebrato assieme al Parroco il Can. Valentino Sarpi, parroco di Ballata, il rev.mo Don Nicola Laudicina parroco di Salina Grande, il Rev.mo Alberto Ferrante, parroco di Bonagia, il rev.mo Sac. Paolo Mannina parroco di S. Anna (Favignana), il rev.mo Sac. Rosario La Puma, parroco di San Michele (Trapani), che ha anche commentato al popolo le parti salienti del rito.
All’offertorio l’azione cattolica parrocchiale, ha portato all’altare processionalmente i vari doni per la celebrazione della messa e in particolare le tovaglie nuove, quattro candelieri moderni in onice del PaKistan, il crocifisso, vasi di fiori e una casula bianca finissima con stolone centrale ricamato in oro, di velluto rosso che il rev.mo arciprete ha indossato per la messa. 
Erano presenti le autorità cittadine e la chiesa piena di popolo. La cerimonia è riuscita splendidamente lasciando una commovente impressione per la serietà e la dignità dell’Azione divina. 
Dopo la Concelebrazione nel salone parrocchiale adiacente l’Azione Cattolica ha presentato gli auguri al Parroco, il quale ha offerto un rinfresco per tutti" (dalla cronaca di Mons. Cipolla).
Il cancelletto è conservato gelosamente nel giardino della casa "Donazione vita Durano", assieme agli altri reperti storici. 

RICORDI DEL PELLEGRINAGGIO GIUBILARE


La Parrocchia ha organizzato un pellegrinaggio giubilare a Roma in occasione della canonizzazione di Suor Giuseppina Bakhita. E' stata un’esperienza valida, dopo la confessione si è aperta per ciascuno di noi la porta santa di San Pietro. Ancora una volta siamo stati protagonisti della nostra conversione, la misericordia di Dio Padre si è riversata abbondantemente su di noi. Ci siamo sentiti più forti nell’affrontare le difficoltà del giorno: quattro ore di fitta pioggia, in Piazza San Pietro durante la Canonizzazione della Suora Canossiana; ugualmente contenti di aver seguito la funzione attraverso la schermo televisivo.
Ci siamo incontrati con la Madonna a Loreto, abbiamo varcato la sua casa, abbiamo ascoltato il suo messaggio: "fate tutto quello che Gesù vi dirà".

Gesù Cristo ha una parola di verità per tutti: "venite a Me voi tutti che siete affaticati ed oppressi ed io vi ristorerò". Cristo non delude perché ci ama.
L’umile fraticello, elevato agli onori degli altari ci ha accolto a San Giovanni Rotondo, e lì Padre Pio ci ha ricordato che la devozione vera è fede e non sentimento, e si esprime nell’imitazione.
I tesori di Padre Pio sono l’amore per l’Eucaristia, per la confessione e la Madonna. Il vero devoto di Padre Pio partecipa alla Santa Messa ricevendo l’Eucaristia, che è forza dei deboli. Si riconosce bisognoso della misericordia del Signore per questo si accosta al Sacramento della Confessione per non perdersi. La recita del Rosario diventa la preghiera quotidiana.
Da persone mature non ci siamo scandalizzati della speculazione economica attorno al Santuario di Padre Pio, certamente non consona alle virtù del povero ed umile fraticello.  Carichi della fede di Padre Pio abbiamo affrontato serenamente il viaggio di ritorno, superando difficoltà di ogni genere.
A notte inoltrata siamo sbarcati a Favignana, sereni e carichi di tanta gioia. Con la stesso entusiasmo abbiamo ripreso la nostra vita quotidiana, il nostra lavoro.
Oggi ci sentiamo diversi, più carichi di fede, più vicini a Gesù.
  

  Giubileo dei Giovani a Favignana


A conclusione del Giubileo dei giovani a Roma, il 19 agosto, anche a Favignana si è voluto dare un segno significativo quanto espressivo. Dopo la Messa vespertina animata dai Giovani, con il Parroco in testa, si e' scalata la vetta di Santa Caterina. A metà strada si sono accese le fiaccole e si è iniziato un vero pellegrinaggio con canti e preghiere che si è concluso alla spiaggia della Plaja attorno ad un grande fuoco.
Un momento di riflessione forte sui valori che il Vangelo ci presenta. Riflessioni sugqerite da un nostro affezionato turista Adolfo Barisione.
Ne riportiamo alcune :
  

DOLORE


Spaventati dal dolore
preferiamo ignorarlo,
quando sfiora i nostri
simili. Se ci riguarda,
ci sgomenta e 
annichiliti ci chiediamo:
perché? 
Il perché è perché 
sentiamo che il vuoto 
provocato, può essere 
colmato, con vigore 
dall’opposto sentimento 
dal sapore d’eternità.

    

COSCIENZA


Tante volte rinunciamo
alla presa di coscienza:
la morale è convenzione, 
è la scusa che ci coglie.
Invece in fondo ai 
segreti del cuore, 
avvertiamo senza 
tregua, quella voce 
adamantina della Madre 
che ci impone di 
percorrere la via, tra 
pause di riflessione.

RAGIONE E CUORE


Quando il buio
attraversa l’anima
il lume sembra
smorzarsi e logica
vacilla. 

Aiutaci, cuore, 
ad aprire col sentore,
un varco, per giungere, ove ragione intuisca.

Quando il cuore 
smorza il suo battito,
trascinaci ragione,
verso i lidi della

conoscenza che si
appaga nel suo dispiegare.

Quando ragione e
cuore pulsano insieme, svelaci il conforto
o Signore.
 

FIACCOLATA A
SANTA CATERINA

Appaiono lumi
a fender l'oscuro
Son calde preghiere
rivolte al Sapere
Ansiosa dapprima
appare l'Ascesa
In anelito sciolto
il cerchio si mostra
Elevasi la gioia:
la forza la dona
Amore infinito.

Il Genovese
Aldo Barisione

Favignana, 19/8/2000