Percorrendo
la strada Nazionale che da S. Gregorio porta a Pellaro,
poco prima di raggiungere la chiesa parrocchiale di S.Leo, sul
lato destro della carreggiata si scorge la facciata di una
chiesetta(dedicata alla Madonna dell'Abbondanza) con un
pregevole portale di ingresso in pietra tufacea intagliata,
sormontato da una finestrella ad arco ribassato racchiusa da una
cornice sempre in pietra. Le ante annerite del portone,
divelte dagli stipiti e buttate sulla strada, la dicono lunga
sulla sorte che ha subito la vetusta chiesetta. Un incendio l'ha
quasi devastata: sul pavimento calcinacci di ogni genere, resti
di tegole frantumate (i ciaramiti) e, in alto, ferme al loro
posto, le tenaci capriate in legno, anch'esse mezze bruciate. A
prima vista sarebbe una delle solite chiesette patronali dei
cosiddetti "gnuri". Pur nella semplicità della sua struttura,
qualcosa, però ti colpisce e ti fa riflettere: guardando con
attenzione il prospetto, si scorge in alto una croce, in pietra
tufacea con una data: 1712.
A Reggio esistono solo sette
chiese che hanno superato il terremoto del 1908 e la chiesetta
di S. Leo è proprio una di queste insieme alla chiesa dedicata a
S. Francesco da Paola a S. Giovanni di Pellaro (costruita però
nel 1890).
L'interno, a navata unica, è modesto. L'altare è semplicissimo
nelle sue linee; sopra di esso una nicchia scavata nel muro
doveva contenere la statua della Madonna. Il campanile, a vela,
non registra la presenza di campane.
LA SCRITTA DELLA TRABEAZIONE
Un'altra annotazione riguarda la
scritta che si legge sulla trabeazione: "Pura Purissima/
Pia / Miseris Miserere/ Maria", che denota una profonda
umiltà della gente di S. Leo. E' l'invocazione degli umili di
cuore, di coloro che sanno di non avere niente, di non godere di
protezioni sulla terra e si affidano alla misericordia della
Madre Celeste, sicura Protettrice. Dopo circa 280 anni dalla sua
costruzione, nel 2005 la chiesetta è stata distrutta da un
incendio di entità sconosciuta che l'ha smembrata della sua
originaria bellezza.
Le origini della chiesetta
Come per tutti i luoghi sacri, anche sulla
chiesetta della Madonna dell'Abbondanza sono fiorite delle
leggende. La memoria orale tramanda di una nave in balia della
tempesta. Il comandante, nell'infuriare dei marosi, decise di
fare un voto alla Madonna permettendo di costruire una chiesetta
in suo onore nel posto dove la nave avrebbe trovato rifugio.
Che venne trovato proprio nella rada di S. Leo. La promessa è
stata mantenuta ed oggi ci è rimasto il segno tangibile di
questo voto. Ma sappiamo che le leggende per quanto veritiere
sono sempre di carattere artistitico.Esistono invece le notizie
raccolte tra gli anziani del paese che parlano di un sacerdote,
tale Giuseppe Donato di Migliardo, figlio di una nobile famiglia
di Messina, che giunto in questo territorio acquistò un grande
terreno e su una parte di esso fece costruire una chiesetta.
Sicuramente la chiesetta fu richiesta dagli abitanti per
questioni di comodità, poichè in quel periodo l'unica chiesa più
vicina era quella dell'Itria e durante il periodo invernale,
quando le fiumare ingrossavano, difficilmente si poteva
raggiungere quella chiesa.
Il titolo
Se prestiamo ascolto alla
tradizione, secondo la quale la chiesa venne intitolata a S.Leo,
non si comprendono i motivi per cui nella trabeazione vennero
fatte incidere quelle belle parole, dedicate sicuramente alla
Vergine Maria. Gli anziani ricordano pure che sull'unico altare
vi era un bassorilievo del santo in pietra e che lo stesso è
stato poi asportato e murato nella parete di una casa in
contrada Mortara, dove tutt'ora si può vedere. Il titolo della
Madonna dell'Abbondanza, pare che venne dato in un successivo
momento, allorquando il tremendo terremoto del 1908 fece
crollare la facciata e il tetto della chiesa (in costruzione)
che stava per sorgere proprio di fronte alla chiesetta di S.Leo
Sull'altare Maggiore di quella chiesa doveva essere sistemata la
statua della Madonna dell'Abbondanza, acquistata in anticipo dai
fedeli.
Dopo il sisma, la statua venne
invece collocata sull'altare della vetusta chiesa di S.Leo, dopo
aver fatto costruire un apposita nicchia e fatto togliere il
bassorilievo del santo.
La statua della Madonna dell'Abbondanza si trova ore nella
chiesa parrocchiale collocata su un modesto altare in marmo
della prima campata della navata laterale destra. E' in
posizione eretta, quasi statica: regge con la mano sinistra il
Bambino Gesù e porta tra le dita della destra un mazzetto di
spighe di grano (sotto restauro). L'avvolge un manto con un
panneggio ben modellato.
la chiesetta, fino agli anni Sessanta, fungeva da chiesa
parrocchiale, in attesa della costruzione della nuova chiesa
intitolata alla Madonna , Regina della Pace. L'unica campana
della chiesetta è ora custodita nella chiesetta parrocchiale.
LA STATUA DELLA MADONNA DELL'ABBONDANZA
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