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si trattava generalmente del letame della stalla, dell'aia e dei residui organici di vario genere presenti nella masseria, ivi compreso il ricavato della fossa biologica. Nella fase successiva, allo spuntare delle prime piantine veniva eseguita la sarchiatura e rincalzatura, contemporaneamente si aveva anche il primo germogliamento della vigna e quindi conseguentemente i primi trattamenti anticrittogamici con lo zolfo e poi successivamente con il solfato di rame, quindi la patata beneficiava dei trattamenti effettuati sulla vigna. Era questo un intervento molto importante in quanto il principale nemico della patata è la peronospora, si legge in alcune note enciclopediche che verso la metà del XIX secolo in Irlanda a causa di un gravissimo attacco di peronospora che distrusse tutte le coltivazioni di patate migliaia di Irlandesi morirono di fame. La peronospora della patata è un fungo originario del continente Centro-Sud Americano, in particolare del
Messico, colpisce tutti gli organi della pianta sia la parte superficiale che la parte interrata, la malattia si manifesta dapprima sulle foglie con delle chiazze clorotiche e poi sui fusti come se fossero allessati, tutto ciò avviene in condizioni di elevata umidità persistente con temperatura intorno ai 10 e 24 °C.
La lotta, in agricoltura biologica viene generalmente affidata a prodotti rameici (poltiglia bordolese, ossicloruri di rame) che in condizioni di clima favorevole sono sufficienti


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