Oggi 10 dicembre 2002, alle ore 7:30, Don Guido ci ha lasciato: è tornato alla case del
Padre e noi lo ricordiamo attraverso quanto emerso dall'intervista che ci ha rilasciato in
occasione della costruzione di questo sito, e quanto hanno scritto di lui.
Ricordiamolo anche attraverso una sua poesia, quasi un
presentimento ed una speranza.
E' lo stesso Don Guido che racconta della sua prima
vocazione:
"Un giorno è venuto a trovare la mia famiglia un giovane, allora già maestro, che
ci ha detto: -Vengo a salutarvi perché vado a farmi prete-. Dentro di me ho sentito una
voce che mi diceva: -Perché non vai anche tu?- e quando quel ragazzo se ne è andato, mi
sono messo a piangere. I miei fratelli mi hanno domandato perché piangessi ed io ho
risposto: -Anch'io voglio farmi prete-".
Fattosi prete, Don Guido ha fondato varie opere: l'opera diocesana stampa, l'ufficio
diocesano delle attività catechistiche attraverso il quale ha fornito esperti e materiali
a tutte le parrocchie per la loro attività. E' stato per 15 anni segretario generale
dell'azione cattolica in tempi in cui gli iscritti nella sola Padova erano 100.000.
Ha viaggiato in Europa -Inghilterra, Olanda, Francia, Germania, Spagna, Portogallo,
Grecia- e in Terra Santa.
Dopo un periodo di servizio presso le parrocchie come "Cappellano", è diventato
parroco di San Tomaso. Dal 1995 è rettore della chiesa di San Luca, frequentata dalla
comunità di Sant'Egidio, un'associazione di medici, e da fedeli del luogo.
Don Guido ha ricevuto nel 2001 la cittadinanza onoraria
di Battaglia Terme, una cittadina in provincia di Padova, quale riconoscimento per le
ricerche storiche condotte su don Domenico Leonati, nato a Battaglia Terme nel 1703 e
fondatore delle suore Salesie. Scrive, di Don Guido, Paola Gallinaro: "... parroco
padovano, scrittore, storico e latinista, autore di molte pubblicazioni. Un uomo di
cultura che grazie alla sua passione ha portato alla luce fatti ed eventi
sconosciuti". (da Il Gazzettino, ed. di Padova, 24 aprile 2001, pag. XIII)
Dice di lui Alfredo Pescante: "Con lui se ne va uno
dei "grandi" sacerdoti del clero patavino, un prete pio, intelligente, generoso,
al punto da donare ad ogni suo confratello copia delle pubblicazioni una volta edite.
Soleva dire: "Nelle mani non ho la pece! Non mi si attacca nulla! Quanto mi donano lo
investo per rendere bella la casa del Signore". Madre natura l'aveva dotato di due
splendidi occhi celesti, vero specchio della sua anima mite e buona, anche se sapeva
essere combattivo, schietto e impavido, come quando la Banda Carità, nel 1945, si
presentò per arrestarlo. ... I funerali si svolgeranno nella chiesa del Seminario come da
suo testamento: "nei luoghi dove sono stato allevato". (da "Il
Gazzettino", Ed. di Padova, 11 dicembre 2002, pag. II)
I funerali si sono svolti il sabato successivo, nella
chiesa del Seminario; al rito hanno partecipato tanti fedeli -parrocchiani e non,
esponenti del mondo culturale e politico cittadino, confratelli e consorelle,
familiari- che con la loro commossa presenza hanno dato testimonianza del magistero svolto
da Don Guido durante tanti anni di cure spirituali rivolte a tutti, senza alcuna
distinzione, con il dono non comune di saper "leggere" nel cuore, al di là
delle facili apparenze. L'omelia del Vescovo, che ha ricordato le tappe più importanti
della vita di Don Guido e ne ha ritratto personalità e opere, la concelebrazione da parte
di tanti sacerdoti della Diocesi accomunati da una medesima esperienza di fede e di
magistero, i canti solenni eseguiti dal coro del Santo, che ha accompagnato l'intera
funzione ed ha chiuso la cerimonia con un grave "a-solo", hanno rappresentato un
sentito riconoscente commiato, al quale si sono uniti i presenti con la loro preghiera e
con un conclusivo spontaneo applauso.
Una volta celebrato il rito funebre per il Rettore di San
Luca, Don Guido Beltrame, a metà dicembre 2002, la chiesa è rimasta chiusa. Leggi la nota apparsa in questo sito e la lettera inviata al Vescovo. Ora la chiesa
apre nel pomeriggio dei giorni feriali, vedi la pagina orari.