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MINISTRANTI |
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Vi siete mai accorti
che durante le celebrazioni [intorno
all’altare] ci sono dei ragazzi e
delle ragazze vestiti di bianco? Vi
siete mai chiesti: “Chi sono?”
oppure: “Cosa fanno?”… Siamo noi
ministranti!! Siamo circa 40 ragazzi
e ragazze dagli 11 ai 20 anni che
offrono il loro tempo al Signore,
aiutando il sacerdote nelle
celebrazioni. Siamo amici e
testimoni del Signore e cerchiamo di
vivere secondo alcune doti che il
Signore ci ha donato: costanza,
precisione, disponibilità,
sincerità, coraggio. Non fatevi
spaventare da queste parole… per
essere ministrante bastano l’impegno
e la volontà e il Signore vi aiuterà
a tirar fuori tutte queste doti. |
Oltre ai momenti in
cui serviamo all’altare ci vediamo
un martedì ogni 15giorni per
un’oretta, per approfondire la
nostra fede e imparare sempre meglio
a servire all’altare. Viviamo anche
momenti formativi e di fraternità
fuori dalla parrocchia: siamo stati
in Seminario a pregare; siamo andati
al Duomo a vedere il miracolo di San
Gennaro; siamo usciti tutti insieme
per andare a mangiare una pizza;
abbiamo organizzato varie partite di
calcetto anche con ministranti di
altre parrocchie; e, da 2anni, a
luglio, facciamo un ritiro
spirituale con i nostri sacerdoti e
il nostro responsabile, Luca, per
sperimentare la convivenza,
conoscerci meglio e aprirci ai
nostri “colleghi” come al più caro
dei nostri amici. Ah! A proposito,
se qualcuno di voi, volesse
diventare ministrante, incontriamoci
in Parrocchia: vi aspettiamo
volentieri. E’ semplice: lasciate il
vostro nome e un vostro recapito
telefonico al nostro responsabile o
ad uno dei nostri sacerdoti e vi
contatteremo!! Ogni ragazzo/ragazza,
dopo un periodo di prova, durante
una messa riceve il mandato: questa
messa serve per diventare
ufficialmente ministranti e per
impegnarsi a compiere il servizio
liturgico nel migliore dei modi
davanti alla comunità parrocchiale.
Infine un ministrante deve sempre
ricordarsi che: «il Signore ama chi
dona con gioia»… |
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MINISTRI
STRAORDINARI DELL'EUCARISTIA |
Sono
trascorsi molti anni dal giorno in cui fummo
“chiamate” e “mandate” a portare Gesù Eucaristia
ai nostri fratelli infermi o anziani. Eravamo
già impegnate come catechiste, ma il “ministero
straordinario dell’eucaristia” (così si chiama
il servizio che svolgiamo), arrivo e partenza di
un cammino già intrapreso, ci ha dato la
possibilità di venire a contatto con persone che
vivono cristianamente la sofferenza e la
malattia. I fratelli infermi da noi visitati in
questi anni ci sono apparsi come “strumenti”
privilegiati di partecipazione alla redenzione
operata da Gesù; ci hanno aiutato a capire
quello che dice S. Paolo: ”completo nella mia
carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a
favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col
1,24). Con quanta gioia e trepida attesa li
troviamo disposti all’incontro settimanale con
Gesù Eucaristia, da loro adorato e ricevuto
attraverso l’ostia consacrata. Perciò questo
ministero non è stato per noi fonte di
sacrificio, ma piuttosto un ricevere nel donare.
Attualmente visitiamo circa una ventina di
ammalati tra la domenica e il primo venerdì del
mese, oltre quelli visitati dal Parroco
soprattutto in occasione del Sacramento della
Confessione; pochi ancora, comunque, rispetto ai
tanti anziani e infermi presenti nel territorio
parrocchiale, come confermato anche dagli
incontri durante la missione porta a porta.
Vogliamo, perciò, incoraggiare chi di loro si
trova nell’impossibilità di partecipare alla
Eucaristia in Comunità a segnalare al Parroco il
suo desiderio di ricevere Gesù a casa; verremo
volentieri, sicuri di portarvi il Sommo Bene, ma
anche di ricevere da voi un gran bene. |
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IL CORO
PARROCCHIALE |
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L’eco delle nostre voci, probabilmente,
è giunto alle vostre orecchie…e speriamo
anche al vostro cuore. Siamo il coro
parrocchiale (Schola Cantorum), formato
da giovani e adulti; ci ritroviamo
insieme allo scopo di rendere un
servizio alla comunità animando col
canto la liturgia e cercando di rendere
più belle e piacevoli le celebrazioni.
Uniti nella preghiera, attraverso il
canto, intendiamo essere di aiuto e
stimolo a tutta l’Assemblea affinché
ciascuno possa partecipare più
attivamente, elevando all’unisono la
molteplicità delle voci e delle
preghiere. La nostra attività vuole
essere anche un educarci al senso del
canto liturgico, |
imparando per esempio a scegliere i
canti adatti al periodo spirituale che
la Chiesa vive, oppure i canti che
richiamano il messaggio particolare che
in una celebrazione si sottolinea e
comunque cercando di tenere presente il
momento ella liturgia che il canto
accompagna. Per prepararci ci riuniamo
periodicamente (di solito ogni 15
giorni, ma ogni settimana per preparare
i canti della domenica). Durante le
prove non solo cerchiamo di accordare le
voci (non sempre intonate…sic!) per una
buona esecuzione, ma facciamo anche una
breve preghiera o ascoltiamo una piccola
riflessione di Don Lello per capire più
a fondo le parole e le melodie dei canti
e con ciò cresce piano piano anche la
nostra formazione spirituale.
Partecipare al coro comporta impegno e
talvolta sacrificio, ma viviamo questa
esperienza con gioia. Forse vi sembrerà
una situazione “perfettina”, ma “dietro
le quinte” ci sono anche le nostre imperfezioni:
la distrazione, talvolta il venir meno
all’impegno preso, qualche improvvisazione per
il fatto di giungere troppo tardi alle
celebrazioni…ecc: magari le altre ce le direte
voi! Il riflettere insieme su queste
manchevolezze ci fa bene perché ci sprona ad
impegnarci maggiormente. |
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copyright (c) "Parrocchia2000" Santa Maria
delle Grazie a Capodimonte | | | |
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