in continuità con l'approfondimento biblico della prima parte nella quale
abbiamo seguito Giuseppe d'Egitto condotto dallo Spirito, vogliamo sperimantare la
chiamata dei discepoli di Gesù che sotto la luce dello Spirito vengono costituiti
apostoli.
Cioè come Giuseppe che ha saputo ascoltare la voce di Dio è diventuto
attore della salvezza per tutta la sua famiglia (figura di tutto il popolo), così i
discepoli che seguono la voce di Gesù divengono attori (pastori) della vita della Chiesa.
Questo è il modo di "assistere" la Chiesa: il dono dello
Spirito da rinvenire nella vita quotidiana: come Dio mi mostra la sua presenza
quotidianamente?
Osserviamo allora la vita della Chiesa: le figure testimoniali (testimoni
nella storia della Chiesa e nella Chiesa attuale, v. le opere di Carità): i santi figure
esemplari di coloro che si fanno condurre dello Spirito.
Santa Teresa di Gesù bambino, beato Pier Giorgio Frassati, san Francesco
di Assisi, padre Massimiliano Kolbe. Santi che nella loro gioventù hanno lasciato un
profondo segno nella storia. Così Dio scrive nella storia! attraverso di loro!
Possiamo noi lasciare il nostro segno nella storia? Può Dio mostrare la
sua presenza attraverso di noi? Ecco il sacramento della Confermazione.
Il sacramento della Cresima viene conferito dal Vescovo nella prima metà
dell'anno sociale (febbraio) e questo permette di continuare il percorso secondo la logica
della catechesi mistagogica: vivendo il sacramento lo capisco! Così i ragazzi sono
conodotti ad entrare nel percorso per i preadolescenti detto "Vivere la Confermazione".
Percorso familiare
Parallelamente i genitori compiono un cammino di approfondimento biblico
riletto sulla vita familiare. L'intento non è quello di conoscere la Storia sacra nel
senso culturale, ma intituire come il testo mi interpreta e mi interpella: ciò che Dio
opera nella vita dei personaggi biblici è figura di ciò che Dio può operare in me.
Si propone una riflessione su Esodo nell'episodio dell'Alleanza sul Sinai: essere
costituiti popolo in una alleanza tra noi, sentire che possiamo camminare insieme anche
davanti ai momenti difficili dei nostri figli, momenti nei quali ci sentiamo impreparati e
abbiamo bisogno di aiutarci tra noi alla luce della Parola.