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La danza, tra le discipline artistiche, è quella che vanta
tradizioni più antiche. Per quanto si vada indietro nel tempo, in tutte le civiltà la
danza è sempre stata considerata la più nobile espressione dell'essere umano. Nel
«concetto» danza si assommano tutte le forme di espressione. L'espressione del volto, la
sensibilità, il movimento armonioso di tutto il corpo si fondono con la musica in un
tutt'uno, dando vita ad una forma di comunicazione tra le più intense che l'essere umano
possa esternare. |

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Per raggiungere i livelli più alti di
quest'arte, oltre alle doti naturali, c'è solo lo studio assiduo e severo che dura
moltissimi anni. |
Ma lo studio della danza non crea soltanto
ballerini professionisti; tutti quelli che sin da piccoli si sono cimentati in questo
studio ne hanno tratto un enorme giovamento in sicurezza, in grazia ed in una maggiore
consapevolezza del proprio corpo. |
Monica Cagnani
insegnante professionista responsabile della scuola |
Progetto educativo
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 | La storia |
La Scuola di Danza successivamente denominata "Scuola di Danza del Teatro
Oscar" è nata nel 1999 da un progetto di Don Stefano Buttinoni su un gruppo di
ragazze adolescenti poi allargato ad altre fasce di età. Abbiamo iniziato con 22 allieve
e 2 insegnanti; ora contiamo 72 iscritti, 2 insegnanti, 3 assistenti e una lista d'attesa.
 | Lo scopo |
La Scuola è nata dall'esigenza di offrire all'interno dell'oratorio un'attività al
femminile che potesse insegnare non solo un giusto ed equilibrato rapporto con il proprio
corpo, ma anche dare una forte occasione di socializzazione, un luogo umano cioè, dove
crescere nelle relazioni e nella autostima.
L'insegnamento della danza, affidato esclusivamente a professionisti del settore, viene
proposto con la ferrea disciplina tipica di quest'arte. Nulla è lasciato al caso perchè
tutto contribuisce alla formazione dell'individuo.LE REGOLE SONO ALLA BASE DELLA
CONVIVENZA.
Nel progetto di Don Stefano e di coloro che hanno appoggiato questa idea, l'allieva è
al centro dell'attenzione.
La danza è un mezzo attraverso il quale si impara ad accettare ed apprezzare nel giusto
equilibrio il proprio corpo, le proprie limitazioni e capacità.
Il confronto continuo con le compagne di corso deve servire da stimolo e non tramutarsi in
competizione negativa. A questo dovranno badare le insegnanti e le assistenti.
E' l'oratorio in quanto tale che con le sue direttive educative detta le linee del
progetto educativo della Scuola di Danza. Pertanto non c'è Scuola di Danza che possa
avere comportamenti o atteggiamenti contrari a quelli dettati dall'oratorio. Significa
quindi che qualora la Scuola non risponda o non segua queste direttive la Scuola verrà
chiusa.
 | Gli obiettivi |
Come già riportati negli scopi citati in questo documento, lo studio della danza è un
mezzo per raggiungere obiettivi ben più importanti nella formazione delle ragazze. Si
cerca cioè di sviluppare in loro un equilibrio personale e far acquisire padronanza nelle
relazioni con gli altri.
Un esempio è il saggio di fine anno: per molte allieve è difficile proporsi al pubblico
perchè vergogna, timidezza, paura di non farcela hanno la meglio.E' importante l'aiuto
delle insegnanti e delle assistenti per superare queste difficoltà e dare quindi
sicurezza in se stessi. Nel corso della vita si trovano molti momenti come questi , basti
pensare agli esami, ai colloqui di lavoro, ecc.
Raggiungere un adeguato equilibrio personale significa maturità umana che cresce nel
gioioso incontro con il Vangelo.La Scuola di Danza non è un luogo di catechesi ma uno
strumento buono per praticare gli insegnamenti di Gesù senza fratture tra fede e vita.
All'interno della Scuola si sviluppano due progetti diversificati fra loro perchè
indirizzati a due tipologie di utenza.
 | Gli strumenti |
Per il raggiungimento di questi obiettivi saranno proposti nel corso dell'anno la
partecipazione a concorsi fuori dalla realtà della Scuola. Questo permette il confronto
con l'esterno utile sia dal punto di vista tecnico che emotivo (Corsi superiori).
Al termine dell'anno scolastico tutti i corsi terranno esami puramente tecnici con
esaminatori professionisti esterni per una maggior consapevolezza del livello raggiunto.
Si terrà come di consuetudine il saggio di fine anno in teatro dove ogni allieva
potrà esprimersi artisticamente senza la paura del giudizio ma per la sola gioia di
danzare.
Alle insegnanti ed alle assistenti è richiesto di saper gestire con autorità alcune
situazioni che talvolta possono essere difficoltose. Questa autorità parte
dall'autorevolezza che si è riusciti a guadagnarsi con la stima. Significa che l'esempio
che si dà ritorna in possibilità di essere accolti ed ascoltati anche quando le cose da
dire sono difficili da ascoltare come un rimprovero.
Essere educatori costa caro: La stima dei ragazzi la si guadagna non essendo permissivo ma
portandoli al loro bene.
 | Rapporto con le famiglie |
Le insegnanti, le assistenti e il sacerdote coadiutore dell'Oratorio saranno sempre a
disposizione delle famiglie e delle singole allieve per confronti e chiarimenti non solo
sulla tecnica insegnata ma soprattutto sulla crescita delle ragazze, uniche protagoniste
di questo progetto.
 | Come utilizzare il progetto |
Il progetto dovrà avere una validità di almeno tre anni al fine di poterne vedere i
risultati. Potrà essere ampliato e modificato nel caso si riscontrino necessità di
approfondimento o variazioni a qualche punto.
Le insegnanti che opereranno presso la Scuola di Danza del Teatro Oscar dovranno farsi
carico degli obiettivi riportati nel progetto.
Milano, 3 settembre 2002
Cari giovani, forse noi adulti vi abbiamo messo in mano un mondo di palta:
Lamentatevene, esigete aule e programmi di studio e vita di chiesa e libertà di coscienza
e gioia di viata. Esigete su di voi, sul vostro futuro, sul vostro lavoro, sulla vostra
futura vita familiare un messaggio più sereno di quello che la società vi offre o di
quello che anche la comunità cristiana, ancora imbrigliata in moralismi arcaici, continua
a proporre. Esigete qualcosa, lamentatevi, contestate, però riconoscete che,non per
merito nostro, la prima grazia che ci è stata concessa è che vi abbiamo trasmesso la
croce del Signore. Aggrappatevi a questa croce; questo dono grande l'abbiamo ricevuto noi
adulti e lo trasmettiamo a voi. E l'unico vero modo che avete di vendicarvi di noi, di
contestarci è quello di far vedere che voi sapete danzare quella danza che noi forse non
siamo più capaci di danzare. Vendicatevi coinvolgendo anche noi in questa danza. Danziamo
insieme la gioia della croce del Signore. Da Danzare la vita di Luigi
Serenthà |
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