"Il tempo della festa e della vacanza è il tempo che ci concede di
raccogliere e godere dei frutti coltivati durante l’anno, è il tempo libero da altre
faccende che ci permette finalmente di stare con i nostri ragazzi. Per questo, quando
l’oratorio si mobilita per un intero mese, la fatica e l’impegno sono
ricompensati da questo dono grande che è la vita in comune". Così il Vescovo
Roberto Amadei, delegato per la pastorale giovanile della Conferenza Episcopale Lombarda,
introduce il progetto di questa nuova estate in Oratorio.
Il tema proposto ci porterà a definire l’Oratorio come luogo di comunione e
di comunicazione: questo infatti l’obiettivo di “Se Mi Senti”. L’idea
parte da “Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia” (Orientamenti CEI)
ed è stata approfondita con le altre diocesi della Lombardia. Il gruppo di lavoro è
stato formato da alcuni educatori della nostra diocesi e di quella di Como, Lodi, Mantova,
Pavia e Vigevano ed ha elaborato un sussidio composto da otto fascicoli, un libretto per
la preghiera dei ragazzi e un CD musicale. Il progetto continua il percorso degli anni
precedenti (Shalom Jerusalem e Quamicigioco) e risponde al desiderio di vivere un vero e
proprio “laboratorio della fede” dove ascoltare e appassionarsi al “sogno
di Dio” su ognuno di noi.
La parola chiave sarà: comunicare. Il comunicare è una dimensione umana
particolarmente importante e irrinunciabile. Sappiamo che tutti comunicano, ma non
possiamo accontentarci di questo: vogliamo imparare a capirci, a esprimerci con
autenticità, a dialogare rispettando le diversità e desiderando di partecipare a quella
comunione che è Dio stesso. Il comunicare è quindi un vero e proprio stile che vogliamo
riscoprire. A chi guardare per scorgere i tratti di una comunicazione così?
“L’uomo è fatto per comunicare e per amare: Dio l’ha fatto così. Di qui
si spiega anche l’immensa nostalgia che ciascuno di noi ha per poter comunicare a
fondo e autenticamente” (C.M.Martini, Effatà, 1990). Comunicare: nel senso
proprio della parola che richiama il “mettere in comune”, il condividere questa
forte ricerca di autenticità che abita nel cuore di ogni ragazzo e giovane.
L’esperienza di vita comunitaria che l’Oratorio offre, soprattutto
durante l’estate, diventa anche un “laboratorio di pace”, dove imparare,
giorno dopo giorno, a comunicare per costruire una fraternità autentica, fondata sul
dialogo e sull’ascolto della Parola e delle parole. L’icona biblica che ci
aiuterà a vivere questa estate in Oratorio è la Pentecoste (At 2, 1-48) e
l’esperienza degli apostoli (soprattutto 1Gv 1,1-4). Impareremo quindi insieme
il linguaggio della comunicazione, non attraverso corsi di informatica o di
telecomunicazioni, bensì attraverso il linguaggio della comunione e della fraternità.
Infatti, ogni comunicazione autentica tra le persone e con Dio ha delle costanti: il
silenzio, il tempo, le luci e le ombre, il coinvolgimento, l’ascolto, ecc. Queste e
altre dimensioni del comunicare segneranno le giornate proposte nel sussidio.
I ragazzi hanno bisogno di concretizzare questi discorsi importanti con
personaggi e situazioni ben visualizzabili. In questo ci aiuteranno proprio i primi
testimoni di Gesù, i suoi Apostoli, che in maniera fantasiosa abbiamo rappresentato come
degli artisti che sanno trasformare la città in un luogo di fraternità. Il racconto e
l’ambientazione ci parlano di un gruppo di artisti di strada che giunge in città e
che vuole coinvolgere tutti nella realizzazione di un grande spettacolo. Ci riusciranno,
ma nel frattempo avranno anche aiutato tutti a riscoprire una comunicazione semplice,
autentica ed efficace, capace di parlare a tutti e con tutti.
Perciò anche questo tema, come i precedenti, vuole contribuire non solo alla
vita ecclesiale, ma anche alla costruzione di una società della pace.