Pres.: Iddio, Signore della vita, che nella morte del Figlio suo Gesù ci
ha dato la prova più grande del suo amore, sia con tutti voi. Tutti:
E con il tuo Spirito.
Pres.: Cristo è la nostra Pasqua, egli si è consegnato nelle nostre
mani e si è lasciato inchiodare sulla croce dove stese le braccia come segno dell'eterna
alleanza che unisce il cielo alla terra. Ora possiamo veramente capire quanto sia grande
l'amore del Padre per noi: ha consacrato la Pasqua per tutte le genti non con il
sacrificio di animali ma con il corpo e il sangue di Gesù, suo Figlio. Tutte le profezie
antiche si avverano in Cristo: in lui è l'amore che vince l'odio, il perdono che disarma
la vendetta, la forza della vita che distrugge il peccato e la morte. È Pasqua: Cristo
muore e risorge e l'umanità intera ritrova l'amicizia con Dio, ormai la morte è vinta.
Anche noi, davanti alla croce e nel ricordo della morte di Gesù, vogliamo ripetere con
fede le parole di Paolo: «Nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla
terra e sotto terra» ora e per tutti i secoli dei secoli.
Tutti: Amen.
Lett.: Dalla lettera agli Ebrei (10,1.5-10)
Fratelli, avendo infatti la legge solo un'ombra dei beni futuri e non
la realtà stessa delle cose, non ha il potere di condurre alla perfezione, per mezzo di
quei sacrifici che si offrono continuamente di anno in anno, coloro che si accostano a
Dio. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice: «Tu non hai voluto né sacrificio né
offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per
il peccato. Allora ho detto: Ecco, io vengo - poiché di me sta scritto nel rotolo del
libro - per fare, o Dio, la tua volontà». Dopo aver detto: «Non hai voluto e non hai
gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose
tutte che vengono offerte secondo la legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua
volontà». Con ciò stesso egli abolisce il primo sacrificio per stabilirne uno nuovo. Ed
è appunto per quella volontà che noi siamo stati santificati, per mezzo dell'offerta del
corpo di Gesù Cristo, fatta una volta per sempre. Parola di Dio
Tutti: Rendiamo grazie a Dio
Breve catechesi.
Passione di nostro Signore Gesù Cristo (Cfr Lc 22.23; Gv 19)
Narr.: Dopo aver cenato Gesù uscì e se ne andò, come al solito, al
monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo disse loro:
Gesù: «Pregate per non entrare in tentazione».
Narr.: Poi si allontanò da loro quasi un tiro di sasso e
inginocchiatosi pregava:
Gesù: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non
sia fatta la mia, ma la tua volontà».
Tutti: Gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo. In
preda all'angoscia, pregava più intensamente; e il suo sudore diventò come gocce di
sangue che cadevano a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li
trovò che dormivano per la tristezza.
Gesù: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in
tentazione».
Tutti: Mentre egli ancora parlava, ecco una turba di gente; li
precedeva colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, e si accostò a Gesù per baciarlo.
Gesù: «Giuda, con un bacio tradisci il Figlio dell'uomo?».
Tutti: Allora quelli che erano con lui, vedendo quello che stava per
accadere, dissero: «Signore, li dobbiamo colpire con la spada?».
Gesù: «Lasciate, basta così!».
Tutti: Allora quelli lo presero, lo condussero via e lo fecero
entrare nella casa del sommo sacerdote. Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli
anziani del popolo, con i sommi sacerdoti e gli scribi. Essi interrogavano Gesù: «Tu
dunque sei il Figlio di Dio?».
Gesù: «Lo dite voi stessi, io lo sono».
Tutti: Tutta l'assemblea si alzò, lo condussero da Pilato e
cominciarono ad accusarlo. Pilato dopo averlo interrogato disse: «Non ho trovato in lui
nessuna colpa. Egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò dopo averlo
severamente castigato lo rilascerò». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «A
morte costui!».
Narr.: Pilato parlò loro di nuovo, volendo rilasciare Gesù. Ma essi
urlavano:
Tutti: «Crocifiggilo, crocifiggilo!».
Narr.: Pilato allora decise che la loro richiesta fosse esaudita, e
abbandonò Gesù alla loro volontà.
Tutti: Mentre lo portavano via, presero un certo Simone di Cirene
che veniva dalla campagna e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.
Venivano condotti con lui anche due malfattori per essere giustiziati. Quando giunsero al
luogo detto Cranio, là crocifissero lui e i due malfattori, uno a destra e l'altro a
sinistra.
Narr.: Gesù diceva:
Gesù: «Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno».
Tutti: Dopo essersi divise le sue vesti, le tirarono a sorte. Il
popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi
se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto».
Narr.: C'era anche una scritta, sopra il suo capo: «Questi è il re
dei giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava. L'altro invece lo
rimproverava e aggiunse:
Tutti: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».
Gesù: «In verità ti dico, oggi sarai con me in paradiso».
Tutti: Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di
Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il
discepolo che egli amava, disse alla madre:
Gesù: «Donna, ecco il tuo figlio!».
Narr.: Poi disse al discepolo:
Gesù: «Ecco la tua madre!».
Tutti: E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Era
verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle
tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo.
Narr.: Gesù, gridando a gran voce, disse:
Gesù: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito».
Tutti: Detto questo spirò. (silenzio)
Tutti: Visto ciò che era accaduto, il centurione glorificava Dio:
«Veramente quest'uomo era giusto».
Pres.: (sollevando il testo e baciandolo) Parola del Signore
Tutti: Lode a te, o Cristo
Breve catechesi.
Silenzio.
Domande.
Comm.: Anche noi con l'apostolo Paolo e i nostri primi fratelli
cristiani vogliamo dire la nostra meraviglia e il nostro dolore davanti alla morte di
Gesù, un inspiegabile mistero d'amore, e piegare le nostre ginocchia proclamandolo
Signore e Dio.
In ginocchio.
(Filippesi 2,5-11)
Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù,
il quale, pur essendo di natura divina, non considerò
un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;
ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo
e divenendo simile agli uomini;
apparso in forma umana, umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce.
Per questo Dio l'ha esaltato
e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome;
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami
che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre.
In piedi, preghiera conclusiva.
Pres.: Signore Gesù, tu sei il Figlio di Dio: hai condiviso in tutto,
eccetto il peccato, la nostra condizione umana.
Tutti: Fa' che ogni uomo ascolti la tua parola che salva, ritrovi la
via che porta alla tua pace e possa, vicino a te, sentirsi capace di costruire un mondo
più giusto e più umano.
Pres.: Signore Gesù, tu sei l'amore vero: hai detto ai tuoi amici:
«Nessuno ha un amore più grande di chi è pronto a dare la vita».
Tutti: Oggi siamo noi i tuoi amici; che tu ami e per i quali hai
dato la vita. Aiutaci perché sappiamo vivere senza paure, con il tuo coraggio e con
uguale generosità, tanto da diventare la tua mano, tesa verso chi ha bisogno di luce, di
pane, di fraternità.
Pres.: Signore Gesù, tu sei morto in croce, ma non hai abbandonato
l'uomo in potere della morte: con la tua risurrezione hai distrutto la morte e rinnovato
la vita.
Tutti: Noi ti preghiamo, Signore, perché per la tua Pasqua ogni
nostro fratello conosca, davanti alla morte, la tua speranza, sappia lottare contro la
morte vera, quella che spegne l'amore nel cuore; e possa trovare fiducia in te nel momento
del dolore.
Pres.: Signore Gesù, noi ti adoriamo e ti benediciamo, perché con la
tua croce hai salvato ogni uomo, ci hai donato un cuore nuovo e ci chiami a vivere della
tua stessa vita. Pasqua, per noi, è celebrare questa salvezza, Pasqua è possedere la
forza di una vita che non muore mai, Pasqua è la libertà, la gioia, la certezza di
saperti con noi per sempre. Per questo, pieni di gratitudine, vogliamo innalzare a te, o
Signore, l'inno di lode e di benedizione.
Tutti: Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell'universo. I cieli e
la terra sono pieni della tua gloria. Osanna nell'alto dei cieli. Benedetto colui che
viene nel nome del Signore. Osanna nell'alto dei cieli.
Pres.: L'amore del Signore ci accompagni sempre con la sua benedizione:
Padre e Figlio e Spirito Santo.
Tutti: Amen.
Pres.: Nel nome del Signore Gesù, andiamo in pace.