| |
 |
L'espressione DANZA MODERNA nasce nel XX secolo per definire un modo libero di
interpretare la danza. L'aggettivo MODERNA è usato in contrapposizione a CLASSICA che
identifica una danza legata al rigido rispetto di regole sostanziali e formali. A scanso
di equivoci, bisogna precisare che gli iniziatori della DANZA MODERNA sono nati comunque
come ballerini di DANZA ACCADEMICA. |
In pratica, la danza moderna è una evoluzione stilistica e culturale verso forme
libere di rappresentazione, affermatasi grazie ad avanguardie artistiche che possedevano
due caratteristiche fondamentali: la preparazione tecnica e il coraggio di sfidare il
sistema. Senza il coraggio e la bravura dell'americana Isadora Duncan e del russo Serge de
Diaghilev, alfieri della Danza Moderna, questa (probabilmente) non sarebbe mai nata. Non
è stato facile abbattere i consolidati principi_base della tradizione accademica; ma,
anche in questo caso, l'Europa ha dimostrato di essere il continente più sensibile e più
pronto a cogliere i fermenti di nuovi movimenti artistici. |
 |
 |
A partire dal XVIII secolo, e fino agli inizi del Novecento, il ballo ufficiale è
stato caratterizzato dal rigore stilistico e da un tipo di coreografia tendente a
schiacciare la sovraesposizione individuale rispetto al corpo di ballo. In alcuni momenti,
la preoccupazione eccessiva della perfezione tecnica ha di fatto limitato le potenzialità
espressive di grandi artisti. Già prima che nascesse in Francia, nel 1661, l'Académie de
la Danse, molti studiosi e maestri europei avevano cominciato a dettare e scrivere regole
per incanalare l'arte coreica in un percorso scientifico. |
Con l'avvento del Barocco, tutto fu sottoposto a formule, parametri, codificazioni.
Anche nel mondo della danza prese piede la tendenza a sistematizzare regole e tecniche. Di
conseguenza, fu demandato all'insegnamento dotto il compito di trasmettere sia le nozioni
di base di ogni singolo ballo, sia le nozioni generali sulle posizioni dei piedi, del
corpo, della testa, ecc. |
 |
 |
Agli inizi del XVIII secolo, l'impostazione rigorosamente professionale, tipica di
ogni disciplina, si poteva considerare un processo definitivamente compiuto anche per la
danza. Nel 1721 l'inglese weaver john pubblicò a Londra l'opera Anatomical and Mechanical
lectures upon dancing con la quale introduceva l'insegnamento della danza fondato sullo
studio dell'Anatomia. Praticamente formulava la necessità di rapportare i movimenti
coreici alla scienza del corpo umano, la quale doveva rappresentare il retroterra teorico
per tutti i Maestri di ballo. |
Si trattava di un principio giustissimo. Ma in un contesto di formalismi esasperati,
ogni nuova regola finiva per appesantire l'effetto artistico. E' chiaro che la Danza
Classica ha prodotto e continuerà a produrre opere eccezionali ed artisti insuperabili,
ma in parallelo con il suo sviluppo e con le scuole di pensiero tradizionale, si afferma
senza improvvisazioni labili, ma seria e rigorosa preparazione la scuola della DANZA
MODERNA. |
 |
fonte fotografica: spettacolo di fine corso della
Scuola di Danza - Teatro Oscar - 26.05.2002 (Riproduzione vietata)
fonte testuale: http://www.superballo.it/
|