SANTE REALI

 

 

 

Santa Brigida di Svezia

Santa Elisabetta d’Ungheria

 

 

 

 

 

Santa Brigida di Svezia

 

La mistica del Nord", il "portavoce di Dio": con queste e altre simili espressioni la figura davvero gigantesca di

Brigida di Svezia (1303-1373)

si impone all'attenzione.

 

 Una personalità singolare e potente per la veemenza e l'incisività del messaggio di pace; appartenere alla famiglia reale non le ha impedito di scalare le vette della più alta santità, espressa soprattutto nelle Rivelazioni che l' hanno resa famosa e che, per comprendere, bisogna leggere e considerare in prospettiva della sua vita "incessantemente rivolta a Dio, trascorsa nello studio della Bibbia, in preghiera e meditazione, in ascesi e penitenze". 

Colta e dotata di senso pratico, sposa e madre di otto figli, viaggiatrice umile ma disinvolta, consigliera dei grandi sovrani del suo tempo, fonda l'Ordine dedicato al SS. Salvatore.

Troviamo la Santa svedese pienamente coinvolta nelle vicende che sei secoli dopo vedranno le sue eredi spirituali "ponte di unione fra Roma e la nobile Svezia, fra la Chiesa cattolica e le Chiese luterane del Nord Europa", come ebbe a dire in felice sintesi Paolo VI. 

Il 7 ottobre 1391 la bolla di Bonifacio IX che ne promulgava la canonizzazione, dichiarava Santa Brigida degna di venerazione in tutta la Chiesa "per la gloria della vera fede,...per la soluzione dello scisma della Chiesa e per l'unità della fede e della Chiesa". 

E' una Santa davvero dalle dimensioni europee che dall'Ottobre del 2000, con la Beata Teresa Benedetta dalla Croce e Santa Caterina da Siena, è copatrona d'Europa, la quale ha un patrimonio comune di tradizione, fede e storia, pur nella pluralità degli eventi storici.

La Santa svedese ha attivamente operato per l'unità dei Cristiani e la sua dimensione europea è riconosciuta da entrambe le parti, cattolica e luterana.

 

 

 

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Santa Elisabetta d’Ungheria

Patrona dell’ O.F.S.

 

 

Conosciuta anche come S.Elisabetta di Turingia, nacque in Ungheria, probabilmente a Pressburg, nel 1207. Era figlia del re Andrea II d'Ungheria e di sua moglie Gertrude, appartenente alla famiglia dei Conti di Andechs-Meran; la sorella di Sua madre era Santa Edvige, moglie del Duca Heinrich I, mentre Santa Elisabetta (Isabel) del Portogallo, che sposò il tirannico re portoghese Diniz e morì nel 1336, era Sua pronipote.

 

In 1211 Hermann I di Thuringia inviò alcuni ambasciatori in Hungary allo scopo di combinare un matrimonio tra il maggiore dei suoi figli, Ludwig, ed Elisabetta, che aveva appena 4 anni. Tale progetto matrimoniale era un'abile mossa politica, e la bambina fu portata alla corte di Turingia per crescere insieme al futuro marito. Ella divenne una ragazzina molto pia e religiosa, con un'evidente inclinazione per la preghiera e per i piccoli atti di auto-mortificazione.

Da una lettera di Conrad di Marburg : "...Elisabetta conobbe ed amò Cristo nei poveri. Elisabetta incominciò presto a distinguersi in virtù e santità di vita. Ella avev a sempre consolato i poveri, ma da quando fece costruire un ospedale presso un suo castello, e vi raccolse malati di ogni genere, da allora si dedicò interamente alla cura dei bisognosi. Distribuiva con larghezza i doni della sua beneficenza non solo a coloro che ne facevano domanda presso il suo ospedale, ma in tutti i territori dipendenti da suo marito. Arrivò al punto da erogare in beneficenza i proventi dei quattro principati di suo marito e da vendere oggetti di valore e vesti preziose per distribuirne il prezzo ai poveri.

Aveva preso l'abitudine di visitare tutti i suoi malati personalmente, due volte al giorno, al mattino e alla sera. Si prese cura diretta dei più ripugnanti. Nutrì alcuni, ad altri procurò un letto, altri portò sulle proprie spalle, prodigandosi sempre in ogni attività di bene, senza mettersi tuttavia per questo in contrasto con suo marito. Dopo la morte di lui, tendendo alla più alta perfezione, mi domandò con molte lacrime che le permettessi di chiedere l'elemosina di porta in porta."

 

Nel 1228, nella casa Francescana di Eisenach, Elisabetta rinunciò formalmente al mondo; quindi, dopo aver raggiunto Conrad a Marburg, Ella indossò l'abito del Terzo Ordine di San Francesco, e fu una delle prime terziarie della Germania. Durante l'estate dello stesso anno, Elisabetta costruì l'ospedale Francescano di Marburg e si dedicò totalmente alla cura caritatevole degli ammalati. Costantemente devota a Dio, lavorò senza sosta, finchè le forze non Le vennero a mancare. Morì il 17 novembre 1231 a soli 24 anni, un'età in cui la maggior parte degli esseri umani ha appena incominciato a fiorire.

 

Da una lettera di Conrad di Marburg : "...Prima della morte ne ascoltai la confessione e le domandai cosa si dovesse fare dei suoi averi e delle suppellettili. Mi rispose che quanto sembrava sua proprietà era tutto dei poveri e mi pregò di distribuire loro ogni cosa, eccetto una tunica di nessun valore di cui era rivestita, e nella quale volle essere seppellita. Fatto questo, ricevette il Corpo del Signore. Poi, fino a sera, spesso ritornava su tutte le cose belle che aveva sentito nella predicazione. Infine raccomandò a Dio, con grandissima devozione, tutti coloro che le stavano dintorno, e spirò come addormentandosi dolcemente.".

 

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