I PERSIANI

 

 

Il re Dario è raffigurato, seduto in trono,

su un pilastro della reggia di Persepoli

 

Il “ Cilindro di Ciro” riporta la descrizione di come Ciro prese la città di Babilonia grazia alla sorpresa e senza colpo ferire

I Persiani fecero la loro comparsa come nazione attorno al 650 a.C., guidati dal re Ciro I, ma fu suo nipote, Ciro II, detto il Grande, cambiare il corso della storia persiana. Nel 550 a.C. egli conquistò Ecbatana, la capitale dei Medi, quindi sottomise i territori dell'odierna Turchia e si spinse verso est, fino ai tenitori occidentali dell'India. Nel 540 a.C. la Persia era una potenza in grado di sfidare l'impero babilonese.

 

 

Il "Cilindro di Ciro", sepolto nelle fondamenta di un edificio di Babilonia, contiene il resoconto del re sulla caduta della città, che si arrese nel 539 a.C. senza neppure una battaglia: il corso del fiume Eufrate era stato deviato, consentendo agli invasori di entrare in città camminando sul suo letto cosi prosciugato. I re persiani estesero il loro potere oltre i confini degli imperi del Medio Oriente. La Persia riuscì a controllare le regioni più distanti del proprio impero grazie a governanti saggi, amministratori abili e una politica di relazioni pacifiche. Ciro il Grande, suo figlio Cambise e, soprattutto, il successore di quest'ultimo, Dario I Istaspe, divisero l'impero in province, ciascuna delle quali aveva un suo governatore, detto satrapo. I diversi popoli erano incoraggiati a mantenere le proprie abitudini e credenze religiose. Il re Dario I apportò ulteriori migliorie al sistema di governo: coniò le mone­te. Il sistema postale da lui creato rappresentò un aiuto impor­tantissimo per le comunicazioni. Un ulteriore fattore di unifica­zione del territorio fu rappresentato dalla diffusione del l'aramaico, che divenne la lingua con cui era amministrato l'impero. In una data imprecisata, nei territori persiani dell'est si affermò Zoroastro, il quale predicava il culto di Ahura-Mazda, la divinità suprema, adorata nel fuoco, alla quale era possibile parlare; Zo­roastro riteneva che tutta l'umanità fosse coinvolta nella lotta tra bene e male. Le sue idee influenzarono notevolmente i so­vrani persiani e si diffusero con grande rapidità, contribuendo anche a modificare il pensiero degli Israeliti.

L'impero persiano creò molta ricchezza e fu la culla fiorente di nu­merose forme di artigianato. Artisti giunsero da tutto l'impero per contribuire alla decorazione dei nuovi edifici di Persepoli, Pasargade e Susa, dalle cui rovine ancora s'intuisce il fasto del passato.

 

 

Panorama delle rovine del grande palazzo di dario a Persepoli,

capitale dell’impero persiano

 

 

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I Greci