DIFFICILE CONTARE LE CROCI
E' più facile contare le stelle che sono nel cielo.
Con la differenza che queste fanno sognare, quelle morire.
CI SONO LE CROCI dei giovani sbandati e loro crocifissi senza voglia di resurrezione.
CI SONO LE CROCI degli affamati, emarginati, disoccupati: insensate travi inventate dall'uomo egoista che le chiama: "necessità di civiltà" e non ha il coraggio di chiamarle "vergogna delle coscienze".
CI SONO LE CROCI dei ricchi che tutti cercano come troni. Troni di solitudine, ingiustizia, preoccupazioni... Dimentichi che il vero trono di Cristo, è esplosione di gioia; ma è un trono ben fisso sulla croce.
CI SONO LE CROCI QUOTIDIANE: la malattia, la fatica, l'incomprensione, il lavoro, che tessono pezzetto per pezzetto la croce della vita quotidiana per imprimere nella nostra carne il disegno della croce.
Le chiamiamo "condanna di vita", ma Cristo ha voluto questa condanna come unico totale irripetibile dono d'amore.
C'E' LA CROCE DI GESU', e la festa di un "Sì" uscito dal cuore del Padre perché io conosca quanto Lui mi ami ora e sempre per l'eternità:è la grande festa della Resurrezione.
O Dio io vorrei che la mia croce fosse tessuta come quella di Cristo, un continuo "Sì" all'amore, segno di un dono ricevuto e dato, festa di dire: "Non sono più io, ma Cristo crocifisso e Risorto vive in me".
O Signore fa che non salga su una croce di morte, aiutami a schiodare quanti vi sono
saliti, perché anche 1oro salgono su croci che "siano festa".
LA TUA FESTA.
(A.R.)
CROCIFISSO DEL CIMITERO DI FAVIGNANA
Dal 1992 è collocato all'entrata del Cimitero, in marmo bianco di Carrara monolitico, misura cm. 180, il suo costo si aggira sui nove milioni (9.282.000). La Ditta che ha realizzato l'artistica opera e l'A.M.A. "Artistici Marmi Apuani" di Marina di Carrara. E' stato voluto dall'Amministrazione Comunale nel 1991 in sostituzione di quello "vecchio" logorato dal tempo e ormai talmente cadente da mettere in pericolo l'incolumità pubblica. Lo rimpiangiamo non solo per il valore affettivo, ma lo riteniamo anche di grande valore artistico e storico. La sua origine si perde nel tempo. Ma non deve essere il tempo ad eliminarne le tracce.
|
Dall'11 al 25 Marzo 2001
"Santa Missione Popolare" |
Una
"MISSIONE" è un tempo di grazia. Dio si rende presente in questa occasione in una maniera più pressante: l'annuncio della Parola di Dio è più abbondante. E' un grande dono che il Signore elargisce alle nostre comunità isolane, perché è Lui che ci fa visita.
La MISSIONE è un forte richiamo alla conversione per noi che desideriamo confrontarci con il Vangelo.
I 15 Missionari Francescani sia sacerdoti, religiosi che laici vengono tra noi:
- per dialogare con tutti
- per annunciare la Parola di Dio
- per sollecitare scelte operative di fede.
Cari Fedeli la Missione è una concreta occasione per rivedere la nostra vita cristiana, per accogliere una proposta di fede, di impegno e di coerenza al nostro essere cristiani. Infatti pur battezzati, possiamo dire, come l'Apostolo Giovanni di aver incontrato personalmente il Signore? I cristiani
sono il corpo di Cristo che è la Chiesa: ma noi fino a che punto siamo un solo corpo con Cristo e con i fratelli? Una fede autentica e vissuta produce frutti di bene, ma la nostra fede è credibile?
La MISSIONE può aiutarci a dare una concreta risposta a questi interrogativi, per vivere e testimoniare nella gioia la nostra vita. Nessuno si tiri indietro e programmi la propria giornata in modo da essere presente ad ogni manifestazione. Vi attendiamo agli incontri con i Missionari, intanto recitiamo quotidianamente la preghiera della Missione perché il Signore non passi invano in quest'ora di grazia.
I vostri Parroci |
BENEDIZIONE DEL VESCOVO |
Carissimo Padre Damiano,
il Signore Gesù la ricolmi di gioia, pace, entusiasmo, giovinezza dello Spirito, ardore apostolico, passione per il Regno, amore grande per la Chiesa.
La Chiesa per vocazione è missionaria, inviata cioè da Cristo risorto a tutti gli uomini di ogni tempo, di ogni razza e di ogni luogo per annunziare la lieta novella e per portare la salvezza da, Lui donata.
L'impegno, da avvalorare con la preghiera costante e con l'ascolto della Parola di Dio, deve trovare presbiteri entusiasti, laici generosi che nel discepolato di Cristo hanno trovato la gioia della donazione e del servizio umile alla causa del Vangelo.
Non c'è ideale più nobile di questo: far conoscere, amare, servire, riconoscere Gesù unico Signore e Salvatore.
Il grande giubileo dell'Incarnazione con la sua carica di conversione, di rinnovamento spirituale, di cammino verso la santità non si è chiuso. Esso ci proietta verso prospettive nuove, richiede progettualità coraggiosa, impegno generoso e costante.
Bisogna fare di Cristo il cuore del mondo, ricentrare la nostra vita in Cristo, pensare, volere, amare come Lui per dare un'anima a questo nostro mondo che va alla deriva dei valori, epicureo e pragmatista, dimentico di Dio e della sua legge, disperato e schiavo.
Sono contento per l'iniziativa della missione popolare che lodevolmente ha progettato per le parrocchie delle isole Egadi. Sarà certamente un dono grande, un passaggio dello Spirito che farà fruttificare i germi di bene che non mancano nella cara popolazione delle Egadi. Felice di poter vivere con voi qualche momento di chiesa, sostenendoci a vicenda con la preghiera e sorretti dalla speranza che non delude, vi saluto con affetto e benedico.
Trapani 15 gennaio 2001
+ Francesco Miccichè, Vescovo |
|