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LA STATUA DELLA MADONNA DEL ROSARIO IN MARMO DI CARRARA

E' sempre stato un sogno dei Pescatori, in particolar modo del compianto Albione Angelo. Grazie ai loro risparmi ed alla loro generosità. Risparmio su risparmio, del Comitato Madonna del Rosario chiamato più comunemente dei Pescatori, si è giunti alla bella quota di L. 19.230.000, prezzo richiesto dalla Ditta Incammisa Vincenzo di Custonaci, né una lira in più e né una lira in meno. Dopo quasi un anno dall’ordinazione sabato 24 giugno alle ore 9 la statua entrava in chiesa al suono delle campane. La realizzazione di tale statua è stata eseguita totalmente a mano, utilizzando marmo bianco della cava Michelangelo di Carrara, senza modello, unica foto quella della statua in legno della Madonna del Rosario ai “Pretti” ormai deteriorata dal tempo, la cui origine si perde nella memoria d’uomo. La collocazione invece risale al 2 Ottobre 1955.  Lo scultore è il Signor Canalini Ercole, di Carrara, ha impiegato 40 giorni di lavoro certosino. Il peso si aggira sui 7 quintali, altezza cm. 187, profondità 44, larghezza 44. 

Lo scultore ha cercato di imitare la vecchia statua in legno della Madonna del Rosario, ad onore del vero possiamo dire che è riuscito nell’intentoL’occhio critico di chi non è artista può trovare da ridire, ma ad un artista non ci si può competere. Dove sarà collocata questa statua
Non è facile stabilire a priori; ci sono difficoltà contingenti sia di ordine burocratico, sia di ordine di intesa fra le varie persone
E' nata per essere collocata a San Leonardo, vogliamo augurarci che entro breve tempo ci si possa mettere d’accordo e così Maria, la Madre di Dio, dall’alto della colonna benedirà tutti i pescatori, uomini di mare, che ogni giorno lottano per guadagnare da vivere per le loro famiglieIl mare è sempre imprevedibile e quindi pericoloso per la vita dei naviganti. La storia ci ricorda che troppi sono i morti inghiottiti dal grande mare. A loro dedichiamo questo monumento della Madonna dei Pescatori.

   

Una lapide ricordo per il Finanziere Mare

Michele Silanos caduto per la Patria

(24 giugno 2000 presso il comando Brigata di Favignana

 

"Noi non.dimentichiamo i nostri caduti 
sono la nostra storia 
sono il nostra orgoglio 
  
II Finanziere mare Michele Silanos 
ha dato tutto  
ha donato la sua giovane vita per la patria 
  
Tanti gli anni trascorsi,
il mare e il vento di Favignana la sua voce, 
nelle bianche nuvole il suo ritratto”. 


(Mar. Aiut. Nicola Lotoro)

«E' con animo commosso ma colmo di gioia che mi rivolgo a quanti oggi sono intervenuti in questa cerimonia voluta dal comando di brigata della Guardia di Finanza di Favignana a memoria di mio padre Michele Silanos finanziere di mare “croce di guerra al valor militare”.Che dire… sicuramente la breve esistenza di quest’uomo caduto quando era ancora nel fiore degli anni, come tanti altri, ha avuto di diverso l’avermi lasciato erede di una memoria sempre viva intrisa di valori a noi più cari.Il non averlo conosciuto è stato ed è il vuoto più grande che mi porto addosso che sento, però, costantemente colmato da quanti lo conobbero e lo stimarono e da sempre mi manifestano il loro affetto.
Grazie a tutte le autorità, agli amici che con la loro partecipazione hanno permesso la posa di questa targa commemorativa affinché ogni uomo possa ricordare il prezzo della pace, nelle speranza che non ci siano in avvenire generazioni di orfani come la mia.
La presenza del comandante provinciale della Guardia di Finanza, che ringrazio sentitamente, testimonia la fedeltà di questo corpo verso i suoi figli caduti nell’adempimento del proprio dovere, che mai dimentica. Ringrazio, altresì, l’amministrazione comunale nella persona del sig. sindaco, dr. Ortisi, che ha voluto anche lui ricordare ed onorare la figura di mio padre. Un particolare e sincero ringraziamento va infine, al comandante della Brigata della Guardia di Finanza di Favignana maresciallo Nicola Lotoro e con esso a tutti i componenti la brigata stessa, che ha presa e portato avanti con tenacia questa iniziativa verso il quale manifesto la mia più viva e profonda gratitudine ed affettuosa riconoscenza. Grazie a tutti, grazie anche a nome di mia madre e di tutta la mia famiglia, grazie». 

 

Tommaso Silanos