Ci riferiamo al progetto per la
costruzione di una edicola votiva a 'Maria SS. di Custonaci", a cui sono
particolarmente devoti i contadini, nella pianura del 'Bosco' sul terreno donato
a questo scopo alla nostra Parrocchia dal benemerito dott. Campione Giacomo, al
quale va il nostro ringraziamento per l'opera altamente meritoria.
Si realizza così il sogno tenuto nel cassetto per tanti anni dal Brigadiere
Bannino Gabriele, già presidente della locale sezione della Coldiretti e del
Comitato dei festeggiamenti alla Madonna di Custonaci, che si è prodigato in
ogni modo per questa realizzazione, sia nella ricerca del terreno idoneo allo
scopo che nell'accantonamento dei risparmi residui dei festeggiamenti alla
Madonna.
Il progetto, redatto gratuitamente dall'Ing. Gustavo Ponzè, prevede un manufatto edilizio consistente in un abside contenente
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l'immagine della Madonna, chiusa a vetrata da tutti e quattro i lati, e di uno spiazzo antistante per la celebrazione dei riti sacri; nello stesso progetto è previsto anche la sistemazione del lotto, studiata in maniera da rendere il luogo accogliente ai fedeli e favorire il raccoglimento e la preghiera.
Si ringrazia anticipatamente gli Enti preposti alla approvazione, i quali hanno espresso la loro disponibilità per un'opera di religione e di culto, in particolar modo in un luogo dove non esiste alcuna edicola sacra, anche se l'iter burocratico si prevede lungo e tortuoso in
quanto necessita per la sua realizzazione una variante allo strumento urbanistico vigente.
Malgrado tutte le difficoltà che si prevedono, siamo fiduciosi perché è desiderio di tutti che Maria Nostra Madre sia in mezzo alla sua gente per benedire e assistere sia gli agricoltori che i frutti della terra.
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CALARANNI
Mura... Lanterna... paci d'arbarìa...
Luntanu un cirruvìu chi si lamenta...
Un quatru: fra lu urgu e lu Ghiaritu
'u suli 'nta 'na vampa pinnulìa.
'N terra, fraànza di bucàlia e menta,
calìu di fenu e virdi di vignìtu.
A mmari quagghiatùmi; scogghi, rina,
e trisci ‘n siccu e chianchi e calacciùna.
Varcuzza e nassi, li rizzagghi stisi,
conzu, scupetti, lenzi, bullintina...
du' cani jttati all'arca, durmigghiuna.
E casa e vigna - arrassu ri ‘n Paisi -
unni la santa megghiu vinirata
pò essiri la vutti di l'annàta.
Vito
Giangrasso |