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GIORNATA DELL'ANZIANO

Il 26 luglio c.a. nella chiesa di Sant'Anna e stata celebrata con solennità l'Eucaristia in onore dei SS. Gioacchino ed Anna, Genitori della Santa Madre di Dio. 
 

 26 Luglio - Conferimento del Sacramento degli infermi
  

Da qualche anno in questa occasione si festeggiano i nostri carissimi "Nonni". Quest'anno abbiamo voluto dare un volto nuovo a questa festa inserendo gli anziani e gli ammalati. La malattia si sa è cosa comune alle persone avanti con gli anni. Come Cristiani abbiamo il dovere di unire la nostra sofferenza a quella di Cristo che è stata redentiva. 
La chiesa che è Madre amorosa, guida e maestra, consacra i suoi figli fin dalla nascita con l'olio di salvezza mediante il Battesimo, li accompagna con il Sacramento della Cresima per essere testimoni di Cristo e li consacra con l'olio degli infermi in occasione della malattia. Questo sacramento se è ricevuto con fede ed in grazia di Dio dona coraggio nel momento della prova. L'uomo ne riceve aiuto per la sua salvezza, si sente rinfrancato dalla fiducia in Dio e ottiene forze nuove contro le tentazioni del maligno e l'ansietà della morte. Egli può così, non solo sopportare validamente il male, ma combatterlo e conseguire anche la salute, qualora ne derivasse un vantaggio per la sua salvezza spirituale. 
Quest'anno per la prima volta solennemente e pubblicamente è stato conferito il Sacramento degli infermi a dodici ammalati ed anziani della nostra Parrocchia, raggianti di gioia e commossi per il rito così ben preparato.
 

Vogliamo sperare che sia superato lo "spauracchio" di questo sacramento senza più indulgere nella pessima abitudine di rinviarlo per paura. 
A questi nostri fratelli e sorelle congratulazioni per la loro fede coraggiosa, testimonianza per tutti. Auguriamo loro giorni sereni. Confidiamo che il loro esempio cristiano sia di sprone per altre persone di buona volontà.
 
 


BENEDIZIONI DI UN ANZIANO PER CHI ONORA LA SUA ETA'
 

Benedetti coloro che capiscono le mie mani che tremano e il mio cammino stanco.
Benedetti coloro che parlano con voce alta per risparmiare l'umiliazione della mia sordità.
Benedetto chi finge cortesemente d'ignorare, durante i pasti, ciò che io faccio di scomposto.
Benedetto chi mi offre un sorriso, una parola amabile o un po' del suo tempo.
Benedetti coloro che mi ascoltano con pazienza quando io ripeto le stesse cose o i ricordi della mia lontana giovinezza. 
Benedetto colui che mi aiuterà soprattutto quando non l'avrò chiesto. 
Benedetti coloro che si accorgono che la mia vista si annebbia e mi porgeranno una mano. 
Benedetti coloro che mi stanno accanto e mi ricordano che sono sempre vivo e interessante, anche se non lo sono. 
Benedetto colui che mi dice e mi fa capire che c'è ancora qualcuno che mi ama e mi pensa. 
Benedetti tutti voi che mi busserete alla porta della mia solitudine e per mio compleanno mi porterete un fiore. 
Benedetto chi mi mostra affetto e rispetto e la cui bontà verso di me mi fa pensare alla bontà di Dio. 
Benedetto chi scansa le spine sul mio cammino verso l'eternità. 

Quando avrò passato la soglia dell'Eternità, mi ricorderò di loro presso il Signore.

GREST 1993 - ATTIVITA' ESTIVA PARROCCHIALE

E' sempre una cosa difficile riuscire a trasmettere con un articolo tutto il gusto di un'esperienza come quella del GREST. 
Ci proviamo!... Seguite attentamente le istruzioni... 
Pensate ad un luogo divertente, dove regna l'allegria e l'entusiasmo di circa 60 ragazzi (qualche volta di più, qualche volta meno), che una ne pensano e cento ne fanno. 
Bene... ora aggiungete un bel gruppetto di baldi giovani favignanesi che anche se alle prime "armi" ci danno dentro... a fare confusione? Noo! a fare i così detti "animatori" seguendo ed incoraggiando i ragazzi. Pensato? OK... ora metteteci dentro 4 mitiche squadre, giochi di tutti i tipi, canti, scenette, quiz sfide... e mare a volontà... (il mare fa sempre bene alla salute dei ragazzi, un po' meno a quella degli animatori detti anche "bagnini dai 100 occhi")... fatto? Messo questo?
 

L'entusiasmo... è forza
 

Aggiungete allora, come, tocco finale, che dà un tono a tutto il piatto: un pizzico di semplicità ed entusiasmo canossiano e una manciata di voglia di crescere con il Signore con un tema importante come la Pace che, abbiamo scoperto, inizia ad esserci se il primo a costruirla sono io e... e tanta, tanta buona volontà da parte di tutti, dal più discolo al più "santo" (se c'era... meglio non indagare troppo!).

Se avete seguito accuratamente tutte le istruzioni e fate cuocere a fuoco lento sotto uno splendido sole di luglio per circa trenta giorni... allora forse, dico forse, avrete il piacere di gustare un po' cosa significa avere vissuto l'esperienza del GREST. 
 

 

Resta comunque sempre vero un detto e cioè che "la cucina di casa propria è sempre la migliore". Perciò, se volete davvero rendervi conto che vivere insieme un GREST è fare non solo una bella esperienza, tanto per passare un po' di tempo, ma che è soprattutto incontrarsi con molta semplicità ma anche nel modo più vero con il Signore... noi siamo qui anche l'anno prossimo! Perché non basta cucinare questa ricetta ma va assaggiata come "l'oratorio" la sa fare e vi assicuriamo che molti hanno provato ad imitarla ma... (gli animatori e i ragazzi di quest'anno ve lo possono confer-mare), sapete quanti bis hanno chiesto! E poi, e poi "il conto" non è certo salato dovete solo "spendere" un po' di tempo, un po' di tempo per gli altri, un po' di tempo per piccoli, sapendo "che qualunque cosa avrete fatto ad uno di questi piccoli l'avrete - e certo, non è come se - l'avreste fatto a Me!". 
Coraggio! animatori e Padri vi aspettano insieme alla prossima banda di ragazzi!!! Ah... dimenticavo. Buon Appetito e fate pure indigestione! 
 

Stefano, Chierico Canossiano