DAL 24 OTTOBRE
LA "CHIESA TRAPANESE" E' IN VISITA PASTORALE
Natura della visita pastorale
"La visita pastorale è un'azione apostolica. E' un evento di grazia che riflette in qualche modo l'immagine di quella singolarissima e del lutto meravigliosa visita, per mezzo della quale "il Pastore Sommo" (1 Pt 5,4), il Ve-scovo delle anime nostre (1 Pt 2,25) Gesù Cristo ha visitato e redento il suo popolo (Lc 1,68)" (Direttorio pastorale dei Vescovi, 166).
L'anima della visita
La carità pastorale è l'anima della visita. Il Vescovo Buon Pastore non viene per giudicare, ma per confermare nella fede. Considerare la visita come un semplice adempimento del1a norma giuridica o uno strumento di inchiesta significherebbe mortificare la ricchezza di questo evento di grazia.
L'aspetto giuridico deve essere tenuto presente, ma non è prevalente. Ciò che conta è l'edificazione del corpo di Cristo che è la Chiesa.
La visita è una felice occasione per lodare e consolare i presbiteri e gli operatori pastorali, per rendersi conto personalmente di tutto il bene e la ricchezza spirituale della Diocesi e la difficoltà che presenta la evangelizzazione. E' anche l'occasione per riesaminare o rivalutare il progetto, i piani e le programmazioni pastorali, per ravvivare le energie ed invitare tutti ad una più intensa attività apostolica.
Comportamento del Vescovo
Nella visita il Vescovo si deve presentare in modo concreto come principio e fondamento visibile dell'unità della Chiesa particolare affidatagli (LG 23; EV 1,338), maestro di fede e di morale, pontefice e pastore, ma sempre "avendo davanti agli occhi la figura del Buon Pastore... rivestito dello Spirito di Gesù Cristo e imitatore della sua umiltà, bontà e dedizione, della sua arte di ascoltare e di farsi ascoltare" (Direttorio pastorale dei Vescovi, 17).
Il suo sguardo deve essere rivolto a due immagini: quella del Buon Pastore e quella del Buon Samaritano.
I temi del dialogo e della verifica
Il primato della Parola di Dio, l'applicazione del Concilio Vaticano II, l'approfondimento del progetto e del piano pastorale.
Estensione della visita
Saranno soggetti alla visita:
- le persone: chierici, laici, religiosi in cura d'anime;
- le istituzioni cattoliche: scuole cattoliche, centri superiori di insegnamento dipendenti dall'autorità ecclesiastica, opere di religione e di carità;
- i luoghi sacri: le chiese, gli oratori i cimiteri;
- le cose: la sacra suppellettile, le reliquie, le immagini sacre, i legati pii, i beni ecclesiastici, i registri parrocchiali, l'archivio.
Tutto quanto è stato detto troverà nella parrocchia, intesa ovviamente come "comunità di fedeli", la massima possibilità di dialogo e di verifica.
Interno della Chiesa Matrice - L'ultimo restauro nel 1951
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IL RESTAURO DELLA MATRICE
Finalmente hanno avuto inizio i lavori di restauro della chiesa Matrice di Favignana.
L'avvenimento è stato salutato con favore da tutti i fedeli che desiderano vedere ritornare a nuovo splendore la casa di Dio.
L'opera intrapresa è vasta, poiché prevede un totale rifacimento dell'intonaco dei muri interni, dopo il consolidamento e l'impermeabilizzazione delle fondazioni.
L'approvazione del progetto relativo e il suo finanziamento sono stati ottenuti con la fattiva iniziativa del Parroco precedente Padre Marcello Gianola. Il nuovo parroco, Padre Damiano, ha continuato l'attività del suo predecessore in ciò collaborato - specie nella parte decisionale - dal Consiglio parrocchiale affari economici, pervenendo così all'installazione del cantiere all'interno della Matrice.
L'attività ecclesiale si è dovuta necessariamente spostare nella piccola chiesetta di Sant'Anna, con non lievi difficoltà in ordine all'organizzazione delle funzioni da svolgere in uno spazio veramente esiguo.
Il Consiglio Pastorale, sempre in perfetta intesa con il suo parroco, non mancherà di esaminare ogni soluzione che faccia avvertire il meno possibile ai fedeli i disagi conseguenti ai lavori in corso.
Il disagio maggiore sarà però avvertito dai sacerdoti che dovranno svolgere la loro missione pastorale in condizioni ambientali non certo agevoli ed in presenza di assemblee a volte "disorientate" per effetto dei cambiamenti.
Al parroco Padre Damiano, al suo vice Padre Carlo, alle suore Canossiane ed ai Consigli parrocchiali va, quindi, la solidarietà dei fedeli ed a tutti i componenti la parrocchia l'augurio più fervido che possano ritrovarsi presto nello splendore della rinnovata Chiesa Matrice per testimoniare che è sempre possibile realizzare il superamento di ogni difficoltà e di ogni incomprensione quando nella comunità esiste - come di fatto esiste - una perfetta collaborazione fra i suoi organi istituzionali.
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