Sono
trascorsi quindici anni dal varo della riforma penitenziaria che
ha gettato le basi per una più ampia riforma sul ruolo
dell'Amministrazione Penitenziaria confacente ai principi dettati
della legge 354/1975.
Con il trascorrere degli anni anche gli Agenti di Custodia hanno
sentito la necessità di avere compiti e regole di lavoro più
adeguati al nuovo status carcerario. Circa un decennio fa
sono iniziate le varie proposte per una corretta riforma che
avrebbe previsto, tra l'altro, la smilitarizzazione del Corpo e la
piena libertà sindacale, necessità sentita ed appoggiata dalle
OO.SS..
Finalmente il 29 novembre 1990, dopo dieci anni di promesse e
manifestazioni, il Senato della Repubblica approva definitivamente
ed a larga maggioranza la tanto attesa "riforma". Con la
pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale diventa legge dello Stato.
"Adesso è una realtà".
Il nuovo Ordinamento del Corpo di Polizia Penitenziaria segna
quindi una decisiva svolta: viene sostituito il nome Agenti di
Custodia con Polizia Penitenziaria - forse per cancellare
definitivamente una parola non consona: Custodia (le vigilatrici
penitenziarie che costituivano un ruolo a sé entrato a far parte
del Corpo).
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Viene
cancellato il vecchio ruolo dell'agente-militare che si ispirava sì
al motto "vigilando-rimediare" ma doveva anche applicare
le rigide norme di un regolamento datato 1937.
Cambia quindi il ruolo: da custode a partecipe, a pieno titolo,
nel trattamento rieducativo del detenuto per il suo reinserimento
nella libera vita sociale.
Un'altra importantissima conquista è di aver ottenuto la piena
libertà dei diritti politici, civili e sindacali. Il personale
del Corpo di Polizia Penitenziaria potrà finalmente concorrere in
modo democratico, determinare la politica nazionale e prendere
parte attiva nella vita sociale. Grazie a questo
riconoscimento negli Istituti penitenziari si sono formati i vari
direttivi sindacali liberamente eletti da tutti gli iscritti.
Anche presso la Casa Reclusione di Favignana il 1º marzo c.a. è
stato eletto il Direttivo ed il responsabile aziendale. Per la
prima volta si sono svolte riunioni senza la presenza, imposta,
del direttore e del comandante. Lunga è faticosa sarà la
strada che le OO.SS. dovranno percorrere per assicurare ai
lavoratori del settore migliori condizioni di vita come la
disciplina dei carichi di lavoro, la mobilità del personale,
maggiore professionalità, ampie informazioni sull'aids nelle
carceri, ecc.
Traguardi che potranno essere facilmente raggiunti con la
collaborazione ed apertura verso il sindacato da parte delle
Autorità Dirigenti gli istituti e del Dipartimento
dell'Amministrazione Penitenziale.
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Sono Antonio, recluso nell'Istituto di pena di Favignana, membro della Commissione interna delle attività ricreative e culturali. A nome personale e dell'intera Casa di Reclusione ringrazio sentitamente tutti coloro che hanno reso possibile il "torneo di pallavolo", primo nella nostra storia.
Il nostro ringraziamento a tutti i dirigenti della "Canossa", all'Istruttore sig. Gerardo, che ha condotto con seria professionalità e competenza le partite, ai suoi collaboratori: sig. Matteo, sig. Giuseppe e sig. Antonino.
Vogliamo sottolineare la determinante operosità del Cappellano dell'Istituto Padre Damiano; del direttore dr Belfiore, che sin dai primi accordi organizzativi ha sempre palesato con entusiasmo l'utile socializzazione con il mondo esterno; del Comandante degli Agenti di Custodia sig. Torrente; degli stessi Agenti, sempre presenti e disponibili alle attività ricreative anche dopo il termine del loro servizio.
In nostro plauso più profondo agli educatori: la signorina Fortino ed il sig. Giovenco per la loro determinazione organizzativa; al magistrato di sorveglianza dr Leone, che, aderendo, con la sua preziosissima autorizzazione, ha reso possibile il tutto.
A tutti diciamo forte: "Grazie".
Ci auspichiamo che tali iniziative ricreative si moltiplichino e si realizzino anche a livello culturale con lo stesso entusiasmo e la medesima trasparenza.
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Rimaniamo fiduciosi nella buona fede di quanti ci hanno e ci vorranno offrire la loro solidale socializzazione e conciliazione esterna.
Un momento della premiazione
Con l'occasione porgiamo calorosi saluti ai benemeriti organizzatori ed a tutti gli abitanti di Favignana che stimiamo e vogliamo bene.
A loro dedico come segno di fiducia questa composizione poetica:
Vagare assorto per le selve,
isterico rimembrare il verde esistere:
prologo di una guerra ideologica
che tanti sentono e pochi combattono.
Sopraffatti dal progresso, male congenito,
in un mondo che brucia a danno dell'aria.
La stessa che ormai più non ha
il profumo innocente dell'universo.
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