LA SACRESTIA: 1590 - XXI sec.
Cap. B01 - Storia della Parrocchia di S. Antonino - Pag. B01.25
Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2001 - © Copyright 2000 - 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina
La documentazione riguardante la "Storia della Parrocchia di S. Antonino Martire" è tratta dalla ricerca storica realizzata tra il 1998 e il 2000 da Michele Cuzzoni quale parte integrante della Relazione della propria Tesi di Laurea "Recupero del Complesso Parrocchiale di S. Antonino Martire in Comune di Torrazza Coste".
La Sacrestia
Questo spazio costituisce il "disimpegno" e l' "office" della chiesa:
è il luogo ove si conservano in un apposito armadio
le Sacre Suppellettili e i paramenti, nonché tutti gli oggetti di manutenzione,
ma è anche la zona ove il Sacerdote e i chierici si preparano alla messa. A
Sant'Antonino dà anche accesso al campanile.
In ordine cronologico gli avvenimenti più importanti:
1595
Occorre tenerla più pulita e realizzare un armadio a forma di Altare, coperto
sopra e ai lati con una tovaglia, con croce e due candelieri, per conservarvi
gli apparecchi della Messa, i paramenti e la biancheria.
1667
Occorre ingrandirla per poterci conservare più oggetti; procurare un
inginocchiatoio con tabelle delle orazioni "ante et post missam" e un
crocefisso.
1685 - 1709
E' in ordine
1735
C'è l'armadio in ordine con suppellettili
1751
C'è un inginocchiatoio di legno dolce usato
1795
Inventario: non vi sono accessori, ma un inginocchiatoio a due usi: per la
confessione dei penitenti, (e in questo caso si chiude la porta) per la
preparazione della Messa con immagine del Crocifisso sulla cartella; è
provvista di suppellettili, con guardaroba di noce dove si depongono paramenti e
biancheria (ben tenuti); sull'armadio ci sono le statue dei SS. Pietro e
Paolo; non esiste lavatoio né tovaglia; la Chiesa è provvista di suppellettili
grazie ad oblazioni ed elemosine; la Sacrestia è unita alla Chiesa ed ha
benefici (reddito e 2 case rovinate); esistono due sacrestani.
1809
Riparazioni alla sacrestia.
1813
Riparazioni al tetto.
1816
Acquistati 250 coppi nuovi.
1825
Inventario: è abbastanza provvista di suppellettili. C'è un piccolo
crocefisso. C'è un solo inginocchiatoio per la preparazione con cartella. Ci
sono 3 sacrestani. La Sacrestia è unita alla Chiesa ed ha benefici.
1852
Acquistato uno scalino da mettersi alla finestra della Sacrestia.
1855
Occorre aggiustare la cassa della cera e un vetro della finestra.
1923
Demolizione volta pericolante, rifacimento con putrelle e mattoni.
1934
La trave del tetto si è rotta; comprate tegole e chiavi.
1955
Rifacimento finestra più grande.
1965
Rifacimento soffitto e tetto.
2002
Riordino generale
2005
Inizio restauri e affrescatura del soffitto e delle pareti - ideati e offerti da
Ing. Arch. Michele Cuzzoni in memoria del padre prof. Giuseppe Cuzzoni.
2006
Pasqua: termine restauri e affrescatura soffitto e pareti - ideati e offerti da
Ing. Arch. Michele Cuzzoni in memoria del padre prof. Giuseppe Cuzzoni.
Testo di
Ing. Arch. Michele Cuzzoni.
A.A. 1999 - 2000. Tesi di Laurea
"Recupero del Complesso Parrocchiale di S. Antonino Martire in Comune di Torrazza Coste - Relatore Prof. A. Bugatti -
Correlatore esterno Arciprete Don Giuliano Sturla, parroco della Chiesa
Parrocchiale di
S. Antonino Martire a Torrazza Coste