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Lettera di S. Paolo ai Filippesi 1,27 - 2,11LA LOGICA DELLA CROCE E VITA DELLA COMUNITA'1) Momento di silenzio per richiamare che Gesù Cristo, Dio, si è fatto uomo ed è morto sulla croce 2) Preghiera: "Dov'è carità e amore" RIT: Dov'è carità e amore, qui c'è Dio Ci ha riuniti tutti insieme Cristo amore, godiamo esultanti nel Signore! Temiamo e amiamo il Dio vivente, e amiamoci tra noi con cuore sincero. Noi formiamo, qui riuniti, un solo corpo: evitiamo di dividerci tra noi: via le lotte maligne, via le liti! e regni in mezzo a noi Cristo Dio. Chi non ama resta sempre nella notte ed all'ombra della morte non risorge: ma se noi camminiamo nell'amore, saremo figli della luce Nell'amore di colui che ci ha salvati, rinnovati dallo Spirito del Padre, tutti uniti sentiamoci fratelli e la gioia diffondiamo sulla terra. Imploriamo con fiducia il Padre santo, perché doni ai nostri giorni la sua pace: ogni popolo dimentichi i rancori ed il mondo si rinnovi nell'amore. Fa che un giorno contempliamo il tuo volto nella gloria dei beati, Cristo Dio, e sarà gioia immensa, gioia vera: durerà per tutti i secoli, senza fine. 3) Lettura, ascolto del testo Fil. 1,27-2,11 4) Messaggi fondamentali di vita: esortazione all'unità ed all'umiltà
Paolo sa che la comunità deve affrontare un ambiente ostile che mette a dura prova la loro perseveranza perciò li esorta all'unione e al coraggio: lottare insieme per la fede del Vangelo, con coraggio non lasciandovi intimidire in nulla dagli avversari (.v.28) Se si fa così ci sarà di certo la vittoria anche se ci saranno sofferenze come già Paolo vive in prigione. Questa è una situazione che vive anche nel presente ogni comunità cristiana che voglia essere tale e non solo persone singole che usufruiscono di " servizi religiosi"
- Un appello pressante in Cristo ( nulla è più sacro di Lui) - Un conforto derivante dalla Carità - Una comunanza di spirito (perché vi è sempre pericolo di divisioni) - Sentimenti di amore e di comprensione. Tutto questo non può che dare gioia a tutti ( questo è il ritornello nella lettura) anche nella tribolazione. Se è così quali sono le esigenze di una comunità perché non si sfaldi? * Ricerca dell'unità nell'amore fuggendo l'egoismo * Ricerca dell'umiltà * Ricerca dell'altruismo. Vengono marcate molto bene le relazioni all'interno della comunità, perché delle incrinature certamente si verificheranno nella comunità di Filippi (4,2) e nelle nostre comunità.
Infatti Gesù rinunciò come un bene, un vantaggio a proprio tornaconto l'eguaglianza con Dio ,cioè non si circondò di quei beni terrestri, che secondo i criteri umani, sarebbero dovuti ad un Dio divenuto uomo. Liberamente ha preso la condizione di - > uomo che rende vuota, inefficace l'uguaglianza con Dio - > umiliazione del suo essere uomo e schiavo essendo uguale a Dio ha accolto la sofferenza . e l'infermità dell'uomo - > esistenza terrena con tutti i suoi limiti che si chiude con la morte accettando così tutte le congruenze, anche la morte in croce.(6-8) Questa vicenda storica di Gesù culminata con la croce è il criterio e la ragione ultima della carità, dell'essere umili e accoglienti, disinteressati e magnanimi verso gli altri. Dio dà una risposta a questa scelta di Gesù: dignità suprema che spetta all'essere divino essere Signore .Noi oggi così lo professiamo: Signore di tutto il creato. Perciò ad ogni comunità cristiana piccola o grande si impone l'esigenza di mettere da parte ogni pretesa di prestigio e dominio, ogni atteggiamento di orgoglio e arroganza, per mettersi al servizio secondo le proprie capacità e i propri doni formandoci a vivere in questa dimensione Tutto deriva dai due modi di essere di Cristo: la divinità nella sua concretezza umana e la sua opera di riconciliazione universale 5) Chiediamoci.
Preghiamo: Voglio amare come te Signore mio Gesù, voglio amare tutti coloro che tu ami. Voglio amare con te la volontà del Padre. Non voglio che nulla separi il mio cuore dal tuo, che qualcosa sia nel mio cuore e non sia immerso nel tuo. Tutto quel che vuoi io lo voglio. Tutto quel che desideri io lo desidero. Dio mio, ti do il mio cuore, offrilo insieme al tuo a tuo Padre, come qualcosa che è tuo e che ti è possibile offrire, perché esso ti appartiene. Charles de Foucauld |