Comunione ai malati e unzione degli infermi.
- Il pane consacrato in comunità raggiunge nella domenica stessa, o durante
la settimana, gli ammalati per mezzo dei loro familiari o dei ministri
straordinari della comunione. Ciò esprime e consolida il legame tra gli
ammalati e la comunità per mezzo di Cristo
Così si esprime
un ministro:
"A mio avviso questo ministro non svolge nulla di straordinario, perché,
se è veramente un discepolo di Cristo, sicuramente ha imparato da Lui l'amore,
che è donazione, gratuità, condivisione, che è cioè dare quanto si è
ricevuto gratuitamente.
Questo servizio, riconosciuto dal parroco e dalla comunità, è portare Gesù
eucaristico a casa di coloro che sono impossibilitati a partecipare alla Messa
domenicale. E' richiesta una preparazione di vita per porre in luce il vincolo
che esiste tra il malato ed il mistero di Cristo sofferente.
Pertanto, quando ci si reca a casa del malato, si deve avere grande rispetto ed
umiltà nei suoi riguardi e verso i familiari. Bisogna saper ascoltare e capire,
perché il malato desidera parlare di se stesso, dei propri sentimenti ad un
"uomo" della comunità cristiana.
Sarebbe una bellissima cosa che il ministro esprimesse tanta fraternità ed
amore da coinvolgerlo con la presenza di Dio che si cura dei suoi figli come il
buon samaritano.
Dinnanzi a chi soffre l'invito è di renderci strumenti dell'amore di Dio.
- Ai malati il parroco fa visita ogni tanto, amministrando a volte il sacramento
dell'Unzione degli infermi.
- A Natale ed alla Pentecoste tutti gli ammalati sono invitati alla messa delle
10.30 ed al termine si fa festa con loro con un rinfresco.
PROBLEMA Perché l'Unzione dei malati, sacramento di grazia di
perdono e sollievo dalla sofferenza, fa ancora così paura?