Domenica 14 Dicembre 2008 Sua Eccellenza l'Arcivescovo
amministra la Confermazione
alla palestra di Sala Abbagnano.
E' il sacramento che conferma il nostro battesimo...
e per lo Spirito Santo, maturi nella fede e testimoni del Signore sulle nostre strade...
La Confermazione in parrocchia...
Don Luigi propone un time out riecheggiando don Tonino Bello
Pentecoste, festa difficile
Sì, la Pentecoste è una festa difficile. Ma non perché lo Spirito Santo è un illustre sconosciuto, anche per molti battezzati e cresimati. E' difficile perché provoca l'uomo a liberarsi dai suoi complessi...
Il complesso dell' 'ostrica': siamo troppo attaccati allo scoglio, alle nostre sicurezze, alle lusinghe gratificanti del passato. Ci piace la tana, ci attira l'intimità del nido, ci terrorizza l'idea di rompere gli ormeggi, di spiegare le vele, di avventurarci in mare aperto; se non la palude, ci piace lo stagno. Di qui la predilezione per la ripetitività, l'atrofia per l'avventura, il calo della fantasia. Lo Spirito Santo, invece, ci chiama alla novità, ci invita al cambio, ci stimola a ricrearci.
C'è poi il complesso dell' 'una tantum'. E' difficile per noi rimanere sulla corda, camminare sui cornicioni, sottoporci alla conversione permanente. Amiamo pagare una volta per tutte, preferiamo correre soltanto per un tratto di strada; ma poi, appena trovata una piazzola libera, ci stabilizziamo nel ristagno delle nostre abitudini, dei nostri comodi. E diventiamo borghesi.
E c'è, infine, il complesso della 'serialità'.
Benché si dica il contrario, noi oggi amiamo le cose costruite in serie, gli uomini fatti in serie, i gesti promossi in serie. Viviamo la tragedia dello standard, l'esasperazione dello schema, l'asfissia dell'etichetta. C'è un livellamento che fa paura. L'originalità insospettisce. L'estro provoca scetticismo. I colpi di genio intimoriscono. Chi non è inquadrato viene visto con diffidenza. Chi non si omogeneizza col sistema non merita credibilità.
Lo Spirito Santo, invece, ci chiama all'accettazione del pluralismo, al rispetto della molteplicità, al rifiuto degli integralismi, alla gioia di intravedere che lui unifica e compone le ricchezze dalla diversità.
La Pentecoste vi metta nel cuore una grande nostalgia del futuro.
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