S. Felice e S. Maria Madre della Chiesa
Torrione Alto (Salerno)
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Ven 22 Novembre 2024
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S. Cecilia
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S. Felice... La Storia e L'Architettura
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La chiesa è dedicata al presbitero e martire
salernitano Felice, le cui spoglie si conservano in un'urna d'alabastro nell'abside
centrale della cripta della Cattedrale di Salerno.
La chiesa di S.Felice in Felline risale ai secoli X-XI. E' già citata in un documento dell'883 come dono ai Benedettini di S.Massimo di Salerno da parte di Teoperga, figlia di Emerisio, vedova del longobardo Ragenbrando.
La località Felline in cui è ubicata deve probabilmente la sua denominazione alla presenza in zona di cave d'argilla. Fu frequentata fino al secolo XVI per poi subire un progressivo decadimento. L'incuria, nel corso dei secoli, lasciò la chiesa sempre più in disfacimento finché, il 15 Ottobre del 1811 fu ammessa alla parrocchia di Santa Croce. Ridotta a rudere, la chiesa con gli oltre 3000 mq di terreno circostante, venne acquistata nel 1958 da Diograzio Consulmagno, un italo-americano residente a Boston. Questi la donò alla Curia Arcivescovile di Salerno retta allora da S.E. Mons. Demetrio Moscato. Nel 1960 l'armatore salernitano Antonio D'amico provvide al suo completo restauro. Il 1 Aprile del 1961 la chiesa riottenne tutti i suoi paramenti sacri e la campana durante una manifestazione che la restituiva, come parrocchia, al culto dei cittadini... la suprema attenzione di don Luigi Zoccola e della comunità ha reso lo spazio una stella, come angolo di fede nel trentennale 1975-2005. Il prospetto principale presenta un portale con arco a sesto acuto sormontato da due finestre che fanno da base ad un oculo. Il campanile a vela è traforato da due monofore che ospitano le campane. Nella facciata posteriore, tre filari di laterizio seguono l'andamento curvilineo di un abside, alternati a fasce di mattonelle poste a triangolo. L'altra, invece, è illuminata da un rosone realizzato con cornici di tufo grigio. Due delle pareti esterne sono rese più solide da contrafforti. L'edificio religioso ha pianta rettangolare ed un'unica navata interna, coperta da tetto a capanna. L'interno sembra essere stato generato dalla fusione di due cappelle attigue ed autonome tra loro, realizzate in epoche diverse. La più antica, risalente al IX secolo, è rivolta a mezzogiorno e comprende una piccola sagrestia, costruita con piccole pietre di fiume alternate a mattoni; la seconda è successiva di circa un secolo. Le rispettive absidi sono affiancate e gli ambienti sono raccordati da un arcone centrale. Gli affreschi incorniciati in stucco, conservati nella zona dell'abside più grande, risalgono al Cinquecento e sono stati realizzati, probabilmente, da Andrea Sabatini. Essi rappresentano: al centro L' Eterno Padre, a sinistra La Madonna della Misericordia e a destra S.Felice, uno dei quattro martiri salernitani, al quale è dedicata la chiesa. L'abside minore, invece, conserva affreschi quattrocenteschi di scuola salernitana, affini a quello della lunetta del portale esterno. |