pagina 23pagina 23pagina 23 IL GIORNALINO DELLA SAGRA DELLA PATATA
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Grazie. Ma a che serve?

Alla fine è doveroso ed educato ringraziare. "Grazie". E poi? Può una parola di appena sei lettere compensare il lavoro, l'impegno, il sacrificio non solo economico di tante persone e delle molte aziende che hanno voluto essere presenti a questa festa di gente? Certamente! Giacché non si ha l'intenzione di "ripagare" o "restituire", ma di generare la consapevolezza che la collaborazione offerta ha prodotto, o rafforzato, il rapporto di simpatica amicizia che è alla base della costruzione della Comunità e della Chiesa. "Grazie" dunque, povero e semplice. "Grazie" a tutti, con il sorriso sulle labbra e la gioia nel cuore. Grazie, perché è solo questo ciò che noi possiamo dire e dare, ma anche perché rimane l'espressione di riconoscenza che noi riteniamo più sentita e profonda.

Il comitato per la sagra

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