Parabita, giugno 2001
bbiamo ancora bisogno
di figure che ci ricordino i valori più grandi e più veri.
In questa vita che va e che viene,
e a volte sembra girare vorticosamente su se stessa, senza approdare a nulla,
procurandoci semplicemente uno stordimento
nel quale sempre più spesso si dissipa il nostro entusiasmo di vivere.
bbiamo bisogno di Dio,
e di Gesù che ci aiuta a vederlo e a sentirlo vicino.
Abbiamo anche bisogno di soffermaci a meditare
sull’esperienza di fede di tanti nostri amici
che, vivendo in costante riferimento alla Parola del Vangelo,
hanno percorso un cammino di santità e sono giunti alla beatitudine che
non ha fine.
a festa di S. Antonio è senza
dubbio alcuno una preziosa occasione d’incontro.
La musica, le luci, le bancarelle sono una cornice ideale
per trascorrere una serata insieme, serenamente.
Ma guai se fosse solo questo.
ogliamo cogliere questo momento anche
per goderci un angolo di riflessione.
Per permetterci il lusso di raccoglierci,
per ritrovare la giusta relazione con noi stessi, con gli altri, con Dio.
davanti a S. Antonio, in atteggiamento
di preghiera,
mentre ripensiamo alle tristezze e alle gioie di un anno di lavoro,
possiamo riacquistare ancora la forza per continuare il nostro via vai d’ogni
giorno,
nella consapevolezza che al di sopra delle nostre risorse fisiche,
al di là dell’intelligenza e del cuore,
il nostro protettore ci tiene per mano
e con sguardo sorridente ci accompagna e sostiene.
. Antonio ci benedica,
benedica anche le nostre famiglie,
perché nell’ascolto della Parola di Dio e nella partecipazione all’Eucaristia,
possiamo trovare la giusta direzione da percorrere
per giungere alla piena realizzazione delle nostre umili aspirazioni di uomini,
per giungere a Cristo che è la nostra gioia.
Sac Salvatore Tundo