Cappella e altare del Sacro Cuore
La cappella a destra dell'altare maggiore venne dedicata
al Sacro Cuore solo dopo la seconda guerra mondiale.
Nel corso del XVIII secolo essa era dedicata ai Sette
santi fondatori dell'Ordine dei Servi di Maria, tanto che sopra l'altare vi era collocata
la tavola, oggi posta dietro l'altare maggiore, rappresentante appunto Maria Vergine che
appare ai sette fondatori. Nel corso della prima metà del '900 sullo stesso altare era
posta una statua della Vergine Addolorata e, conseguentemente a ciò, la cappella era
intitolata all'Addolorata.
Attualmente vi è collocata la pala dipinta nella seconda
metà del '900 dal professor Antonio Ferro di Padova, allora docente all'Accademia di
Belle Arti di Venezia. La pala è collocata al centro della struttura architettonica
dell'altare costruito nella seconda metà del '500.
A Padova, nel 1944,
in pieno clima bellico,
i bombardamenti sulla nostra città furono numerosi, alcuni causarono danni
gravissimi, vittime, abitazioni rase al suolo anche nelle zone della nostra parrocchia. I
parrocchiani fecero una promessa: dedicare una cappella al Sacro Cuore di Gesù se questo
avesse protetto la chiesa dei Servi ed i suoi parrocchiani, mentre nel frattempo
continuavano le preghiere al fine di preservare la parrocchia dai danni bellici. E così
fu.
Per questo motivo si provvide, al termine della guerra,
al compimento della promessa: venne dipinta dal su menzionato professor Ferro una pala
raffigurante il Sacro Cuore che protegge la parrocchia.
Leggendo il dipinto, infatti, notiamo come l'artista
abbia messo in evidenza la figura di Cristo (collocata in alto a destra, con al centro del
petto il acro cuore contornato da una raggiera splendente di luce, Cristo è rappresentato
piegato verso Sant'Antonio, a sua volta in ginocchio in primo piano, con lo sguardo
rivolto verso il Sacro Cuore, in atteggiamento di estatica contemplazione nonché di
devoto ringraziamento per la protezione data alla chiesa dei Servi raffigurata, non a
caso, in basso a destra, sotto la cortina di nuvole su cui è posato il Sacro Cuore: si
nota infatti chiaramente la struttura esterna della chiesa con il portico antistante la
facciata orientale del tempio.
Una lapide posta sulla parete destra della cappella,
ricorda l'evento miracoloso con queste parole: "Poiché nei sei anni 1940-1946, fra i
terrificanti incendi della guerra, i parrocchiani furono completamente preservati dalle
bombe e dai danni, ora donata la pace, pegno perenne di amore e gratitudine, dedicano
questa cappella e l'altare in onore del Sacro Cuore di Gesù, donatore di tanto grande
beneficio per intercessione del nostro Antonio Taumaturgo dottore evangelico della chiesa
universale".
da Silvia Gullì nel Bollettino Parrocchiale,
Padova, settembre 2001