ALLELUIA
(SUSSIDIO PASTORALE E NOTIZIARIO SETTIMANALE)
AVVISI DELLA SETTIMANA
Domenica 14
Messa di Prima Comunione alle 11.15
Lunedì 15
ritiro per le Prime Confessioni a Giovinazzo
Venerdì 19
prove prima confessione ore 16.30. prove Prima Comunione e
confessione genitori ore 17.30.
Sabato 20
Matrimonio Pollice-Paparella
Domenica 21
Messa di P. Comunione ore 11.15 e P. Confessionieore 16.30
Sempre
sull'Alleluia di questa settimana
Narra
una leggenda che una donna povera passò davanti a una
caverna con suo figlio in braccio. Dall'interno udì una
voce misteriosa che le disse: "Entra e prendi tutto quello
che desideri, ma non dimenticarti della cosa più
importante. E ricorda che, dopo che sarai uscita, la porta
si chiuderà per sempre". La donna entrò nella caverna e
trovò molte ricchezze. Posò il bambino per terra e
raccolse oro e gioielli nel suo grembiule. La voce
misteriosa le ricordò che stava per scadere il tempo.
Raccolse ancora ciò che poté e uscì di corsa dalla
caverna. La porta si chiuse. Allora ricordò che il bambino
era rimasto dentro e la porta si era chiusa per sempre.
Non
dimenticarti della cosa più importante! Io sono la vite e
voi i tralci". Senza la vite, i rami si seccano. La
solidarietà con Gesù è la condizione per dare frutto. "Chi
rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di
me non potete far nulla".
Siate forti:
Siate forti! In questa vita dobbiamo portare la nostra
croce dietro il Signore, perché dalla croce viene la
salvezza. La croce ci dice quanto sono amato da Dio e,
ugualmente, quanto è amato il mio prossimo, per il quale
Cristo è morto. Da questa convinzione scaturisce l’impegno
missionario. Perciò, tutte le apparizioni di Gesù risorto
sfociano in una missione: Va dai miei fratelli e di'
loro…, fu l'incarico che diede a Maria Maddalena.
Non mi
lascia precipitare:
Un
padre di recente ha perso il suo bambino e a bruciapelo,
in mezzo a tanta gente, mi ha chiesto: «Secondo lei, è
vivo?”. “Sì, ne sono certo», ho risposto, lottando
contro la mia incredulità. «E come fa a saperlo?”. «Lo
so, perché so quanto mi ama, e come sia dunque impossibile
che mi lasci precipitare nella morte”. Nella morte è
entrato Lui una volta per sempre: i segni della Croce sono
indubitabili! E dalla morte ci ha liberati.
E
adesso? Adesso ci manda, come il Padre ha mandato Lui.
E
"come" ci manda? Piccoli, poveri, fragili, ma ricchissimi
d'amore. Non per l'amore che abbiamo, che è scarso: ma per
l'Amore di cui Lui stesso ci riempie col soffio del Suo
Spirito…
LO
SGUARDO:
Lo
sguardo è - come dice Brun - non solo un vedere gli occhi
dell'altro, ma intuirne il linguaggio segreto.
Si
dice che il boia non riesca a guardare negli occhi la sua
vittima perché forse non riuscirebbe a compiere il suo
gesto infame o almeno la mano gli tremerebbe...
Guardandoci di più negli occhi, eviteremmo incomprensioni,
contrasti e forse anche odio e cattiveria. Una famosa
parabola tibetana immagina un uomo in marcia nel deserto
che da lontano vede una figura che avanza e teme che sia
una belva: poi, più avanti, la scambia per un bandito;
sarà solo quando l'avrà di fronte e la fisserà nel volto
che scoprirà di aver incontrato suo fratello da tempo
lontano. Guardando negli occhi, si scopre l'umanità che
tutti ci accomuna.
NOTIZIE SUL CONSIGLIO PASTORALE DA RINNOVARE: dopo
l’incontro
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