La nostra storia



Capitolo 1
Le origini della comunitą

Dalle paludi...
Il territorio della Parrocchia dello Spirito Santo si trova nella parte sud della città di Modena, nel quartiere Buon Pastore. Fino agli anni '40 quella zona è occupata da terreni ricchi di acqua chiamati in dialetto modenese "i padói" (cioè "le paludi"). La via principale, che si chiama "Strada Rurale Tabaroni", è poco più che un viottolo di campagna.
...sorge una cittą
Negli anni '50 comincia l'urbanizzazione: la strada Tabaroni viene rinnovata (si chiamerà dapprima Strada Nuova Paduli, poi Via Fratelli Rosselli), e attorno ad essa si sviluppano molte strade laterali. Nel corso degli anni i campi cedono il posto alla città, col sorgere di numerose villette e palazzine. La popolazione ha un aumento deciso negli anni '70, con la costruzione di due gruppi di palazzi di otto piani, in Via Mantegna.
La comunitą prende forma
L'area, appartenente da sempre alla Parrocchia della Madonna Pellegrina, è ormai tanto popolata da spingere il Parroco, Don Ivo Cassiani, ad affidarne la cura ad un collaboratore, Don Costantino Bortolotti. Comincia così a formarsi una piccola comunità ecclesiale che, pur appartenendo alla Parrocchia della Madonna Pellegrina, si riunisce in un locale di Via Rosselli per le Messe festive ed il catechismo dei bambini. Ben presto a Don Bortolotti si affiancano come animatori due ragazzi della Madonna Pellegrina e una Suora dell'Ordine delle Mantellate di Pistoia.
Via Zampighi

Nel 1975 la sede della comunità si trasferisce in Via Zampighi, in due locali di diverse dimensioni: quello più grande destinato alle Messe e al catechismo, quello più piccolo al tavolo da ping-pong. In quell'anno l'attività religiosa diviene più intensa, con la recita del Rosario nel mese di maggio e l'inizio delle riunioni del gruppo giovanile (circa 40 ragazzi). Nel mese di settembre 16 fedeli della piccola comunità partecipano ad un pellegrinaggio a Roma per l'Anno Santo.

Via Mantegna
Sul finire del 1975 la Chiesa, sfrattata dal locale grande, deve trovare una sistemazione in quello piccolo (che giustamente viene privato del ping-pong). La ristrettezza della sede rimane un serio problema per quasi un anno, finché nel novembre del 1976 la chiesa trova una nuova e più ampia collocazione in un garage al piano terra di un palazzo, in Via Mantegna 137.
Si cresce!

La sede di Via Mantegna, benché modesta, consente alla comunità di crescere assumendo una fisionomia precisa di gruppo di fede e di preghiera, dotato di una propria individualità ed autonomia. Nel settembre del 1978, per volontà di Mons. Bortolotti, un portico adiacente alla chiesa viene trasformato in "salone parrocchiale", luogo di riunione e di svago. Segno che la comunità ha ormai assunto i caratteri di una nuova parrocchia, benché non ancora ufficialmente istituita.