ZONA PASTORALE DELLE VALLI VARESINE
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L’esperienza del SINODO (vedi qui) |
Centro di ascolto e di
aiuto Caritas Dopo
un lungo periodo di riflessione e di preparazione, la Commissione Caritas zonale
è lieta annunciare che nel mese di Gennaio 2005, da sabato 15, sarà operativo il primo dei due sportelli
previsti per il Centro di ascolto “Valli Varesine”, a Cunardo, in via Dante,
n. 9 (presso la Casa Parrocchiale). Sarà un punto prezioso di attenzione e di accoglienza per
persone in situazioni di disagio e una grande opportunità di coordinamento
per le risorse di solidarietà e di aiuto. Via Dante 9, Cunardo 21035 Tel. e
fax: 0332 994132 Email: caritas.vallivaresine@caritas.it Orari: Mercoledì 15:00 – 18:00 Venerdì 09:00 – 12:00 COS’E’ ? Un punto di riferimento per chi è in difficoltà. Uno spazio libero dove incontrare persone disponibili ad
ascoltare garantendo la massima riservatezza. Un’offerta sincera di collaborazione per cercare, insieme, le
possibili soluzioni ai problemi, avvalendosi delle risorse umane e dei servizi presenti sul
territorio. COSA OFFRE ? La possibilità di esprimere liberamente, in un clima di
accoglienza e di ascolto, il proprio disagio, la sofferenza, i bisogni… L’aiuto per orientarsi e per riuscire a trovare possibili
risposte. Le informazioni necessarie per conoscere e utilizzare i servizi
già operanti sul territorio. Il sostegno concreto per contattare gli Enti competenti che
possono accogliere e rispondere alle specifiche richieste. A CHI ? Alle famiglie. Agli adolescenti e ai giovani Agli anziani Ad ogni persona in difficoltà. |
Sono passati quattro anni da quando, nella
Zona Pastorale Valli Varesini, si è iniziato a parlare di Centro di Ascolto.
La riflessione nacque in una riunione della Commissione Zonale Caritas:
studiando la realtà del nostro territorio e preparando un incontro con tutte
le realtà di volontariato che operavano nel sociale, emergeva come necessaria
la presenza di un luogo che potesse raccogliere la voce di quanti non trovano
altrove un punto di riferimento, di ascolto e di aiuto. Spinti poi dal nascere di
altri Centri di Ascolto in Diocesi, ci si propose di rendere concreta questa
idea. Si partì con l’organizzare una serie di incontri mensili aperti a tutti
coloro che operavano nel mondo del volontariato e nelle caritas parrocchiali.
La risposta fu molto positiva: ci trovammo in 70 persone circa ad ogni
incontro proposto. Lo scopo era di far riflettere sui bisogni presenti nel
nostro territorio e di sensibilizzare ad essi le comunità parrocchiali e le
singole persone. L’ultimo di questi incontri fu dedicato per presentare cos’è
e cosa fa un Centro di Ascolto Caritas. Erano presenti alcuni volontari del
Centro di ascolto di Como e di Uggiate. Da lì nacque la proposta, rivolta al
numeroso gruppo di partecipanti, di voler realizzare in Zona tale
opera-segno; si chiedeva quindi chi tra i presenti era intenzionato a
prestare tempo e capacità a tal fine. Si formò un gruppetto di circa 20
persone e con loro si impostò un cammino specifico di formazione. Seguirono
incontri e un corso “ad hoc” presso la Caritas di Varese. Si iniziò a pensare
in modo operativo al funzionamento del Centro di Ascolto. Il gruppo di
volontari iniziava a lavorare in modo disgiunto dalla commissione Caritas
zonale sebbene in stretta a continua relazione. Si arriva così al 2004:
anno in cui il gruppo arriva finalmente a definire meglio ruoli e funzioni in
relazione al progetto operativo che insieme viene formulato. Vista la
disposizione geografica della nostra Zona pastorale e la sua realtà
territoriale matura l’idea di realizzare un unico Centro di Ascolto che
tuttavia operi su due sedi diverse dislocate una in Valmarchirolo, l’altra in
Valcuvia. Si tratta ora di trovare il luogo idoneo. In Valmarchirolo, grazie
alla disponibilità della parrocchia di Cunardo si riesce a trovare, presso i
locali della Casa parrocchiale, uno spazio adatto. In Valcuvia invece, al
momento, non c’è ancora nessuna possibilità di aprire una sede. Si decide
allora di non aspettare oltre. L’equipe operativa, formata da due
coordinatrice, volontari per l’ascolto, per l’accoglienza e altri dediti alla
segreteria e alla mansioni pratiche di accompagnamento e sostegno nei vari
servizi, ritiene importante iniziare ad essere operativi almeno in una sede.
Così, dopo altri incontri per affinare meglio il gruppo attraverso la supervisione
della psicologa dott.ssa Bruna Dighera, eccoci arrivati al momento decisivo
di iniziare effettivamente a svolgere questo prezioso servizio nella nostra
Zona. Sabato 15 gennaio alle ore
10.30 presso la sede di Cunardo in via Dante 9 si terrà l’inaugurazione della
sede con la presenza del vicario episcopale per la pastorale mons. Angelo
Riva e il direttore della Caritas don Daniele. Poi, con mercoledì 19 e
venerdì 21 il Centro sarà aperto a quanti sono alla ricerca di uno spazio di
accoglienza, di ascolto e di aiuto. Questi gli orari: il mercoledì dalle 15 alle 18 e il venerdì
dalle 9 alle 12. Dopo tanto lavoro di
preparazione ora è giunto il momento ufficiale di inizio attività: negli
operatori c’è un senso di emozione misto a preoccupazione: un conto è parlare
di ascolto e di aiuto, un conto è vivere tutto ciò a contatto con le persone
che verranno a chiedere di essere sostenute e accompagnate. Tuttavia il
cammino fatto e soprattutto lo spirito di gruppo che ormai lega tutti i
membri dell’equipe sono certamente una forte base di sostegno per svolgere al
meglio questo servizio. Ma certamente il miglior stimolo e appoggio per
affrontare con decisione e serenità questo impegno viene dal sapere che alle
spalle c’è una Zona Pastorale che non solo ha voluto questo Centro di
Ascolto, ma è anche disponibile a operare per una fattiva collaborazione con
esso. La commissione zonale (grembo da cui il CdA. è nato) e le singole
Parrocchie con le loro caritas o i loro gruppi di volontariato sono i
pilastri perché il lavoro degli operatori del Centro di Ascolto riesca a
svolgere in modo proficuo e duraturo il suo servizio. Sarà questo continuo
scambio tra CdA- parrocchie-caritas che permetterà a tutti di far crescere e
maturare una dimensione nuovo di carità, imparando insieme a renderci più
attenti alle persone che non ai bisogni, ad ascoltare l’altro, prima di voler
dare risposte, ad accompagnare ogni persona perché diventi sempre più
protagonista del proprio cammino di realizzazione, secondo i diritti che gli
competono, e soprattutto imparare che solo lavorando e collaborando tutti
insieme possiamo far fronte alle innumerevoli sfide che le antiche e nuove
povertà continuamente ripropongono. Don Sergio |