Favignana:
Animazione e Imprenditorialità
con gli allievi di
"Arcipelago Sicilia"
Si è dato il via dal mese di Maggio 2001 al Progetto Arcipelago Sicilia che ha visto coinvolte le isole di Favignana, Ustica, Pantelleria, Lipari e Lampedusa.
Ente promotore è il Comune di Pantelleria, attuatore la Società Mista Consortile Leader Ulixes S.c.a.r.l.
Obiettivo del progetto la qualificazione e la valorizzazione delle risorse umane dei singoli contesti isolani e la nascita di una nuova impresa al termine del periodo di formazione. A tal fine sono state qualificate tre categorie che diverranno strumenti centrali del progetto. Integrate tra loro presso il Centro di Riferimento, perno del progetto, daranno vita ad una serie di iniziative imprenditoriali quali: attività ludo ricreative; creazione di una rete telematica tra le isole siciliane; attività di orientamento e selezione.
Varie e colorate le iniziative promosse dai giovani partecipanti: dalla realizzazione del servizio Internet Point, alle visite guidate al palazzo Florio, ad attività di animazione che hanno visto coinvolte tutte le fasce di età compreso gli anziani dell'ex Asilo nido di Favignana.
Ottima la risposta territoriale; di grande sostegno la collaborazione delle autorità locali, in special modo la collaborazione con l'Ass. alle Politiche Sociali L. Pastore e con il Sindaco Ortisi. Di grande pregio culturale le diverse giornate realizzate in collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Trapani, il Comune, la Pro Loco e l'Associazione Canossa di Favignana. Giornate che hanno visto la presentazione del video "Ultima Tonnara" sullo Stabilimento Florio di Favignana con la regia di Salvo Cuccia e di un video storico della RAI sulla mattanza del 1958 (vincitore Premio Italia), e un "Recital di poesie nella parlata delle isole Egadi".
Tali iniziative, oltre a costituire un' attrattiva turistica notevole, hanno per altro rappresentato un percorso nel vissuto storico per gli isolani, che ne hanno apprezzato l'ambientazione.
Inoltre è stata attivata da ottobre a dicembre l'apertura di uno Sportello Informativo presso la sede del Palazzo Florio.
A tutti i cittadini residenti (e non) si è proposto un servizio di Segretariato Sociale e di Counselling Orientativo che ha offerto tutte le notizie utili inerenti ai Servizi Territoriali Pubblici e Privati - Istruzione Scolastica - Servizi Sanitari - Lavoro - Esercizi commerciali - Calendario eventi e manifestazione - Itinerari turistici - Trasporti e comunicazioni - Sicurezza.
La realizzazione di una nuova impresa, in questo contesto, mira a raggiungere un duplice obiettivo: l'offerta di più larghi servizi ai cittadini residenti e turisti e una opportunità per i nostri giovani alla concretizzazione di un futuro lavorativo.
Per ulteriori informazioni si potrà visitare il sito
www.arcipelagosicilia.it.
I partecipanti al Progetto Arcipelago Sicilia
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UNA RISERVA PER
RILANCIARE LE ISOLE EGADI
di Luigi Ialuna
La novità più importante di quest'anno per il nostro arcipelago è rappresentata, indubbiamente, dall'affidamento, da parte del Ministero dell'Ambiente, della gestione della Riserva Naturale Marina delle Isole Egadi all'Amministrazione Comunale.
Finalmente, dopo 10 anni dalla sua istituzione (27 dicembre 1991) e dopo tante "battaglie", che hanno visto la nostra Associazione fortemente impegnata, si comincia ad intravedere qualcosa di concreto che non siano soltanto vincoli e restrizioni imposti alla nostra gente dalla zonizzazione della riserva.
Adesso nel rileggere alcuni titoli di giornali apparsi in quegli anni come: "la gente delle Egadi scende in piazza: quella riserva uccide la pesca" oppure "Egadi, la riserva, della discordia" o ancora "Egadi, manta la protesta per la riserva, blocchi e disagi al porto di Trapani e di Marettimo", ci si rende conto di come sia cambiato rispetto ad allora
l'atteggiamento nei confronti della Riserva da parte di coloro che vivono in queste isole. Atteggiamento divenuto da intransigente e repulsivo a permissivo e costruttivo, e che deve essere supportato da una gestione responsabile e attenta alle esigenze del territorio e della sua gente.
Per la verità in questi ultimi anni la Capitaneria di Porto di Trapani, a cui era stata affidata provvisoriamente la gestione, ha realizzato alcune iniziative di rilievo quali ad esempio i percorsi subacquei o i centri di informazione e accoglienza che hanno permesso di poter avere una migliore fruizione della Riserva. Bisogna prendere atto che in una situazione
di emergenza e di precarietà, come quella vissuta fino a qualche mese fa, era
davvero impensabile poter realizzare di più.
Adesso tocca al Comune, l'ente locale più vicino alla popolazione, dare
un maggiore impulso a questo strumento che, se ben gestito, può dare linfa
all'economia debole dell'intero arcipelago.
Deve diventare un eccezionale
strumento in grado di promuovere uno sviluppo socio-economico che privilegi soprattutto le attività tradizionali locali già da anni presenti nelle isole quali la pesca e l'artigianato.
E' quindi fondamentale che nelle iniziative o progetti da intraprendere vengano coinvolti innanzitutto coloro che abitano stabilmente e con enormi disagi e sacrifici in queste realtà affinché si dia loro
un'occasione in più per continuare a mantenere vive queste isole.
La Riserva deve essere anche di supporto allo sviluppo di un turismo in grado di coniugare l'enorme patrimonio naturale e ambientale delle nostre isole, la cultura e le tradizioni della nostra gente a una corretta e giusta fruizione.
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di Mimmo Morina
Domenico Morina nasce ad Agira il 6 febbraio 1868 da una agiata famiglia di commercianti. Frequenta l'asilo nel convento delle suore della carità poi le scuole dei padri Salesiani dove l'Abate Pellegino gli insegna a leggere e scrivere l'italiano, il latino, il greco, le prime rudimentali nozioni di astronomia, la musica, la poesia, nella quale si cimenterà con buoni risultati. Inizia a studiare i poeti della Scuola Siciliana, del Dolce Stil Nuovo, del Rinascimento, dell'Arcadia, del Manierismo, del Barocco, dell'Illuminismo e del Risorgimento.
Morto il padre, si arruola nel corpo della Guardia di Finanza e nel 1890 viene destinato a Marettimo dove incontra Rosaria Spataro, figlia di atri Rosa Maiorana, che sposa il 29 aprile 1893 nella chiesetta dell'isola dopo essersi congedato da finanziere. Il 24 febbraio 1894 nasce a Marettimo la primogenita Peppina e il 15 marzo del 1895 Peppino Metastasio al quale Domenico vuole imporre il nome del grande poeta italiano, suo idolo preferito, che nel 1729 alla corte di Vienna verrà insignito "poeta cesareo" mentre regnava Carlo IV. Disgraziatamente Peppino Metastasio muore il 12 novembre del 1895. Il suo corpo ancora oggi giace nel cimitero di Marettimo nella stessa tomba della nonna materna.
Sempre aperto al progresso delle scienze e delle nuove tecniche dell'utilizzazione dell'elettricità, si interessa particolarmente al telegrafo, unico mezzo a quei tempi, per poter comunicare rapidamente. Avendo appreso l'alfabeto morse durante l'arruolamento nella Guardia di Finanza e avendo superato brillantemente un esame presso la direzione delle Poste e Telegrafi di Trapani, il ministero lo autorizza ad aprire un ufficio telegrafico nell'isola di Marettimo servendosi dei cavi subacquei già installati dalla Marina Militare.
Il 19 novembre 1897 Domenico Morina apre l'ufficio telegrafico usufruendo di un locale della casetta che aveva fatto costruire in un lotto sopra il muraglione dirimpetto a Scalo Nuovo, infrangendo così il millenario isolamento dell'isola. La strada dove è ubicata la casetta che ospitò la famiglia Marina si chiama ancora oggi "Via Telegrafo". Grazie a questo mezzo rapido di comunicazione non solo gli abitanti di Marettimo poterono comunicare con Trapani e l'Italia intera, ma anche e soprattutto con gli emigrati delle Americhe, specialmente con la numerosa colonia della città di Monterey in California.
Il titolare dell'ufficio telegrafico di Marettimo era un uomo gentile e affabile, sempre disponibile a mettere al servizio della popolazione le sue qualità di scrivano redigendo i testi dei telegrammi in partenza e leggendo quelli in arrivo alle persone che volevano conoscerne il contenuto.
Visto che nell'isola esistevano soltanto le prime tre classi elementari Domenico e Rosaria decidono di partire con tutta la famiglia in cerca di un migliore avvenire per i figli. Intanto erano nati a Marettimo nel 1896 Peppino, nel 1898 Rosina, nel 1901 Giovanni, ne11904 Francesco.
La mattina del 29 maggio 1905 partono per raggiungere la Sicilia. Il periplo dell'isola è lungo e periglioso, a Raddusa muoiono due figli colpiti dalla malaria.
Nel 1911, in cerca di aria salubre, si trasferiscono a Ognina (Catania).
Il 1° di settembre 1913 si stabiliscono a Termini Imerese alta. Finalmente in questa splendida città il destino è meno duro per la famiglia Morina. I ragazzi studiano e progrediscono e l'ufficio postale che Domenico dirige conta un personale di dieci impiegati. Domenico Morina muore il 23 agosto 1940, a guerra inoltrata, e Rosaria lo segue il 12 febbraio 1951.
Falco Pellegrino
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CAMPO SCIENTIFICO
DELLA LIPU A MARETTIMO |
Le piccole isole della Sicilia, per la loro ridotta dimensione e per la loro collocazione geografica, al centro del mediterraneo, rappresentano luoghi da cui transitano e su cui si concentrano diverse migliaia di uccelli appartenenti a numerose specie, che in primavera si spostano nelle regioni europee per affrontare la riproduzione dopo aver trascorso
l'inverno nel continente africano, e dove ritorneranno nell'inverno successivo. Per tali ragioni queste piccole isole si prestano molto bene ad osservazioni e a studi ornitologici sulla migrazione.
Fino a qualche anno fa, questi studi, per quel che concerne la Sicilia, sono stati indirizzati, quasi sempre, al periodo primaverile, mentre sono scarse le informazioni raccolte sulla migrazione autunnale. Eppure le osservazioni effettuate da alcuni appassionati birdwatchers in autunno a Marettimo sembravano aver messo in risalto come quest'isola fosse interessata da una rotta di migrazione differente da quelle conosciute per altre isole. Ed è per questo motivo che la LIPU ha voluto organizzare, dal 29 settembre al 13 ottobre 2001, una stazione temporanea di inanellamento ed una stazione per l'osservazione dei rapaci in transito sull'isola, con finalità non solo puramente scientifiche, ma anche didattiche. Tutto ciò è stato realizzato con il coinvolgimento di gruppi di studenti universitari di scienze naturali o scienze biologiche provenienti da diverse città italiane, e con la sensibilizzazione della popolazione locale e dei turisti presenti nell'isola di Marettimo.
L'inanellamento, che consiste nella cattura con reti verticali, incruente, di uccelli in migrazione, sotto il controllo di inanellatori autorizzati dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, ha dato dei risultati molto interessanti.
Durante le prime due settimane di ottobre sono stati catturati ed inanellati 625 uccelli, appartenenti a numerose specie diverse, ai quali, dopo aver raccolto una serie di misure e controllato lo stato fisiologico, sono stati apposti piccoli anelli di metallo. In questi anelli è riportata una sigla alfa-numerica, esclusiva ad ogni singolo uccello (una specie di carta d'identità), che, ritrovato l'animale, permetterà di risalirne gli spostamenti effettuati.
I primi uccelli sono stati quelli che raggiungono i quartieri invernali più lontani, come il pigliamosche, il beccafico, il luì grosso (conosciuto con il nome dialettale locale di "scardillicchiu"). Questi, raggiunto il nord Africa, andranno oltre la fascia desertica del Sahara, dove un clima caldo li accoglierà l'intero inverno. Altre specie, invece, come il fringuello (panzuneddu), il tordo (maluvizziu) e il pettirosso, che arrivano a Marettimo a fine settembre e per tutto ottobre, passeranno l'inverno nella fascia mediterranea.
Durante questa campagna sono state catturate alcune specie per nulla comuni come il luì forestiero, un piccolo uccello di colore verde oliva originario dell'Asia settentrionale e che passa l'inverno in India e nella penisola Indocinese, fuori dalle usuali rotte migratorie, e la bigiarella.
L'osservazione dei rapaci è stata realizzata con l'ausilio di binocoli e cannocchiali in località "semaforo", sulla cresta della montagna, ed anche questa attività ha dato i suoi buoni risultati. Sono stati osservati in transito infatti nibbi bruni, bianconi e aquile minori, che a volte affrontavano acrobatiche scaramucce con i falchi pellegrini che stazionano sull'isola.
La lunga permanenza a Marettimo, dei numerosi partecipanti provenienti dalle diverse regioni italiane, ha consentito di instaurare un ottimo rapporto con i cordialissimi abitanti dell'isola, in particolare con alcuni giovani ragazzi che, messa da parte un'iniziale diffidenza, hanno finito col collaborare alle attività scientifiche e col vivacizzare le giornate.
Responsabile del campo è stato il professor Antonio Provenza, delegato LIPU per.la provincia di Trapani; coordinatore scientifico dell'attività è stato il Prof. Mario Lo Valvo, del Dipartimento di Biologia Animale dell'Università di Palermo.
Visti i successi raggiunti, sia nei risultati scientifici che nell'attività didattica e di sensibilizzazione, la LIPU si propone di realizzare a Marettimo un laboratorio naturalistico dove potersi dare appuntamento nei prossimi anni, con l'obiettivo di effettuare studi, ricerca scientifica e promozione del turismo naturalistico in una delle più belle e affascinanti isole del mediterraneo.
LIPU
- Sezione di Alcamo
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