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UNO STORICO INCONTRO

di Marco Vitale

Salendo sull'aliscafo, quell'8 aprile scorso, profonde emozioni percorrevano e si agitavano nel mio animo e nella mia mente. 
Era come se all'improvviso un secolo di emigrazione marettimara, con tutto il suo fardello di sacrifici, di sofferenze e di privazioni mi si materializzasse davanti e prendesse corpo impersonificandosi nel sindaco di Monterey Dan Albert. Anni e anni di vicissitudini, di vicende spesso drammatiche e di vite sconvolte, storie di famiglie divise e di attese strazianti. Storie di un popolo che ha vissuto una vita parallela suddiviso su due diversi continenti saldamente legati e tenuti assieme dalle profonde radici e dalle tradizioni marinare. 
I fantasmi di un passato ancora vivo e presente erano tutti lì, incarnati in quell'uomo semplice, educato. Stringendoci la mano e fissandoci negli occhi abbiamo rivissuto e ripercorso in pochi attimi la storia e il destino comune che ha legato lega le nostre terre e affratella la nostra gente. 
Lo immaginavo proprio così, quest'uomo venuto da lontano, con i suoi capelli bianchi e una grande carica di umanità, ricco di saggezza e conscio dello straordinario momento rappresentato da questo incontro. 
La popolazione di Marettimo si è stretta attorno a lui ascoltando le sue parole in un clima di profonda solidarietà e di grande commozione. 
Il mare, prezioso e indispensabile elemento naturale, ha fatto da cornice a questo incontro. 
Quel mare protagonista assoluto sia allora come oggi, della vita e dell'economia di quest'isola e di Monterey, attraverso il quale intere generazioni si sono temprate acquisendo forza e temerarietà. 
La dedica ed il battesimo di quello spiazzo antistante il porto denominato "Piazzale Monterey" è stato l'atto finale di una splendida mattinata baciata dal sole e resa ancora più calda e vivida dai profondi sentimenti che aleggiavano sospesi nell'aria. 
L'impegno comune e lo sforzo che ci siamo riproposti, sia oggi da amministratori che un domani da semplici cittadini, è stato quello di mantenere sempre vivo il ricordo e le tradizioni della nostra gente anche nella mente delle future generazioni, affinché non sia dilapidato e dimenticato un patrimonio di storia e di civiltà che ha legato e attraversato trasversalmente la vita dei nostri popoli. 
 

Una violenta sciroccata imprevista quanto improvvisa, ha rischiato di bloccare sull'isola il sindaco, la sua consorte e i suoi amici, come se attraverso una volontà extraterrena, il fato volesse prolungare la permanenza di quest'uomo, di ciò che portava dentro e della forte carica emotiva che aveva scosso la sonnolente quotidianità di quest'isola. 

 

 

E quando tutto fu finito ed il Sindaco Dan Albert riuscì a raggiungere a bordo di un aliscafo la terraferma, grazie anche alla temerarietà e all'abilità del comandante che lo conduceva, venne ammainata la bandiera americana, ed ogni cittadino ritornò alle sue occupazioni. Alzando gli occhi al cielo vidi ammiccarmi inchiodata al bianco muro di tufo, la scritta 'Piazzale Monterey" ultimo ricordo di una giornata storica e indimenticabile nella quale, col petto gonfio di orgoglio ricorderò per sempre che "quel giorno c'ero anch'io". 
 

Alberto Sercia

MARETTIMO E MONTEREY SEMPRE PIU' VICINE


Editoriale
 

Cori meu! U sinnacu di Monterey veni o Maretamu. 
Con queste parole, nei primi giorni di marzo, la "nostra Anita" mi annunciava telefonicamente, da oltreoceano, che il sindaco della cittadina californiana sarebbe venuto nella nostra isola. 
Questa splendida notizia, mi ha subito ricordato quella frase che nel 1992 pronunciai a Monterey nel presentare la mostra fotografica "Di qua e di là dal mare" curata dall'Associazione: "...è un dono ad una popolazione intraprendente che si è spinta in terre lontane come l'Alaska, la costa nord-africana, la California (Monterey, San Francisco, San Pedro) per praticare in quei mari, con sacrificio e bravura, il mestiere dei padri, senza mai dimenticare la propria terra e le proprie tradizioni". 
Sono sicuro che il sindaco Dan Albert ha deciso di venire a Marettimo per conoscere quei luoghi, quei mari, quelle famiglie di quei numerosi marettimari che costituiscono, ormai da anni, una parte importante, sia a livello economico che sociale, della comunità di Monterey. 

Naturalmente l'esperienza di Marettimo non è unica in Sicilia: tanti altri luoghi, popolazioni, "affetti" sono presenti nella nostra Isola e per questo l'Associazione ha voluto che Dan Albert incontrasse il Presidente della Regione, Angelo Capodicasa, il Presidente dell'Assemblea Regionale, Nicola Cristaldi, il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, i Sindaci di Isola delle Femmine e delle Egadi, Stefano Bologna e Giuseppe Ortisi, il Segretario Generale dell'Unione Siciliana Emigrati e Famiglie, Salvatore Augello, Giuseppe Scarlata di Buy Sicilian e tutte le altre persone che hanno contribuito a far meglio conoscere la storia, la cultura e la cucina della nostra Sicilia. 
"Ho conosciuto una terra e della gente fantastica" mi ha confidato il mio amico Dan durante la cena di "arrivederci" organizzata a Marettimo a conclusione del suo viaggio in Sicilia. 
E' rassicurante per noi isolani, per noi siciliani sapere che di là, dell'oceano vi sono state e continuano ad esserci persone pronte ad accogliere, ad assistere e a consigliare i nostri connazionali. 
Occorre sempre più rafforzare questo legame, non soltanto con Monterey, ma con tutte quelle città in cui sono presenti comunità di siciliani, perché ciò, in un mondo dove ormai le barriere sono crollate, può essere fonte di nuove, enormi opportunità. 
 

Luigi Ialuna

PROCLAMA IN RICONOSCIMENTO DEI LEGAMI CHE STORICAMENTE LEGANO LA ISOLA DI MARETTIMO ALLA CITTA' DI MONTEREY

VISTO che molti anni or sono ardimentosi Siciliani, da soli, altri accompagnati dai familiari, si sono recati in una terra lontana chiamata gli Stati Uniti d'America per iniziare una nuova vita nella Città di Monterey in California;
VISTO che queste persone portarono con sé tradizioni, cultura, un'eccellente cucina, musica ed allegria, nonché la tradizione dell'importanza della famiglia;
VISTO che essi portarono con sé anche l'arte della pesca e contribuirono pertanto a creare una delle maggiori industrie peschiere del mondo dell'epoca;. 
CONSIDERATO inoltre che con il loro duro lavoro e la loro costanza contribuirono allo sviluppo della zona d'interesse storico nota come 'Cannery Row", oltre che a trasformare Monterey nella stupenda città che continua ad essere tutt'oggi;
CONSIDERATO che la nuova generazione di Siciliani di Monterey ha coltivato le belle tradizioni qui
trapiantate dai propri avi nel passato;
SI DELIBERA che la città di Monterey, con la sua popolazione multirazziale, è grata per il contributo dato dai Siciliani allo scopo di migliorare la qualità  della vita a Monterey, miglioramento da cui traggono beneficio tutti gli abitanti della nostra città;
SI DELIBERA INOLTRE che io, Sindaco Albert, il Consiglio Comunale e tutti i cittadini di Monterey diamo ufficialmente atto alla Isola di Marettimo, dei contributi recati alla Città Monterey, tramite gli indissolubili vincoli di amicizia che storicamente ci legano.

Monterey, 3 aprile 2000

Sindaco Dan Albert