GESU’

 

 

Madonna con bambino, di Giovanni Bellini. La grande massa triangolare di Maria in adorazione davanti al piccolo Gesù possiede un equilibrio in perfetto accordo con il paesaggio, di lirismo assoluto e di perfetta serenità.

 

Gesù nacque a Betlemme di Giudea; visse la sua infanzia e la sua giovinezza a Nazaret, un piccolo villaggio della Galilea. Dopo i trent’anni iniziò la sua vita pubblica, annunciando con le parole e con i segni prodigiosi che il Regno di Dio è vicino e che, per accoglierlo, occorre cambiare vita.

Obbediente alla volontà del Padre, condannato dal potere religioso e da quello civile, morì in croce. Risorto apparve ai suoi discepoli e li mandò nel mondo a predicare il Vangelo ( buona notizia).

Cristo che si congeda dalla madre, di Albrect Altodorfer.

Venuto per Gesù il tempo di iniziare la vita pubblica, egli lasciò la sua casa di Nazaret. Il pittore raffigura il dolore della madre che presagisce la fine violenta di suo figlio. Il tema è tratto dai racconti apocrifi.

Cristo alla colonna, di Antonello da Messina.

Il pittore, con una descrizione quasi maniacale dei particolari, raffigura il dolore di Gesù, coronato di spine, legato come un malfattore e abbandonato da tutti; la bocca semiaperta è al tempo stesso una domanda al Padre ed una accettazione della sua volontà.

 

Da 2000 anni Gesù cristo rappresenta la figura centrale della storia dell’umanità. Il nostro calendario si basa sulla data della sua nascita, e oltre due miliardi di persone nel mondo lo venerano come Dio.

Risurrezione di Cristo, di Otto Dix.

Al di là di ogni tradizione iconografica, il pittore rappresenta la risurrezione di Gesù, in un’ora qualunque della notte, con soli due angeli come testimoni.

Le piaghe della crocifissione ostentate verso il cielo sono segno della sua vittoria sulla morte.

 

 

Cesarea Marittima, Masada e  Macheronte

 

La scuola dei Rabbi’