LANCIANO:
Il Miracolo Eucaristico |
Da oltre dodici secoli, a Lanciano, e' conservato il primo e piu'
importante Miracolo Eucaristico della Chiesa Cattolica. Tale prodigio avvenne verso la meta' del secolo VIII d.C., nella chiesa di San Legonziano, per il dubbio di un monaco basiliano sulla presenza reale di Gesu' nell'Eucarestia. |
Durante la
celebrazione della Santa Messa, fatta la doppia consacrazione, l'ostia
divento' Carne viva e il vino si muto' in Sangue vivo, raggrumandosi in
cinque globuli irregolari e diversi per forma e grandezza. L'Ostia-Carne, come
oggi si osserva molto bene, ha la grandezza dell'ostia grande attualmente in
uso nella Chiesa latina, e' leggermente bruna e diventa tutta rosea se
osservata in trasparenza. Il Sangue e'
coagulato, di colore terreo, tendente al giallo-ocra. La Carne dal 1713 e'
conservata in un artistico Ostensorio d'argento, finemente cesellato, di
scuola napoletana. Il Sangue e' contenuto in una ricca e antica ampolla di
cristallo di Rocca. Il Santuario e' attualmente gestito dai Frati
Conventuali Minori della Chiesa di San Francesco. |
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La notizia del Miracolo, che stando alla tradizione è più
antico di quello analogo di Bolsena in seguito al quale, nel 1264 la Chiesa
istituì la solennità religiosa del Corpus Domini, ebbe subito una vasta
diffusione, tanto che la piccola chiesa altomedioevale, di cui recenti
restauri hanno riportato alla luce qualche traccia e una cisterna in
calcestruzzo, divenne subito un possedimento prezioso che dai Basiliani passò
nelle mani dei Benedettini di San Giovanni in Venere. |
Da questi il complesso, nel 1252, fu ceduto ai Frati Conventuali
Minori, i quali nel 1258 innalzarono, in stile romanico-borgognone, sulla
preesistente chiesetta un nuovo tempio dedicato a San Francesco d’Assisi,
loro serafico Patriarca. |
Le Reliquie, oggi come oggi, consistono in cinque gocce di sangue
coagulato e in una sottile membrana di carne circolare. Le prime erano vino
diventato Sangue, l’altra era l’Ostia magna, trasformata in carne. Il
materiale miracoloso, nel corso dei secoli è stato sottoposto a ricorrenti
ricognizioni ecclesiastiche e nel 1971 e 1981 è stato sottoposto a rigoroso
esame clinico nel laboratorio dell’ospedale di Arezzo da parte del prof.
Odoardo Linoli. |
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L’esame istologico, documentato da una serie di fotografie al
microscopio, ha permesso di accertare che il Sangue e la Carne del
Miracolo di Lanciano appartengono alla specie umana, hanno il gruppo
sanguigno AB e non sono mai stati trattati per la conservazione. Il tessuto
della Carne appartiene al cuore, di cui sono presenti gli elementi
costitutivi quali il miocardio, l’endocardio, il nervovago e parte del
ventricolo sinistro. |
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Una parte importante delle testimonianze storiche è costituita dalle
relazioni degli arcivescovi alla Santa Sede. La Chiesa ufficiale ha sempre
dimostrato un atteggiamento di rispettosa attenzione verso la Trasmutazione
eucaristica di Lanciano, sia disponendo una serie di solenni ricognizioni
delle reliquie, sia concedendo all’altare del Miracolo privilegi e particolari
indulgenze, riassunte in quella plenaria in perpetuo (data da Leone XIII
nel 1887) da lucrare nei sette giorni che precedono l’ultima domenica di
ottobre, data della annuale solenne festa liturgica. |
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