I ROMANI

 

 

Veduta della città di Roma al tempo dell’imperatore Nerone

 

Le origini della città di Roma si perdono nella leggenda. La mitologia vuole che essa prendesse il nome da Romolo, che l' avrebbe fondata nel 753 a.C.; è a partire da quell’anno che i Romani cominciarono a contare gli anni della loro storia.

Per secoli Roma fu una piccola città-stato, collocata in una buona posizione presso il fiume Tevere, al centro dell'Italia.

Dopo secoli di lotte, povertà e guerre, Roma lentamente espanse il suo dominio, e nel 275 a.C. già controllava tutto il territorio italiano. Inoltre, ampliò il proprio potere tramite una serie di guerre, ma anche di alleanze, grazie alle quali garantiva ai propri alleati un aiuto incondizionato e diversi diritti.  I Romani erano grandi organizzatori sia per quanto riguarda l'apparato statale (leggi, esercito), sia per quanto riguarda le costruzioni; approntarono un'ottima rete di strade e unificarono l'Italia.

Nel 63 a.C. il generale romano Pompeo occupò la città di Gerusalemme. Da allora in poi, Roma esercitò sempre un suo controllo sulla Palestina.

Dopo lunghi anni di guerre civili Ottaviano assicurò la pace, e nel 27 a.C. con il titolo di Augusto divenne il primo imperatore romano (m.14 d.C.).

Altare del mitreo, dove si celebrava il culto del dio Mitra,sotto la basilica romana di San Clemente.

Egli fu in grado di riunire tutto il bacino del Mediterraneo sotto il suo dominio.

Durante il suo regno, grazie a un lungo periodo di pace, fu possibile viaggiare in maniera sicura per mare o per terra in qualsiasi parte dell'impero.

Tradizionalmente Roma permetteva che all'interno dell'Impero si praticassero le più diverse religioni, purché non minassero la fedeltà allo stato, nel qual caso ne proibiva la pratica. Il giudaismo fu ammesso, e inizialmente lo stesso avvenne con il cristianesimo, in quanto appariva come un'espressione del giudaismo.

Con il passare del tempo, i Romani introdussero ll culto dell'imperatore, che era anche un fattore di coesione sociale e banco di prova della lealtà dei propri cittadini. L'imperatore Domiziano (81-96 d.C.) impose di essere venerato come "signore e dio". Chi non era d'accordo con questo culto doveva essere pronto a testimoniare la sua fede anche affrontando rischi e sofferenze.

 

Veduta dei resti degli edifici che costituivano il Foro Romano, il più importante luogo di incontro e di riunione della Roma antica.

 

 

 I Greci

 

 

 

 

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