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LA BEATA VERGINE MARIA
DEL MONTE CARMELO
E IL SANTO SCAPOLARE
(memoria liturgica
il 16 luglio)
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Scapolare uomini
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Scapolare donne
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"Anch'io
porto sul mio cuore, da tanto tempo, lo Scapolare del Carmine!"
Giovanni
Paolo II
(cfr. Messaggio all'Ordine del Carmelo del 25 marzo 2001)
Storia
“Scapolare” viene da “scapola” e indica quell'indumento
che presso molti istituti di monaci o frati nel Medio Evo ricopriva sia il
petto che le spalle (in latino: scapulæ), dopo
averlo infilato per la testa. Serviva generalmente per i tempi di lavoro,
così da proteggere l'abito. L'abito aveva però un significato soprattutto
simbolico, significava il “giogo dolce” di Cristo (cfr.
Mt.11,29), così che abbandonare l'abito voleva dire
sconfessare la disciplina monastica abbracciata, abdicare al servizio di Dio,
mancare di fedeltà agli impegni assunti. Nell'ordine carmelitano - per le
caratteristiche proprie di quest'Ordine - lo
scapolare assunse ben presto un significato mariano.
L'Ordine Carmelitano, a differenza di quasi tutti gli altri ordini religiosi,
non ha un preciso fondatore: alla sua origine c'è infatti un gruppo anonimo
di eremiti, che, nel XII secolo, si ritirarono sul Monte Carmelo, in
Palestina, per vivervi in solitudine, ascesi e preghiera contemplativa, a
imitazione del profeta biblico Elia. Il loro nome originario è “Fratelli
della Beata Vergine Maria”, fatto che li caratterizzerà, fin dall'inizio,
assieme al legame con Elia, contemplativo e profeta, come “l'ordine della
Vergine”.
LO
SCAPOLARE
DI
NOSTRA SIGNORA DEL CARMELO
INTRODUZIONE
Nelle apparizioni della Vergine Maria
a Fatima, nel 1917, sono state confermate le due principali devozioni mariane
che hanno resistito alla prova del tempo: quella del Rosario e quella dello
Scapolare.
Donate agli uomini durante il Medioevo, queste devozioni concedono privilegi
inestimabili in relazione alla perseveranza, alla salvezza dell'anima e alla
conversione del mondo. Esse furono sempre importanti e attuali, ma con le
rivelazioni di Fatima sono diventate ancor più necessarie ed urgenti.
Alla conclusione delle apparizioni, il giorno 13 ottobre 1917, mentre
avveniva il grande miracolo del sole, visto da più di 70.000 persone, la
Madre di Dio si mostrò ai tre pastorelli (Lucia, e
i Beati Francesco e Giacinta) nelle vesti di Nostra Signora del Monte
Carmelo, presentando loro, nelle mani, lo Scapolare.
E' certo che, avvenendo nel momento più alto fra tutti i fenomeni accaduti a
Fatima, quest'apparizione finale non fu un
dettaglio senza importanza. Si può concludere perfino che i privilegi
inestimabili legati allo Scapolare sono parte integrante del Messaggio che ci
ha lasciato la Madre di Dio a Fatima, unitamente al Rosario ed alla devozione
al Cuore Immacolato di Maria.
Infatti, i riferimenti all'Inferno e al Purgatorio, la necessità della
penitenza e l'intercessione di Nostra Signora contenuti nel Messaggio sono in
assoluta consonanza con le promesse collegate allo Scapolare.
Chi pone l'attenzione sul vero significato delle apparizioni, concluderà
facilmente che l'esaudimento delle richieste di
Nostra Signora di Fatima impone che si conosca l'importanza del dono dello
Scapolare, e che questo sia diffuso il più ampiamente possibile. Concluderà
anche, certamente, che l'abbandono nel quale cadde a poco a poco la devozione
allo Scapolare avvenne parallelamente al crescente disconoscimento del
significato profondo del Messaggio della Madre di Dio.
Così, nella commemorazione dei 750 anni della consegna dello Scapolare a San
Simone Stock, non ci potrebbe essere occasione migliore per i devoti di
Nostra Signora di Fatima per lavorare con zelo, al fine di ristabilire l'uso
di questo sacramentale che l'incommensurabile bontà della Madre di Dio ci ha
lasciato. Sarà un altro grande passo verso il compimento della missione che
la Santissima Vergine ci ha affidato a Fatima: stabilire nel mondo la
devozione al Cuore Immacolato di Maria.
LA
FAMIGLIA SPIRITUALE DI SANT'ELIA
Nello scenario esuberante e poetico della
Galilea, in un piccolo promontorio sopra il Mare Mediterraneo, si eleva il
Monte Carmelo, rifugio di molti virtuosi santi che, nell'Antico Testamento,
si ritiravano in quel luogo solitario per pregare per la venuta del Divino
Salvatore. Ma nessuno di loro, tuttavia, impregnò di tante virtù quelle rocce
benedette quanto Sant'Elia.
Quando il profeta dello zelo ardente si ritirò lassù, verso il IX secolo
prima dell'Incarnazione del Figlio di Dio, erano tre anni che un'implacabile
siccità chiudeva i cieli della Palestina, castigando l'infedeltà degli ebrei
verso Dio. Mentre pregava con fervore, chiedendo che il castigo fosse
alleviato per i meriti di quel Redentore che sarebbe dovuto venire, Elia
mandò un servo sulla vetta del monte, ordinandogli:
“Vai e guarda dal lato del mare…”. Ma il servo non vide niente. E, scendendo,
disse: "Non c'è nulla". Fiducioso, il Profeta gli fece fare sette
volte l'infruttuosa scalata. Alla fine il servo ritornò, dicendo: "Vedo
una nuvoletta della grandezza di un'orma di un uomo". Difatti, la nube
era tanto piccola e diafana che sembrava destinata a scomparire al primo
soffio dell'infuocato vento del deserto. Ma no; a poco a poco crebbe, si
allargò nel cielo fino a coprire tutto l'orizzonte e precipitò sulla terra
sotto forma di abbondante acqua. Fu la salvezza del popolo di Dio.
La piccola nuvola era una figura dell'umile Maria, i cui meriti e virtù
avrebbero superato quelli di tutto il genere umano, attraendo il perdono e la
Redenzione per i peccatori. Il Profeta Elia aveva scorto nella sua
contemplazione il ruolo di mediatrice della Madre del Messia atteso. Fu, per
così dire, il suo primo devoto.
Una bella tradizione ci dice che, sull'esempio di Sant'Elia,
vi furono sempre sul Monte Carmelo eremiti che lassù vissero e pregarono,
recuperando e trasmettendo ad altri lo spirito eliatico.
E quel luogo santificato da uomini contemplativi richiamava altri
contemplativi.
Verso il secolo IV, quando cominciarono ad apparire i primi monaci solitari
dell'Oriente, le pendici rocciose del Monte Carmelo accolsero una cappella,
nello stile delle comunità bizantine, le cui tracce si vedono ancor oggi.
Più tardi, verso il secolo XII, un gruppo di nuove vocazioni, questa volta
venute dall'Occidente unitamente alle Crociate, aggiunse nuovo fervore
all'antico movimento. Subito venne edificata una piccola chiesa dove la
comunità si dedicava alla vita di preghiera, sempre animata dallo spirito di
Elia. La piccola "nuvoletta" cresceva sempre di più.
La crescita del numero dei fratelli di Nostra Signora del Monte Carmelo
rendeva necessaria un'organizzazione più perfezionata. Nel 1225 una
delegazione dell'Ordine si diresse a Roma per richiedere alla Santa Sede
l'approvazione di una Regola, effettivamente concessa dal Papa Onorio III nel
1226.
Con l'invasione dei Luoghi Santi da parte dei musulmani, il superiore del
Monte Carmelo diede il permesso ai religiosi perché si trasferissero in
Occidente dove fondarono nuove comunità: ciò che molti fecero dopo la caduta
dell'ultimo baluardo di resistenza cristiana, il Forte San Giovanni d'Acri. I
pochi che vi erano rimasti furono martirizzati mentre cantavano la “Salve
Regina”.
SAN SIMONE STOCK
Nel Continente Europeo i frati del
Carmelo cominciarono ad andare vagando come membri di un Ordine quasi
sconosciuto, malvisto e sull'orlo della scomparsa. La famiglia religiosa di
Elia sembrava un tronco secco e vecchio, destinato a disfarsi in poco tempo.
Era il momento atteso da Nostra Signora per far rifiorire, sull'alto della
verga disseccata, un fiore: San Simone Stock. Questo inglese di riconosciuta
virtù, era stato eletto all'incarico di Generale dell'Ordine. Tuttavia, non
esercitava un'effettiva autorità sopra i suoi sudditi, poiché il Carmelo non
possedeva ancora una struttura giuridica coesa e uniforme, capace di conservare
uno spirito, promuoverlo e trasmetterlo alla posterità.
La virtù compensava, però, la mancanza di autorità. Pregando Nostra Signora
con molto fervore San Simone La implorò che non permettesse la scomparsa
dell'Ordine Carmelitano. In questa desolante situazione la Santissima Vergine
apparve al suo buon servitore (nel 1251) e gli consegnò lo Scapolare, perché
fosse usato sopra le vesti.
In quell'epoca i servi usavano una tunica come
abito civile. Sopra di essa indossavano una tunica più piccola, che indicava,
per il colore e per caratteristiche peculiari, l'identità del suo padrone. Lo
Scapolare del Carmelo era simile a questa piccola tunica. Nostra Signora
consegnava, quindi, a San Simone Stock, una livrea propria dei suoi servi,
affinché fosse usata da tutti i carmelitani, e prometteva:
“Ricevi,
figlio dilettissimo, lo Scapolare del tuo Ordine,
segno della mia fraterna amicizia, privilegio per te e per tutti i
carmelitani. Coloro che moriranno rivestiti di questo Scapolare non andranno
nel fuoco dell'Inferno. Esso è un segno di salvezza, di protezione e di
sostegno nei pericoli e di alleanza di pace per sempre".
Questa meravigliosa promessa della Santissima Vergine non è di poco valore
per il cristiano che realmente desidera salvare la sua anima. Molti Papi e
teologi hanno confermato e spiegato che chi ha una vera devozione per lo
Scapolare e lo usa effettivamente riceverà da Maria Santissima la grazia
della contrizione e della perseveranza finale. E' una promessa simile a
quella dei Primi Cinque Sabati del Mese e dei Primi Nove Venerdì del Mese.
IL
PRIVILEGIO SABATINO
Ma una seconda promessa fatta da
Nostra Signora del Carmelo ha dato una ancor più rilevante importanza alla
devozione dello Scapolare.
In un’apparizione al Papa Giovanni XXII, riferendosi a quelli che avrebbero
portato lo Scapolare durante la loro vita, la Santissima Vergine disse quanto
segue:
“O
Giovanni, Vicario del mio diletto Figlio… concedi ampia conferma al mio santo
e devoto ordine del Carmelo, iniziato da Elia ed Eliseo… E anche altri, se
entreranno, faranno parte per Devozione, portando l’Abito Santo… Io, Madre
Grazia, libererò quanto prima e specialmente il primo sabato dopo la sua
morte, quanti troverò nel Purgatorio: li libererò e li condurrò al monte
santo della Vita Eterna".
Lo stesso Pontefice confermò questa indulgenza plenaria nella celebre Bolla
Sabatina, del 3 marzo 1322, confermata posteriormente da diversi Papi come
Alessandro V, Clemente VII, Paolo III, San Pio V e San Pio X.
Nel
1950 il Papa Pio XII scrisse sopra lo Scapolare, esprimendo il suo desiderio
perché "sia il simbolo della consacrazione al Cuore Immacolato di Maria,
della quale abbiamo molto bisogno in questi tempi tanto pericolosi”. Scrisse
anche: “Non si tratta di cosa di poco conto, ma dell’acquisto della Vita
Eterna, in virtù della tradizionale promessa della Beata Vergine. Si
tratta infatti dell’impresa più importante e del modo più sicuro di
attuarla…” (Lett. “Neminen
profecto”, 11 febbraio 1950).
Il
Papa Paolo VI esortava (nel 1965): “Abbiamo in grande stima le pratiche e gli
esercizi di pietà verso la Beatissima Vergine, raccomandati lungo i secoli
dal Magistero della Chiesa, tra i quali stimiamo di dover ricordare
espressamente la religiosa prassi del Rosario e dello Scapolare del Carmelo”.
Anche il Papa Giovanni Paolo II lo ha raccomandato insistentemente.
All'inizio lo Scapolare era di uso esclusivo dei religiosi carmelitani. Più
tardi, la Chiesa, volendo estendere i privilegi e i benefici spirituali di
questo abito religioso a tutti i cattolici, estese la possibilità del suo
ricevimento a tutti i fedeli.
A partire dal misericordioso intervento della Madre di Dio, dopo
l’apparizione a San Simone Stock, l'Ordine Carmelitano rifiorì e conobbe
altri periodi di gloria, accrescendo in tutta la Chiesa Cattolica la
devozione alla Santissima Vergine. In questo Ordine nacquero tre luminari,
per non citare che questi, che risplenderanno dappertutto e per sempre nel
firmamento della Chiesa: Santa Teresa d’Avila, San
Giovanni della Croce e Santa Teresa del Bambino Gesù, tutti e tre proclamati
“Dottori della Chiesa”.
ESEMPI
DI CONVERSIONE E MIRACOLI
Lo Scapolare non è soltanto uno
strumento che ci garantisce l’indulgenza divina nell’istante dell'ultimo
respiro. Esso è anche “un sacramentale”, che attrae le benedizioni divine su
chi lo usa con pietà e devozione. Innumerevoli miracoli e conversioni hanno
dimostrato la sua efficacia spirituale tra i fedeli. Nelle "Cronache del
Carmelo" ne troviamo innumerevoli esempi. Vediamone appena qualcuno.
1 - Nello stesso giorno in cui San Simone Stock ricevette dalla Madre di Dio
lo Scapolare e la promessa fu chiamato ad assistere un moribondo, che era
disperato. Quando arrivò, mise sul pover'uomo lo Scapolare
che aveva appena ricevuto, chiedendo a Nostra Signora che mantenesse la
promessa che gli aveva appena fatto. Immediatamente l'impenitente si pentì,
si confessò e morì nella grazia di Dio.
2 - Sant'Alfonso Maria de’
Liguori morì nel 1787 con lo Scapolare del Carmelo.
Quando venne avviato il processo di beatificazione del santo vescovo,
all'aprirsi del suo tumulo si constatò che il corpo era ridotto in cenere,
così come il suo abito; soltanto il suo Scapolare era completamente intatto.
Questa preziosa reliquia si conserva nel Monastero di Sant'Alfonso,
a Roma. Lo stesso fenomeno di conservazione dello Scapolare si verificò
quando venne aperto il tumulo di San Giovanni Bosco, quasi un secolo dopo.
3 - Nell'ospedale di Belleview, di New York, fu
ricoverato un anziano. L'infermiera che lo assistette, vedendo sopra le sue
vesti uno Scapolare colore castagno scuro, pensò subito di chiamare un
sacerdote. Mentre questi recitava la preghiera degli agonizzanti, il malato
aprì gli occhi e disse: "Padre, io non sono cattolico".
"Allora, perché usa questo scapolare?''. "Ho promesso ad un amico
che l'avrei usato sempre e di pregare tutti i giorni un'Ave Maria".
"Ma sei in punto di morte. Non vuoi diventare cattolico?".
"Sì, Padre, lo voglio. L'ho desiderato tutta la mia vita". Il
sacerdote lo preparò rapidamente, lo battezzò e gli somministrò gli ultimi
sacramenti. Poco tempo dopo il povero signore moriva dolcemente. La
Santissima Vergine aveva preso sotto la sua protezione quella povera anima
che indossava il suo scudo".
LO SCAPOLARE E IL MESSAGGIO DI FATIMA
Nel 1917, a Fatima, a conclusione
delle apparizioni, durante le quali Nostra Signora proclamò la verità della
sua sovranità e profetizzò il trionfo del suo Cuore Immacolato, Ella apparve
rivestita dell'abito della sua più antica devozione, quello del Carmelo. E,
in questo modo, mostrò come una sintesi tra lo storicamente più remoto (il
Monte Carmelo), il più recente (la devozione al Cuore Immacolato di Maria) ed
il futuro glorioso, che è il trionfo ed il regno di questo stesso Cuore.
Lo Scapolare è un segno inequivocabile che il cattolico zelante
dell'adempimento delle richieste della Madre di Dio troverà in questa
devozione una fonte abbondante di grazie per la sua conversione personale e
per il suo apostolato, specialmente in questi tempi di profonda scristianizzazione della nostra società. Questo
"Vestito di Grazia" fortificherà la sua certezza che, nel chiudere
gli occhi a questa vita e nell'aprirli all’eternità, troverà il suo fine
ultimo, Cristo Gesù, nella Gloria Eterna.
QUESTIONI PRATICHE SULLO SCAPOLARE
1 Gode dei privilegi legati allo
Scapolare colui che diventa membro della famiglia carmelitana. A tale scopo
esso deve essere obbligatoriamente imposto dal sacerdote, secondo il rituale
previsto. In caso di pericolo di morte, però, se è impossibile trovare un
sacerdote, anche un laico lo può imporre, recitando una preghiera a Nostra
Signora e utilizzando uno Scapolare già benedetto.
2 Qualunque sacerdote o diacono può effettuare l'imposizione dello Scapolare.
Per fare questo, deve utilizzare una delle formule per la benedizione
previste nel Rituale romano.
3 Lo Scapolare deve essere indossato in modo continuo (anche durante la
notte). In caso di necessità, come quando ci si deve lavare, è permesso
toglierselo, senza perdere il beneficio della promessa.
4 Lo Scapolare viene benedetto soltanto una volta, quando viene fatta
l'imposizione: tale benedizione ha valore per tutta la vita. La benedizione
del primo Scapolare, perciò, è trasmessa agli altri scapolari che si
utilizzassero per sostituire quello precedente deteriorato.
5 La “medaglia-scapolare” - Il papa San Pio X concesse la facoltà di
sostituire lo Scapolare di stoffa con una medaglia, che deve avere su una
delle facce il Sacro Cuore di Gesù e, nell'altra, qualche immagine di Nostra
Signora. La si può usare ininterrottamente (al collo o in altro modo),
godendo dei medesimi benefici promessi per lo scapolare. Tuttavia, la
medaglia non può essere imposta, ma deve essere soltanto utilizzata in
sostituzione del tessuto già ricevuto. E' raccomandabile, quindi, che non si
smetta completamente di usare lo scapolare di stoffa, anche quando si usa
abitualmente la medaglia (per esempio, si può portarlo durante la notte). In
ogni modo, la cerimonia dell'imposizione deve necessariamente essere fatta
con lo scapolare di tessuto. Quando si cambia la medaglia, non è necessaria
un'altra benedizione.
CONDIZIONI
PER BENEFICIARE DELLE PROMESSE
1 - Per beneficiare della promessa
principale, la preservazione dall'Inferno, non esiste altra condizione che
l'appropriato uso dello Scapolare: cioè, riceverlo con retta intenzione e
portarlo effettivamente sino all'ora della morte. Si suppone, per questo
effetto, che la persona abbia continuato a portarlo, anche se nel punto di
morte ne fosse stata privata senza il suo consenso, come nel caso dei malati
negli ospedali.
2 - Per beneficiare del "privilegio sabatino'',
è necessario adempiere a tre requisiti:
a) Portare abitualmente lo Scapolare (o la medaglia).
b) Conservare la castità consona al proprio stato (totale, per i celibi, e
coniugale per gli sposati). Si noti che questo è un obbligo di tutti e di
qualunque cristiano, ma godrà di questo privilegio soltanto chi vivrà
abitualmente in tale stato.
c) Recitare quotidianamente il piccolo Ufficio di Nostra Signora. Tuttavia il
sacerdote, nel fare l'imposizione, ha il potere di commutare questa
obbligazione un po' difficile per il comune laico. Si suole sostituirlo con
la recita giornaliera del Rosario. Le persone non devono temere di chiedere
al sacerdote questa commutazione.
3 - Coloro che ricevono lo Scapolare e poi dimenticano di portarlo non
commettono peccato. Cessano soltanto di ricevere i benefici. Colui che torna
a portarlo, anche se lo ha lasciato per un lungo tempo, non ha bisogno di
un’imposizione.
INDULGENZE
LEGATE ALLO SCAPOLARE
1 - E' concessa l’indulgenza parziale
a colui che, portando devotamente lo Scapolare, o la medaglia sostitutiva,
faccia un atto di unione con la Santissima Vergine o con Dio attraverso lo
Scapolare; per esempio, baciandolo, o formulando un'intenzione o una
richiesta.
2 - E' concessa l'indulgenza plenaria (remissione di tutte le pene del
Purgatorio) nel giorno in cui si riceve per la prima volta lo Scapolare; e
anche nelle feste di Nostra Signora del Monte Carmelo (16 luglio), di Sant'Elia (20 luglio), di Santa Teresa del Bambino Gesù
(1° ottobre), di tutti i Santi dell'Ordine del Carmelo (14 novembre), di
Santa Teresa d’Avila (15 ottobre), di San Giovanni
della Croce (14 dicembre) e di San Simone Stock (16 maggio).
E' bene notare che le indulgenze plenarie si possono acquisire solo se si
adempiono alle condizioni stabilite dalla Chiesa: Confessione (se non si è in
grazia di Dio), Comunione, distacco da tutti i peccati (anche veniali), e una
preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre (si usa recitare un
"Padre Nostro", un’"Ave Maria" e il "Gloria").
Mancando una di queste condizioni l’indulgenza è solo parziale.
NOTA
IMPORTANTE
Non è necessario precisare che coloro
che si permettono deliberatamente di vivere una vita di peccato, supponendo
che con l'uso dello Scapolare si salveranno, fanno molto male. Dio potrà
permettere che muoiano senza di esso.
Tuttavia, non dobbiamo combattere l'uso dello Scapolare da parte dei
peccatori. San Claudio Colombière, gesuita, in un
sermone sulla Vergine del Carmelo, che predicò nella Chiesa delle Carmelitane
di Lione, disse: "Non vi voglio lusingare: in nessun modo si può passare
da una vita di peccato e di disordine alla vita eterna, se non per la strada
della sincera penitenza; però, questo sincero pentimento, la più affettuosa
delle madri lo saprà facilitare in tale modo che, quando meno lo penserete,
farà brillare nelle vostre anime un raggio di luce soprannaturale che in un
istante vi farà scorgere l'errore".
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Il Santo Padre Giovanni Paolo II
raccomanda lo Scapolare nel 750° anniversario
"Carissimi, questo felice
avvenimento coinvolge non soltanto i devoti di Nostra Signora del Carmelo, ma
tutta la Chiesa, perché nel corso dei tempi, grazie anche alla diffusione del
Santo Scapolare, il ricco patrimonio del Carmelo è diventato un tesoro per
tutto il popolo di Dio. Dovete respirare costantemente questo ammirevole
patrimonio spirituale per essere, ogni giorno, testimoni credibili di Cristo
e del suo Vangelo".
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Lo Scapolare è un sacramentale
"No, non basta dire che lo
Scapolare è un segno di salvezza. Io sostengo che non vi sia altro che faccia
tanto certa la nostra predestinazione” (San Claudio Colombière,
S. J.).
l. E' un segno di alleanza con Nostra Signora. Con il suo uso, esprimiamo la
nostra consacrazione a Lei.
2. E’ un segno di salvezza. Chi muore con esso non patirà il fuoco
dell'Inferno.
3. Nel primo sabato dopo la morte la Santissima Vergine libererà dal
Purgatorio tutti quelli che lo hanno portato.
4. E' un segno di protezione in tutti i pericoli.
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FORMULA BREVE PER L'IMPOSIZIONE DELLO
SCAPOLARE
Ricevi questo scapolare segno di
unione speciale con Maria, la Madre di Gesù, che ti impegnerai di imitare.
Questo scapolare ti ricordi la tua dignità di cristiano, la tua dedizione al
servizio degli altri e ad imitazione di Maria. Usalo come segno della sua
protezione e come segno della tua appartenenza alla famiglia del Carmelo:
disposto a compiere la Volontà di Dio e ad impegnarti nel servizio per la
costruzione di un mondo che risponda al suo piano di fraternità, di giustizia
e di pace.
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