L'incoronazione di spine

I soldati si prendono gioco in modo crudele di Gesù. Sanno che Egli pretende di essere re. Ma ora si trova nelle loro mani, ed è loro piacere umiliarlo, dimostrare in Lui la loro forza, forse anche scaricare su di Lui, in modo sostitutivo, la loro rabbia contro i grandi. Rivestono Lui - uomo colpito e ferito in tutto il corpo - con i segni caricaturali della maestà imperiale: il mantello scarlatto, la corona di spine intrecciate e lo scettro di canna. Gli rendono omaggio: « Salve, re dei Giudei! »; il loro omaggio consiste in ceffoni con cui manifestano ancora una volta tutto il loro disprezzo nei suoi confronti (cfr Mt 27,28ss; Mc 15,17ss; Gv 19,2s). La storia delle religioni conosce la figura del re-caricatura - affine al fenomeno del « capro espiatorio ». Su di lui si scarica tutto ciò che angustia gli uomini: in questo modo s’intende allontanare tutto ciò dal mondo.
Da il libro del Papa "Gesù di Nazaret. Dall'ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione"
http://www.tempi.it/anticipazione-libro-del-papa-su-gesu-non-fu-deicidio-degli-ebrei-ma-della-massa-antiromana-#.UTZpLIhd4dU
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