UN MESE A MARIA
Il mese di Maggio, tradizionalmente mariano, è per noi Cristiani occasione per prendere coscienza della presenza operante di Maria nella nostra vita. E' motivo per ravvivare la nostra devozione a Lei e rinnovare l'impegno di accoglierLa come Madre, Maestra e Modello nel nostro cammino di Fede, che per Lei e con Lei, ci porta a Cristo.
Sempre la Madonna presenta Cristo e a Lui conduce.
Chi entra nella sfera della sua azione materna, si sente necessariamente attratto e calamitato verso Cristo.
Stabiliamo un rapporto "personale" tra noi e la Vergine Maria: un rapporto di comunione spirituale tra noi suoi figli e Lei che ci è Madre: Madre Offerente, Maestra di vita spirituale, Modello eccellente di vita evangelica, Tipo eminente della condizione femminile di ogni tempo.
La Misericordia di Maria risplenda attraverso la revisione di vita e la conversione evangelica cui Ella continuamente ci chiama. La forza della sua Protezione risplenda nell'aiuto materno che Ella non negherà alla nostra supplica, nell'incessante lotta tra il bene e il male perché "non cadiamo" o, caduti, "risorgiamo".
La Grazia del suo Amore materno risplenda nella "Nazaret" del nostro vivere quotidiano, nell'impegno a crescere in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini, con Lei, Madre e modello della nostra vita.
|
|
Reliquiario di S. Maddalena in Chiesa Matrice
Ai piedi della Croce Maddalena scopre Maria e per Lei la devozione alla Madonna è scala per salire a Dio. Maddalena legge in Maria le virtù dell'umiltà, della mortificazione e della dedizione totale.
La devozione mariana di Maddalena si specifica nella devozione all'Addolorata. Con Maria, Maddalena impara a santificare il dolore. E' ai piedi della Croce che Maria diventa la "Madre della carità".
La preghiera per l'Addolorata è vissuta da Maddalena con le opere.
Maddalena ai suoi figli: "crederei cosa migliore che i "Figli della carità" germogliassero veramente sul Calvario tra Gesù Crocifisso e Maria Santissima Addolorata apprendendo e praticando le solite virtù dell'umiltà e della carità".
|
|
LETTERA APERTA
AI GIOVANI
Salve, Amici! Ho qualcosa di importante da dirvi!
Scusate se non mi presento; vi basterà sapere che sono una ragazza di quasi vent'anni e sono tremendamente delusa, triste e scoraggiata per il comportamento della gioventù di oggi.
A Voi giovani lancio il mio grido angoscioso: perché siete così vuoti dentro?
Fate le cose perché vi dicono di farle, non avete nessun ideale.
Non credete più a niente, non date senso, valore alla vostra vita.
Per sentirsi giovani non basta vestirsi alla moda, indossare indumenti firmati, nascondersi in un mondo irreale con la droga ed il sesso, illudendosi di raggiungere così la felicità.
Io, giovane come voi, vi posso capire, ma non giustificare.
Non pensate che il mondo sia tutto corrotto e che quindi sia inutile combattere per le cose giuste.
Si è vero, molte cose ingiuste succedono, ma non dobbiamo rinunciare a combattere per un mondo migliore.
Non dobbiamo aver vergogna di compiere il bene, di essere persone oneste.
Dobbiamo trovare il coraggio di andare contro corrente, di gridare al mondo che la vita è bella e che solo l'amore la valorizza.
Cercate di trovare un ideale nella fede in Gesù, che non delude mai perché è amico vero.
Forse non cambieremo nulla, ma almeno abbiamo lottato.
Forse nessuno ci ascolterà, ma almeno abbiamo gridato ciò che sentivamo dentro.
Forse ci rideranno in faccia, ma almeno abbiamo avuto il coraggio delle nostre idee.
|
|
|