Sosteniamo la parrocchia: Casa Comune
(Lettera aperta del Consiglio Parrocchiale per gli affari economici
Fratelli,
La Chiesa ha sempre avuto ed ha una presenza attiva in ogni evento lieto o triste della nostra vita. (Battesimo - cresima - matrimonio - ricordo dei defunti, ecc.).
E' nostro dovere, ma anche nostro interesse, sostenerla, non soltanto con le nostre preghiere, ma con tangibili contributi economici atti a consentire autonomamente un'adeguata attività pastorale e di solidarietà cristiana nell'ambito della nostra parrocchia di Favignana.
Forse è opportuno ricordare a noi stessi che la parrocchia è formata dalla comunità dei credenti e dai religiosi che - per vocazione li guidano sulla strada del Signore.
Siamo, quindi, tutti noi la Parrocchia ed ecco perché, dicevamo prima, è anche nostro interesse non farle mancare i mezzi necessari perché il suo religioso fervore di opere possa realizzarsi.
Siamo certi o Fratelli, che ognuno di noi, consapevole di questo dovere e di questo interesse, saprà contribuire, secondo le proprie possibilità, alla costruzione di quella casa comune che è - poi - la Casa del Signore.
Ciò si realizzerà se sapremo individuare e ricercare le occasioni per dare alla nostra Parrocchia offerte che siano espressione di questo nostro nobile sentire.
Da Marettimo: la voce del Pastore
Carissimi
la chiesa diventa sempre più pronta a rispondere al comando di Gesù: "Annunciate il mio messaggio di amore a tutti...", ed ecco la nascita di questo messaggio "LA VOCE DELLE EGADI".
E' inutile sottolineare
l'importanza che viene ad avere la nostra comunità ecclesiale in questo momento, e siamo convinti che rende fertile la nostra Chiesa per la semina della parola di Dio, sensibilizzando tutti alla scoperta della vera fede vissuta nella comunione parrocchiale, e coinvolgendo anche i lontani per quello che riguarda la vita della Chiesa.
Pur essendo questo un problema finora poco sentito nella nostra chiesa di Marettimo, si avverte adesso il bisogno di agire in questo tempo.
Fra alcuni giorni verrà istituito in Marettimo il Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici ed il Consiglio Pastorale Parrocchiale per una maggiore sensibilizzazione ad una partecipazione più diretta ed efficace dei cristiani della Chiesa.
Cari Parrocchiani, ci avviciniamo al Natale.
Si deve preparare con un ascolto più assiduo della parola di Dio, attraverso incontri e sopratutto con la partecipazione alla Messa della Domenica.
A tutti voi auguro un buon inizio di un nuovo anno della chiesa apportatore di gioia, serenità familiare, pace e amore.
Vi benedico
Padre Campo
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Padre Alfonso: da Levanzo
Un discreto numero di Turisti, ogni anno, viene a Levanzo e tra questi, alcuni di una certa cultura anche cristiana, sono credenti e praticanti esemplari. Naturalmente si sono resi conto della situazione religiosa di Levanzo. Più volte or questo or quello mi hanno chiesto la causa di tanto assenteismo, e specialmente perché pochi partecipano alla Santa Messa ed ai Sacramenti. Avrei risposto brevemente: "Enorme è l'ignoranza religiosa": "Cristo è il grande sconosciuto; i comandamenti di Dio e le principali verità della fede cristiana, conosciute ben poco. Il VANGELO è lettera morta.
Madonna di Trapani, Patrona di Levanzo
E' risaputo che il nemico più grande della religione è l'ignoranza. Si nota una certa religiosità di tradizione ma forse non di convinzione, possiamo riscontrarlo nelle processioni di San Giuseppe, della Madonna di Trapani, titolare della Chiesa parrocchiale. Ma è troppo poco. Ad onore dei cittadini di Levanzo, bisogna riconoscere che sono generosi ogni qualvolta si chiede la carità (la carità copre la moltitudine di peccati), ma ripetiamo: è necessario almeno un minimo di cultura religiosa. E' necessario conoscere almeno il Vangelo, perché da questo possiamo trarre norme di vita cristiana. La SEGNALETICA dei Comandamenti non può essere ignorata, se si vuole imboccare la strada sicura che porta alla salvezza.
Gesù Cristo è Vita, Verità e Vita. Scegliendo altre strade, cioè la via libera, si arriva ALLA ROVINA eterna.
La Comunione nella mano
1. La Conferenza Episcopale Italiana, avvalendosi della concessione prevista dal "Rito della Comunione fuori della Messa e culto eucaristico", con delibera della XXXI Assemblea Generale (14-19 maggio 1989), dopo la richiesta "recognitio" della Santa Sede, concessa con decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, in data 14 luglio 1989, n. CD 311/89, ha stabilito, mediante decreto dell'E.mo Presidente Card. Ugo Poletti, n. 571/89 del 19 luglio 1989, che nelle diocesi italiane si possa distribuire la Comunione anche ponendola sulla mano dei fedeli.
2. II modo consueto di ricevere la Comunione deponendo la particola sulla lingua rimane del tutto conveniente e i fedeli potranno scegliere tra l'uno e l'altro modo.
3. Prima di introdurre la possibilità di ricevere la Comunione sulla mano, dovrà essere fatta una congrua catechesi, che illustri i vari punti della presente Istruzione e in particolare il significato della nuova prassi.
4. Il fedele che desidera ricevere la Comunione sulla mano presenta al ministro entrambe le mani, una sull'altra (la sinistra sopra la destra) e mentre riceve con rispetto e devozione il Corpo di Cristo risponde "Amen" facendo un leggero inchino. Quindi davanti al ministro o appena spostato di lato per consentire a colui che segue di avanzare, porta alla bocca l'ostia consacrata prendendola con le dita dal palmo della mano. Ciascuno faccia attenzione di non lasciare cadere nessun frammento. Le ostie siano confezionate in maniera tale da facilitare questa precauzione.
5. Si raccomanda a tutti, in particolare ai bambini e agli adolescenti, la pulizia delle mani e la compostezza dei gesti, anch'essi segno esterno della fede e della venerazione interiore verso l'Eucaristia.
6. Dopo l'introduzione della nuova forma per qualche domenica laici preparati, sotto la guida del sacerdote, vigilino con delicatezza e discrezione perché la distribuzione avvenga in modo corretto e degno.
7. La possibilità della comunione sulla mano sarà introdotta nelle nostre Chiese a partire dalla Domenica prima di Avvento, 3 dicembre 1989, al fine di consentire la summenzionata previa catechesi.
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