IL DOGMA
DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE Pio IX (1792-1878) L'8 dicembre 1854, una storica
giornata Riviviamo
quella storica giornata, l'8 dicembre 1854. Roma, Basilica Vaticana. Con
un anticipo di un'ora, alle ore 5,00, viene suonata
l'Ave Maria e, poco dopo, aperte le porte della Basilica di S. Pietro, la
folla si riversa numerosa nel Tempio. In
precedenza, anche l'episcopato fu coinvolto tramite l'enciclica "Ubi primum nullius", che
fu promulgata allo scopo di conoscere anche il parere autentico della Chiesa
sulla possibile definizione del dogma. Il Pontefice confortato dal risultato
(dei 603 vescovi che fecero pervenire risposta, 546 si dissero favorevoli,
35 contrari e 48 incerti), formò più commissioni teologiche al fine di
approntare il necessario per la solenne proclamazione. Alle
ore 7,00 incomincia il canto del Mattutino, alle ore
8,00 arrivano i Cardinali, gli Arcivescovi, i Vescovi e il Papa. Inizia
subito la processione dalla Cappella Sistina alla Basilica Vaticana. Il Papa
sale al trono e il Cardinale Decano legge la
domanda della solenne definizione, a nome dell'Episcopato e del mondo
cattolico. Proprio
nel momento in cui il Papa stava leggendo le parole della definizione, mentre
Roma viveva una tipica giornata autunnale, improvvisamente, dal finestrone esistente sopra l'altare di Maria Santissima
della Colonna, la cui tenda era stata dispiegata a schermo del sole stesso,
un colpo di vento sollevò la tenda e un raggio di sole venne ad investire con
la sua viva luce la persona del Santo Padre e il trono papale. Niente di
miracoloso o soprannaturale, ma una cosa singolare e di lieto presagio. Da
Castel Sant'Angelo partì
allora il primo colpo di cannone a cui seguirono
altri cento da tutte le bocche di fuoco. Le campane di Roma, centro della
cristianità, sciolsero l'inno di trionfo, suonando per un'ora. A quelle di Roma si unirono poi tutte quelle del mondo cristiano.
Gioiva la terra, sorrideva il cielo. Le grazie di Maria incominciarono
a piovere in sovrabbondanza. Nel
1857, Pio IX, trovandosi a Imola (BO), riferì alle suore del Buon Pastore
le impressioni del suo spirito nel momento solenne della definizione. Ecco le
parole raccolte dalla Madre Superiora: "Quando incominciai a leggere il
decreto dogmatico, sentivo la mia voce impotente a farsi sentire all'immensa
moltitudine (50.000 persone) che si pigiava nella Basilica Vaticana; ma
quando giunsi alla formula della definizione, Dio dette alla voce del suo
Vicario tale forza e tanta soprannaturale vigoria, che ne
risuonò tutta la Basilica. E io fui così impressionato da tal soccorso
divino che fui costretto a sospendere un istante la parola, per dar libero
sfogo alle mie lacrime" . Don Angelo Viganò' SacroCuore/dicembre 2007 |