Qualche notizia sulla
chiesa parrocchiale
L'attuale chiesa parrocchiale di Villa Raverio, dedicata a
S.Eusebio e ai SS.Maccabei, può godere di una felice condizione architettonica:
merito del vigoroso restauro
compiuto dieci anni orsono (tra 1989 e 1990).
E nei secoli passati? Ma da quanti anni la comunità villese si può radunare in
un luogo di culto?
La menzione di Goffredo da Bussero
Nel Liber notitiae sanctorum Mediolani , documento del
1286, viene nominata per la prima volta una chiesa dedicata a S.Eusebio
appartenente al nucleo rurale di Villarave; al tempo di San Carlo -1578- era una
cappella modesta (lunga quindici braccia) in fase di avanzata ricostruzione, ma
già definita parrocchiale dei SS. Eusebio e Maccabei.
Nella prima metà del '700 la chiesa si presenta radicalmente ampliata e
abbellita: viene aggiunto il coro e più tardi collocato un altare
marmoreo. Probabilmente è posta proprio dove si trova ora l'abitazione di don
Antonio.
Novantaquattro anni fa
Divenuto insufficiente alla accresciuta popolazione, il vecchio tempio è
demolito e sostituito dall'odierno, su progetto dell'ing. Benedetti. Il 30
settembre 1906 viene consacrato dal cardinale arcivescovo Andrea Carlo Ferrari,
quando parroco di Villa è don Francesco Manzoni (i lavori erano iniziati nel
1903 per volere di don Virginio Sala).
Dunque, come reciterebbe una guida:
"La facciata è d'ispirazione neoclassica, scandita da lesene e sormontata
da un timpano triangolare. A sinistra dell'abside, il campanile con cella
campanaria a monofore e sopra una terrazza circoscritta da balaustra marmorea. L'interno:
a tre navate sostenute da colonne con capitelli jonici, una
volta con soffitto a botte, presbiterio definito da balaustra,
altare neoclassico e coro. Cappelle laterali con dedicazione al Santo Crocifisso
(a destra) e alla Beata Vergine (sinistra)".