S. Teresa di Gesù Bambino

Preghiere

di Santa Teresina

 
"Mia Buona e Santa Vergine"

Mia buona Santa vergine, fa' che la tua piccola Teresa non si tormenti mai più.

PREGHIERA ALLO SPOSO DIVINO


  Santa T eresa di Gesù Bambino la scrisse per se in occasione della sua professione religiosa e ne portò l' autografo sul cuore per tutto quel giorno.1


                                                      
8 settembre 1890

      O Gesù, mio Sposo divino! che io non perda mai la seconda veste del mio battesimo! prendimi prima che commetta la più leggera colpa volontaria. Che io non cerchi e non trovi mai se non te solo, che le creature siano un niente per me e che io sia un niente per loro, ma tu, Gesù, sii tutto!
      Che le cose della terra non possano mai turbare la mia anima, che niente turbi la mia pace. Gesù, non ti domando che la pace, ed anche l'amore, l'amore infinito senza altro limite che te, l'amore per cui non sia più io, ma te, o Gesù!
      Gesù, che per te io muoia martire, il martirio del cuore o del corpo, o piuttosto tutti e due! Concedimi di adempiere ai miei voti in tutta la loro perfezione e fammi comprendere ciò che dev'essere una sposa per te. Fa che io non sia mai di peso alla comunità, ma che nessuno si occupi di me, che io sia considerata come qualcosa da calpestare, dimenticata come un granellino di sabbia tuo, o Gesù! Che la tua volontà si compia in me perfettamente, che io raggiunga il posto che tu sei andato avanti a me a prepararmi.2
    
Gesù, fa che io salvi molte anime, che oggi neppure una sia dannata e che tutte le anime del purgatorio siano liberate.
    
Gesù, perdonami se dico cose che non si devono dire: io non voglio che rallegrarti e consolarti!

1 La Santa, nel giorno del suo mistico sposalizio con Gesù, gli espone quanto le sta a cuore. In tale circostanza, pensa, egli niente le potrà rifiutare. È una serie di domande che si susseguono in modo concitato, rivelando una intensa commozione, o meglio, un ardore di carità serafica e incontenibile.
2 Cfr. Gv. 14, 3.

   OMAGGIO ALLA SANTISSIMA TRINITA'


Composto nel 1892 dalla Santa per se stessa e per suor Marta ,di Gesù, sorella conversa, sua compagna di noviziato.

    O Signore, eccoci prostrate dinanzi a voi: veniamo a implorare la grazia di lavorare per la gloria vostra.
    Le bestemmie dei peccatori hanno risonato dolorosamente nei nostri orecchi. Per consolarvi e riparare le ingiurie che vi fanno patire le anime da voi redente, o adorabile Trinità, noi vogliamo formare un concerto di tutti i piccoli sacrifici che faremo per vostro amore.
    Per la durata di quindici giorni, vi offriamo il canto degli uccellini del cielo,3 i quali non cessano di lodarvi e di rimproverare agli uomini la loro ingratitudine. Vi offriamo pure, o Signore, la melodia degli strumenti musicali, e speriamo che l'anima nostra meriterà d'essere una lira armoniosa che voi farete vibrare per consolarvi dell'indifferenza di tante anime che non pensano affatto a voi.
    Noi vogliamo ancora, per otto giorni, accumulare diamanti e pietre preziose che ripareranno la cura dei poveri mortali nel perseguire le ricchezze passeggere senza pensare a quelle dell'eternità. O Signore, fateci la grazia d'esser più vigilanti nella ricerca dei sacrifici, di quanto lo sono le anime che non vi amano nel correre dietro ai beni della terra.
    Infine, durante otto giorni, sarà raccolto dalle vostre figlie il profumo dei fiori: esse intendono così riparare tutte le indelicatezze che vi fanno sopportare le anime sacerdotali e religiose .
    O beata Trinità, concedeteci d'essere fedeli e fateci la grazia di possedervi dopo l'esilio di questa vita. Così sia!


3 Santa Teresa si adatta a una maniera cosi circonstanziata di offrire sacrifici solo per carità verso la sua compagna, per stimolarla più facilmente alla generosità. - Cfr. Lettera a Celina del 23 luglio 1893, Lettera 123.

 SGUARDI D'AMORE VERSO GESÙ


Preghiera composta dalla Santa per se stessa e per suor Marta di Gesù4 nel 1893.

    Gesù, le vostre piccole spose prendono la risoluzione di tenere gli occhi bassi durante il refettorio, allo scopo di onorare e imitare l'esempio che voi avete dato loro presso Erode. Allorché l'empio principe si burlava di voi, o Bellezza infinita, non un lamento usci dalle vostre labbra, non vi degnaste nemmeno di fissare su di lui i vostri occhi adorabili. Oh, senza dubbio, divino Gesù, Erode non meritava d'essere mirato da voi; ma noi, che siamo vostre spose, ci vogliamo attirare il vostro sguardo divino. Noi vi chiediamo di ricompensarci con uno sguardo d'amore ogni volta che ci priveremo di alzare gli occhi; vi supplichiamo anzi di non rifiutarci questo dolce sguardo neppure quando saremo cadute, poiché noi conteremo le nostre mancanze. Formeremo un mazzo che voi non rigetterete, ne abbiamo fiducia. Voi vedrete in questi fiori il desiderio nostro di amarvi, di rassomigliarvi, e benedirete le vostre povere figlioline.
    O Gesù, riguardateci con amore e donateci il vostro dolce bacio! Cosi sia!

4 Santa Teresa di Gesù Bambino, divenuta sottomaestra delle novizie agli inizi dell'anno 1893, è maggiormente impegnata nell'attrarre suor Marta di Gesù alla pratica delle sante costumanze, proprie del monastero, come il tenere gli occhi bassi durante le refezioni. E con squisita delicatezza, sebbene a lei non sia difficile questa mortificazione, si associa alla con sorella nel domandarne umilmente a Dio la grazia.

 BREVI PREGHIERE AL PADRE CELESTE5


                      "Tutto quello che domanderete al Padre mio in mio nome, egli ve la concederà".6

     Eterno Padre, il vostro unico Figlio, il dolce Bambino Gesù, è mio poiché voi me l'avete dato. Vi offro i meriti infiniti della sua divina infanzia e vi domando, in suo nome, di chiamare alle gioie del cielo innumerevoli schiere di piccoli, che seguiranno eternamente l'Agnello divino.

 


                     "Come, in un regno, si attiene quanta si desidera con l'effigie del principe, così con la parte preziosa della mia santa umanità, che è il mio volta adorabile, vai atterrete tutto quello che varrete"
                                                                                                                       N. S. a suor Maria di san Pietro.7


     Eterno Padre, voi m'avete dato in eredità il Volto adorabile del vostro divin Figlio: io ve lo offro e vi domando, in cambio di questa immagine infinitamente preziosa, di dimenticare le ingratitudini delle anime a voi consacrate e di perdonare ai poveri peccatori.

5 Queste due preghiere non si sa con esattezza quando furono composte; probabilmente, non prima del 1894.
6 Gv. 16, 23.
7 Suor Maria di san Pietro, carmelitana scalza del monastero di Tours in Francia, morta in concetto di santità all'età di trentadue anni,  il giorno 8 luglio 1848.

PREGHIERA A GESÙ BAMBINO 8


                                           « Io sono Gesù di Teresa ».

         O Bambino, mio unico tesoro! io mi abbandono ai tuoi divini capricci, non voglio altra gioia che quella di farti sorridere. Imprimi in me le tue grazie e virtù infantili, affinché il giorno della mia nascita in cielo gli Angeli e i Santi riconoscano in me la tua piccola sposa Teresa di Gesù Bambino.

8 Questa preghiera e la seguente sono senza data; è certo tuttavia che non furono composte prima del 16 giugno 1894, giorno in cui entrò in monastero suor Maria della Trinità. Infatti, l'immagine di l Gesù Bambino che aCcompagna la prima preghiera, venne data alla Santa dopo tale ingresso.

PREGHIERA AL SANTO VOLTO


                                         « Io sono Gesù di Teresa ».

        O Volto adorabile di Gesù, unica bellezza che rapisce il mio cuore, degnati imprimere in me la divina tua rassomiglianza, affinché tu non possa mirare l'anima della tua piccola Sposa senza contemplare te stesso.
       O mio Diletto, per amor tuo io accetto di non vedere qui in terra la dolcezza del tuo sguardo, di non sentire l'ineffabile bacio della tua bocca, ma ti supplico d'infiammarmi del tuo amore, perché mi consumi rapidamente e mi faccia apparire presto davanti a te.
                                        Teresa del Santo Volto

PREGHIERA 9


Composta dalla Santa e scritta per suor Genoveffa, la sorella Celina, su un'immagine rappresentante un soldato (secondo lei, san Sebastiono) che soccorre Tarcisio, e due angioletti porgenti la palma e la corona.

             O santi Innocenti! che la mia palma e la mia corona assomiglino alle vostre!
             O san Sebastiano! ottenetemi il vostro amore e il vostro coraggio, affinché io possa combattere come voi per la gloria di Dio!
             O glorioso soldato di Cristo! voi, che per l'onore del Dio degli eserciti avete vittoriosamente combattuto e riportato la palma e la corona del martirio, ascoltate il mio segreto: « Come l'angelico Tarcisio, io porto il Signore ». Non sono che una bambina e tuttavia devo lottare ogni giorno per conservare il tesoro inestimabile che è nascosto nell'anima mia Spesso devo bagnare col sangue del cuore l'arena del combattimento...
            O guerriero potente! Siate il mio protettore, sostenetemi col vostro braccio vittorioso e non temerò le potenze nemiche. Con il vostro soccorso combatterò fino al tramonto della vita: allora voi mi presenterete a Gesù e dalla sua mano riceverò la palma che mi avrete aiutato a cogliere!

9 Questa preghiera è stata certamente composta dopo l'entrata al carmelo di suor Genoveffa, ossia, al più presto, negli ultimi mesi del 1894.

 


CONSACRAZIONE AL VOLTO SANTO10


Composta dalla Santa per se stessa e per due sue novizie.

     Volto adorabile di Gesù! giacche vi siete degnato di scegliere particolarmente le anime nostre per donarvi ad esse, noi intendiamo consacrarle a voi.
     Ci sembra, o Gesù, di sentirvi sussurrare: «Apritemi, sorelle mie, mie spose dilette, poiché il mio Volto è coperto di rugiada e i miei capelli delle stille della notte ».11 Le anime nostre comprendono il vostro linguaggio d'amore; noi vogliamo asciugarvi il Volto soave e consolarvi della dimenticanza dei cattivi. Ai loro occhi voi siete ancora « come nascosto. .. vi considerano come un essere abietto! ».12
    Volto più bello delle rose e dei gigli di primavera, voi non siete nascosto agli occhi nostri! Le lacrime, che velano il vostro sguardo divino, ci appaiono come diamanti preziosi che vogliamo raccogliere per acquistare con il loro valore infinito le anime dei nostri fratelli.
    Dalle vostre labbra adorate abbiamo inteso il gemito amoroso. Comprendendo come la sete che vi consuma è sete d'amore, noi vorremmo, per dissetarvi, possedere un amore infinito!
    Sposo prediletto delle anime nostre! se possedessimo l'amore di tutti i cuori, quest'amore sarebbe per voi. Ebbene, dateci questo amore, e venite a dissetarvi nelle vostre piccole spose!
    Anime, Signore, abbiamo bisogno di anime! specialmente di anime di apostoli e di martiri, affinché, per loro mezzo, possiamo infiammare del vostro amore la moltitudine dei poveri peccatori.
    O Volto adorabile, noi sapremo ottenere questa grazia!
Dimenticando il nostro esilio, sulle sponde dei fiumi di Babilonia canteremo a voi le più dolci melodie.13 E giacche voi siete la vera, l'unica patria dei nostri cuori, i nostri cantici non saranno modulati su terra straniera.
     Volto amato di Gesù! in attesa del giorno eterno in cui contempleremo la vostra gloria infinita, l'unico nostro desiderio è di piacere ai vostri occhi divini, nascondendo anche noi i volti, affinché in terra nessuno ci possa riconoscere. Il vostro sguardo velato: ecco il nostro cielo, o Gesù!

                                                                              T. di Gesù Bambino e del Volto Santo
                                                                              G. di S. T., Maria del Volto Santo 14
                                                                              M. della Trinità e del Volto Santo15

10 Questa preghiera fu certamente composta dopo il gennaio del 1895, probabilmente durante tale anno.
11 Cant. 5, 2.
12 Is. 53, 3.

13 Cfr. Sal. 136, 14.
14 Genoveffa di santa Teresa, Maria del Volto Santo. - Si tratta di Celina, sorella della Santa. Ella, al suo ingresso nel Carmelo ( 14 settembre 1894) fu chiamata « suor Maria del Volto Santo »; poi questo nome le venne mutato in quello di «suor Cenoveffa di santa Teresa » (Cfr. Lettera (biglietto) 154). Infine, dal 1916, soprattutto in conseguenza del quadro del Volto Santo da lei eseguito ispirandosi al sacro Sudario di Torino, fu chiamata: « suor Genoveffa del Volto Santo e di santa Teresa ».
15 Suor Maria della Trinità e del Volto Santo, entrata al Carmelo di Lisieux il 16 giugno 1894.

ATTO D'OFFERTA
           ALL'AMORE MISERICORDIOSO DI DIO16

 J. M. J. T.

Offerta di me stessa come vittima d'olocausto
all'Amore misericordioso del buon Dio.


     
Mio Dio! Trinità beata, desidero amarvi e farvi amare) lavorare per la glorificazione della santa Chiesa, salvando le anime che sono sulla terra e liberando quelle che sono nel purgatorio. Desidero compiere perfettamente la vostra volontà e arrivare al grado di gloria che m'avete preparato nel vostro regno. In una parola, desidero essere santa, ma sento la mia impotenza e vi domando, o mio Dio, di essere voi stesso la mia santità.
     Poiché mi avete amata fino a darmi il vostro unico Figlio perché fosse il mio salvatore e il mio sposo, i tesori infiniti dei suoi meriti appartengono a me ed io ve li offro con gioia, supplicandovi di non guardare a me se non attraverso il volto di Gesù e nel suo cuore bruciante d'amore.
    
Vi offro inoltre tutti i meriti dei Santi ( che sono in cielo e sulla terra), i loro atti d'amore e quelli dei santi Angeli; vi offro infine, o beata Trinità, l'amore e i meriti della santa Vergine ) mia madre diletta. A lei abbandono la mia offerta e la prego di presentarvela. Il suo Figlio divino, mio sposo diletto, nei giorni della sua vita mortale, ci ha detto: « Tutto ciò che domanderete al Padre in nome mio) ve lo darà! ».17
    Sono dunque certa che esaudirete i miei desideri; lo so, mio Dio, più volete dare, più fate desiderare .18 Sento nel mio cuore desideri immensi e vi chiedo con tanta fiducia di venire a prendere possesso della mia anima. Ah! non posso ricevere la santa comunione così spesso come vorrei, ma, Signore, non siete l'onnipotente? ...Restate in me come nel tabernacolo, non allontanatevi mai dalla vostra piccola ostia...
    Vorrei consolarvi dell'ingratitudine dei cattivi e vi supplico di togliermi la libertà di dispiacervi. Se qualche volta cado per mia debolezza, il vostro sguardo divino purifichi subito la mia anima consumando tutte le mie imperfezioni, come il fuoco che trasforma ogni cosa in se stesso...
    Vi ringrazio, o mio Dio, di tutte le grazie che m'avete accordate, in particolare di avermi fatta passare attraverso il crogiolo della sofferenza. Sarò felice di vedervi comparire, nel giorno finale, con lo scettro della croce. Poiché vi siete degnato di darmi come eredità questa croce tanto preziosa, spero di rassomigliare a voi nel cielo e di veder brillare sul mio corpo glorificato le sacre stimmate della vostra passione.
    Dopo l'esilio della terra, spero di venire a godervi nella patria, ma non voglio ammassare dei meriti per il cielo, voglio lavorare solo per vostro amore, con l'unico scopo di farvi piacere, di consolare il vostro Sacro Cuore e di salvare anime che vi ameranno eternamente.
    Alla sera di questa vita, comparirò davanti a voi a mani vuote, perché non vi chiedo, Signore, di contare le mie opere. Tutte le nostre giustizie hanno macchie ai vostri occhi.19 Voglio perciò rivestirmi della vostra giustizia e ricevere dal vostro amore il possesso eterno di voi stesso. Non voglio altro trono e altra corona che voi, o mio Diletto! ...
    Ai vostri occhi il tempo è nulla. Un giorno solo è come mille anni 20 e perciò potete prepararmi in un istante a comparire davanti a voi...
    Per vivere in un atto di perfetto amore, mi offro come vittima d'olocausto al vostro amore misericordioso, supplicandovi di consumarmi senza posa, lasciando traboccare nella mia anima i flutti d'infinita tenerezza che sono racchiusi in voi, e così possa diventare martire del vostro amore, o mio Dio...
    Che questo martirio, dopo avermi preparata a comparire davanti a voi, mi faccia infine morire e la mia anima si slanci senza alcuna sosta verso l'eterno abbraccio del vostro amore misericordioso...
    
Voglio, o mio Diletto, ad ogni battito del cuore rinnovarvi questa offerta un numero infinito di volte, fino a che, svanite le ombre,21 possa ridirvi il mio amore in un faccia a faccia eterno! ...

                                                            Maria Francesca Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo Gesù!
                                                                                                          rel. carm. ind.

Festa della santissima Trinità,
il
9 giugno dell'anno di grazia 1895

16 È questo il testo definitivo del!' Atto di offerta, redatto dalla Santa per madre Agnese di Gesù.
17 Gv. 16, 23.
18 S. GIOVANNI DELLA CROCE, Opere, Roma 1967. .Lettera 15, a Madre Leonora di S. Gabriele.
19 Cfr. Is. 64, 6.
20 Cfr. Sal. 89. 4.
21 Cant. 4, 6.

 PREGHIERA A GESÙ NEL TABERNACOLO

 Composta per suor Marta di Gesù


                                                       
16 luglio 1895

 Gesù 
    O Dio nascosto nella prigione del tabernacolo! con gioia vengo accanto a voi ogni sera per ringraziarvi dei favori che mi avete concessi e per implorare perdono delle mancanze commesse durante il giorno dileguatosi come un sogno.
    Gesù, come sarei felice se fossi stata interamente fedele! Ma ahimè, spesso la sera sono triste perché sento che avrei potuto corrrispondere meglio alle vostre grazie. Se fossi stata più unita a voi, più caritatevole con le consorelle, più umile e più mortificata, avrei meno pena a intrattenermi con voi nell'orazione. Tuttavia, o mio Dio, ben lungi dallo scoraggiarmi alla vista delle mie miserie, vengo a voi con fiducia, ricordando che « non quelli che stanno bene hanno bisogno del medico, ma i malati ».22 Vi supplico perciò di guarirmi, di perdonarmi, ed io, Signore, mi ricorderò che l'anima alla quale voi avete maggiormente rimesso, deve altresì amarvi più delle altre23 Vi offro tutti i battiti del cuore come altrettanti atti d'amore e di riparazione e li unisco ai vostri meriti infiniti. Vi scongiuro, Sposo mio divino, di essere voi stesso il riparatore della mia anima, di agire in me senza tener conto d,elle mie resistenze, in una parola, non voglio più avere altra volontà che la vostra, e domani, con il soccorso della vostra grazia, ricomincerò una vita nuova, ogni istante della quale sarà un atto d'amore e di rinuncia.
     Dopo essere venuta così ogni sera ai piedi del vostro altare, arriverò infine all'ultima sera della mia vita; allora comincerà per me il giorno senza tramonto dell'eternità, in cui mi riposerò sul vostro Cuore divino dalle lotte dell'esilio! Così sia!

22 Mt. 9, 12; Mc. 2, 17; Lc. 5, 31.
23 Lc. 7, 47.

PREGHIERA


 Composta dalla Santa il 16 o il 17 ottobre 1895, giorno in cui fu scelta dalla madre Agnese di Gesù come sorella spirituale del reverendo Bellière, seminarista e aspirante missionario.

     Gesù mio, vi ringrazio di colmare uno dei miei più grandi desideri: quello d'avere un fratello sacerdote e apostolo!
     Sono indegna, è vero, di questo favore; ma giacche vi degnate di concedere alla vostra povera piccola sposa la grazia di lavorare in modo speciale per la santificazione di un'anima destinata al sacerdozio, con gioia vi offro per essa tutte le preghiere e i sacrifici di cui posso disporre; vi chiedo, o mio Dio, di non guardare ciò che sono, ma ciò che dovrei e vorrei essere, ossia, una religiosa tutta infiammata del vostro amore.
     Voi lo sapete, Signore, l'unica mia ambizione è di farvi conoscere e amare: ora il mio desiderio sarà attuato. lo non posso che pregare e soffrire; ma quegli, al quale vi degnate unirmi con i dolci vincoli della carità, scenderà al piano a combattere per conquistarvi dei cuori, mentre io, sulla montagna del Carmelo, vi supplicherò di accordargli vittoria.
    Divino Gesù, esaudite la preghiera che vi rivolgo per colui che aspira ad essere vostro missionario; custoditelo in mezzo ai pericoli del mondo, fategli sentire ognora più il niente e la vanità delle cose passeggere e il contento di saperle disprezzare per vostro amore. Già il suo apostolato sublime si eserciti su coloro che lo circondano e sia egli un apostolo degno del vostro Cuore sacratissimo!
    Maria, dolce Regina del Carmelo, a voi affido l'anima del futuro sacerdote, di cui sono l'indegna sorellina!
    Degnatevi insegnargli fin d'ora con quale amore voi toccavate il celeste Bambino Gesù e lo involgevate nelle fasce, perché un giorno possa ascendere al santo altare e portare nelle sue mani il Re dei cieli.
    Vi chiedo ancora di custodirlo sempre all'ombra del manto vostro verginale, fino al momento felice in cui, lasciando questa valle di lacrime, potrà contemplare lo splendore vostro e godere per tutta l'eternità dei frutti del suo glorioso apostolato.

                                                                                                                Teresa di Gesù Bambino
                                                                                                                       rel. carm. ind.

                                                   15 ottobre 1895 24


24 Con questa data la Santa ha voluto propriamente ricordare non il giorno della composizione della preghiera, ma quello in cui il seminarista Bellière scrisse alla priora del Carmelo di Lisieux per avere una sorella spirituale.

 

 


PREGHIERA ISPIRATA DA UN'IMMAGINE RAFFIGURANTE SANTA GIOVANNA D'ARCO


Composta nel 1895.

    Signore, Dio degli eserciti, che ci avete detto nel vostro Vangelo: « Non Sono venuto a portare la pace, ma la spada »,25 armatemi per la lotta; io brucio dal desiderio di combattere per la vostra gloria; ma, ve ne scongiuro, fortificate il mio coraggio! Potrò allora esclamare con il santo re David: « Voi solo siete il mio Scudo; voi, o Signore, addestrate le mie mani alla guerra ».26
    Mio Diletto, comprendo a quale combattimento mi destinate; non lotterò sui campi di battaglia! lo sono prigioniera del vostro amore, ho liberamente ribadito la catena che mi lega a voi e mi separa per sempre dal mondo che voi avete maledetto. La mia spada non è altro che l'amore, con essa « io caccerò lo straniero dal regno ». Vi farò proclamare Re dalle anime che rifiutano di sottomettersi alla vostra divina potenza.
    Senza dubbio, Signore, uno strumento tanto debole come me non vi è necessario; ma Giovanna, la vostra sposa verginale e valorosa, ha detto: « Bisogna dar battaglia perché Dio doni vittoria ». Perciò, Gesù mio, darò battaglia per vostro amore fino alla sera della mia vita. Giacche voi non avete voluto gustare riposo sulla terra, voglio seguire il vostro esempio e spero così si realizzi in me la promessa uscita dalle vostre labbra divine: « Se qualcuno mi segue, dovunque sarò io, quivi sarà anche lui, e mio Padre lo glorificherà »27
    Essere con voi, essere in voi: ecco l'unico mio desiderio! La certezza che mi date della sua attuazione mi fa sopportare l'esilio, in attesa del giorno radioso dell'eterno faccia a faccia.

25 Mt. 10, 34.
26 Sal. 143, 1-2
27Gv. 12, 26.

      

ATTO D'OFFERTA

Composto per la signora Neele 28

    Mio Dio, vi offro tutte le azioni che sto per fare in questo giorno, nelle intenzioni e per la gloria del Sacro Cuore di Gesù: voglio santificare i battiti del cuore, i pensieri e le opere più semplici, unendoli ai suoi meriti infiniti, e riparare le mie colpe gettandole nella fornace del suo amore misericordioso.
    O Signore, vi domando per me e per coloro che mi sono cari la grazia di compiere perfettamente la vostra santa volontà, di accettare per amore vostro le gioie e le pene di questa vita passeggera, alfine di essere un giorno riuniti nel cielo per tutta l'eternità. Così sia!
                                                                           
28 Questa preghiera, senza data, fu composta tra il 1895-1897. 

 

PREGHIERA PER OTTENERE L'UMILTÀ


Composta per suor Marta di Gesù.

                                                        16 luglio 1897

 Gesù!

    Gesù, quando eravate pellegrino sulla terra avete detto: « Imparate da me che sono mite ed umile di cuore e troverete riposo alle anime vostre »29 O potente Sovrano dei cieli, sì, l'anima mia trova riposo nel vedervi, rivestito della forma e della natura di schiavo, abbassarvi fino a lavare i piedi dei vostri apostoli. Mi rammento allora delle parole che avete proferito per insegnarmi a praticare l'umiltà: « Vi ho dato l'esempio, affinché anche voi facciate come ho fatto io. Il discepolo non è da più del Maestro... Se voi comprendete ciò, sarete beati mettendolo in pratica ».30 Le comprendo, o Signore, queste parole uscite dal vostro Cuore mansueto ed umile, le voglio mettere in pratica con il soccorso della vostra grazia.
    Voglio umilmente abbassarmi e sottomettere la mia volontà a quella delle mie consorelle, non contraddicendole in nulla e senza cercare se hanno o non hanno diritto di comandarmi. Nessuno, o mio Diletto, aveva tale diritto su di voi, e tuttavia avete obbedito, non soltanto alla santa Vergine e a san Giuseppe, ma anche ai vostri carnefici. Ora è nell'Ostia che vi vedo portare al colmo i vostri annientamenti. Quale umiltà, divino Re di gloria, nel sottomettervi a tutti i vostri sacerdoti senza fare alcuna distinzione tra coloro che vi amano e coloro che, ahimè, sono tiepidi o freddi nel vostro servizio! Alla loro chiamata voi discendete dal cielo; essi possono anticipare o ritardare il tempo del santo sacrificio: voi siete sempre pronto!
    O mio Amato, come mi apparite mite ed umile di cuore sotto il velo dell'ostia candida! Non potete abbassarvi maggiormente per insegnarmi l'umiltà: per corrispondere all'amor vostro, voglio anch'io desiderare che le mie consorelle mi mettano ognora all'ultimo posto e persuadermi sinceramente che è questo che mi è dovuto.
    Vi supplico, Gesù, di mandarmi una umiliazione ogni qualvolta cercherò di elevarmi al disopra delle altre.
    Lo so, o mio Dio, voi abbassate l'anima orgogliosa, ma donate una eternità di gloria a quella che si umilia. Io voglio perciò mettermi all'ultima fila, condividere le vostre umiliazioni per « aver parte con voi » 31 nel regno dei cieli.
    Voi però, o Signore, conoscete la mia debolezza: ogni mattino prendo la risoluzione di praticare l'umiltà e alla sera riconosco che ho commesso ancora ripetuti falli di orgoglio. A tale vista sono tentata di scoraggiamento; ma capisco, anche lo scoraggiamento è effetto d'orgoglio. Voglio quindi, mio Dio, fondare la mia speranza su voi solo: giacche tutto potete, degnatevi far nascere nell'anima mia la virtù che desidero. Per ottenere questa grazia dall'infinita vostra misericordia, vi ripeterò spesso:
    « Gesù, mite ed umile di cuore, fate il mio cuore simile al vostro! ».

29 Mt. 11, 29.
30 Gv. 13, 15-17.
31 Gv. 13, 8.

 


« Fiori Mistici »


                         Copertina

                   Maddalena! Mia Amata Sposa!
            lo sono tutto tuo e tu sei mia per sempre.(Ct. 2,16)

                        Pagina con il titolo

 lr°  Fiori Mistici 1 destinati a formare il mio cesto di nozze. 

    Una voce s'è fatta udire: « Ecco lo Sposo che viene, andategli incontro » (Mt. 25,6)


                        Aspirazioni 2

    (Per il libretto completo pagina per pagina, cfr. Prières, p. 73. Si omette qui l'enunciato del giorno e il termine «Aspirazioni », ripetuto sedici volte).

  2r°  Rose Bianche.
         O Gesù, purifica la mia anima affinché diventi degna di essere tua sposa!

  2v° Margheritine.
         O Gesù, fammi la grazia di compiere tutte le mie azioni per piacere a te solo.

  3r° Violette Bianche.
         Gesù, dolce e umile di  Cuore  (Mt. 11,29), rendi il mio cuore simile al tuo!...
                              

 3v° Mughetto.
        Santa Teresa, Madre mia, insegnami a salvare le anime così che io diventi una vera carmelitana!3

 4r° Rose di macchia.
       O Gesù, sei tu solo che servo 4 servendo le mie Madri e le mie Sorelle.

 4v° Rose tea.
        Gesù, Maria, Giuseppe, fatemi la grazia di fare un buon ritiro e preparate la mia anima per il bel giorno della mia professione.

 5r° Bucanevi.
       O Santa Maddalena, ottienimi che la mia vita non sia che un atto d' amore.

 5v° Caprifoglio.
       O Gesù, insegnami a rinnegarmi sempre per far piacere alle mie sorelle.

 6r° Pervinche bianche.
       Mio Dio, ti amo con tutto il mio cuore.

 6v° Peonie bianche.
        O mio Dio, guarda il Volto di Gesù; e dei poveri peccatori fa' altrettanti eletti.5

7r° Gelsomino.
       O Gesù, non voglio gustare gioia che in te solo!...

7v° Miosotidi bianchi.
       O mio Santo Angelo custode, coprimi sempre con le tue ali (Salmo 90,4) affinch
é io non abbia mai la disgrazia di      offendere Gesù.

8r° Regina dei Prati.
       O Maria, mia buona Madre, fammi la grazia di non offuscare mai la veste d'innocenza che mi darai nel giorno della mia professione.

8v° Verbene bianche.
      Mio Dio, credo in te, spero in te, ti amo con tutto il mio cuore.

9r° Giaggioli bianchi.
      Mio Dio, ti ringrazio di tutte le grazie che tu mi hai fatte durante il mio ritiro.

9v° Il Grande Giorno è arrivato.6
      Gigli.
      Amato mio Gesù, tu ora sei tutto mio e io sono per sempre a tua piccola sposa!!!... (Ct. 2,16)

    DOCUMENTO: autografo. - DATA: per il 20 novembre 1894. -  COMPOSTA PER: suor Maria Maddalena. -PUBBLICAZIONE: Prières J988.
    Sul blocchetto (10 x 8,3 cm), conservato in una busta, Madre Agnese ha scritto: « Quadernetto scritto da Sr. Teresa di Gesù Bambino per preparare Sr. Maria Maddalena alla professione » .Prima professa di Madre Agnese e a lei attaccatissima, Maria Maddalena fugge Teresa, troppo perspicace per i suoi gusti. Tenuta a una grande discrezione verso una compagna cosi ombrosa, Teresa le offre una raccolta delle più modeste: segue esattamente lo schema preparato da suor Agnese per la propria prima Comunione. Notiamo infine che nel 1910 suor Maria Maddalena conserva ancora « questo quadernetto nella sua cella » (PA, p. 591).
    

    1  Un aggettivo raro in Teresa: Ms A, 79ro; P 54, 7; e qui.
    
Qualcuna porta l'impronta di Teresa, ma l'insieme resta convenzionale.
  3 Cfr. « Una carmelitana che non fosse apostola... cesserebbe di essere figlia della Serafica Santa Teresa » (LT 198, con la n. 3).
  
4 . Delicata allusione alla condizione di sorella conversa di Maria Maddalena.
  
 5. Secondo una tradizione orale trasmessa da suor Genoveffa, durante la messa, all'elevazione dell'ostia Teresa diceva e faceva dire alle novizie: « Padre Santo, guardate il Volto del rostro Gesù, e fate dei peccatori altrettanti eletti ». Ugualmente, all'elevazione del calice sappiamo che Teresa diceva: « O Sangue divino di Gesù, irroratela nostra terra, fate germinare gli eletti! », ispirandosi qui a suor Maria di San Pietro.
  
6. La medesima espressione si trova in Ms A, 25ro, per la prima Comunione di Celina.

 

Preghiera di Celina e di Teresa


   Vi dico, se due tra voi s' accordano sulla terra, qualsiasi cosa domandino, l'otterranno dal Padre mio che è nei Cieli. Perché là dove due sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro. (Mt. 18,19-20)


       O Dio, noi ti domandiamo che mai i tuoi due gigli siano separati sulla terra.1 Essi ti consolino insieme 2 del poco amore che tu trovi in questa valle di lacrime (Salmo 83,7), e le loro corolle risplendano per l' eternità dello stesso fulgore e diffondano lo stesso profumo quando s'inclineranno verso di te!

                                                           Celina e Teresa: Ricordo della notte di Natale 1895

    DOCUMENTO: autografo. -DATA: Natale 1895. -COMPOSTA PER: suor Genoveffa. -PuBBLICAZIONE: Lettres 1948, p; 305.
    Questo testo si trova a tergo di un'immagine che rappresenta un Gesù Bambino che falcia dei gigli (dr. DLT, p. 268, che corrisponde a LT 245). Sotto la figura sono stampate le parole: « Beato il giglio che resterà senza macchia fino all'ora della falciatura; il suo candore brillerà eternamente in paradiso ». Sotto due gigli recisi si legge « Teresa » e « Celina », di mano di suor Genoveffa (dopo il 30/9/1897). Questa immagine sarà deposta da Teresa nel sandalo della novizia, la notte di Natale. n gesto semplicissimo attesta che Teresa rimane presente e sollecita nell'affetto fraterno, pur tra le difficoltà che suor Genoveffa incontra per la sua ammissione alla professione; dr. Prières, pp. 110-111.
   
 1. Va ricordato il pensiero di Teresa al riguardo in Ms A, 82ro e QG 16.7.2.
    2. Questa è la parola centrale della preghiera, che esprime l'intimità delle due sorelle, soprattutto da otto anni in qua; dr. CG, pp. 223 e 1364; Ms A, 47vo e Ms C, 8vo. Per il simbolo del fiore, dr. LT 134.

 

« Che io ti rassomigli »

Fa' che io t R.

Gesù!...
[e cioè: Fa' che io ti Rassomigli, Gesù!...] 

     DOCUMENTO: autografo.  DATA: 1896 (?). -PUBBLICAZIONE: DE, p. 517.
    Pergamena (cm. 7 x 4,2) piegata in due. Nell'interno, a sinistra, una raffigurazione del Volto Santo di Tours. Testo: sopra il dipinto: « Fa' che io t R; »; sotto: « Gesù!... » (dr. DLT, p. 139). Sulla busta dove è conservata, suor Genoveffa ha scritto più tardi a matita: « Pergamena che Teresa di Gesù Bambino portava sul petto con altre preghiere, in un sacchettino appuntato con uno spillo » .Teresa ha spesso manifestato i desideri che la contemplazione del Volto Santo le ispirava (QG 5.8.9). L'ha cantato nella poesia: « Il mio cielo quaggiù!... » (P 20); 10 ha ripetuto nelle sue appassionate preghiere (Pr 12 e 16). Qui riassume tutto in un grido di amore: aspirazione alla più perfetta trasformazione nel suo Amato, alla conformazione a Gesù sofferente. Si ha qui la preghiera continua, fondamentale, di « Teresa del Volto Santo ».

 

Consacrazione al Volto Santo

Signore, nascondici nel segreto del tuo Volto!..(Salmo 30,21)


    
Sr. C. Genoveffa di S. Teresa - Maria 4el Volto Santo
    
Sr. L. G. Maria della Trinità e del Volto Santo
    
Sr. Maria F. Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo 1


    Il più piccolo movimento di puro Amore è più utile alla Chiesa di tutte le altre opere messe insieme...2 È dunque della più alta importanza che le nostre anime si esercitino molto nell'Amore, affinché consumandosi rapidamente non si fermino molto quaggiù e arrivino prontamente a vedere Gesù, Faccia a Faccia...3

  DOCUMENTO: autografo. -DATA: 6 agosto 1896. -COMPOSTA PER: se stessa, Suor Genoveffa e Suor Maria della Trinità. -PUBBLICAZIONE: HA 98, pp. 260-262, senza ro; per quest'ultimo: Mss I, pp. 20s. -Le parole qui riportate in corsivo sono scritte da Teresa con inchiostro rosso.
     Questa preghiera è stata composta per il 6 agosto 1896, festa della Trasfigurazione. Teresa sceglie questa data per consacrarsi solennemente al « Volto Adorabile di Gesù » con quelle sue compagne di noviziato che portano il cognome religioso « del Volto Santo ». La preghiera è scritta a tergo di un cartoncino (cm. 13x9). Sul recto un'immagine-riproduzione del Volto Santo di Tours, contornata da tre medaglioni ovali disposti a semi-corona; essi contengono le fotografie delle firmatarie, di cui sono riprodotti i nomi. Sul verso il testo della Consacrazione (dr. DLT, pp. 270-271).


   
  1. Teresa ricorda con le iniziali i nomi di battesimo di ciascuna: « c. » per Suor Genoveffa (Celina); « L. G. » (Luisa Giuseppina) per Maria della Trinità; « Maria F. » (Maria Francesca) per se stessa. Suor Genoveffa di Santa Teresa si chiamava prima « Maria del Volto Santo » (dr. LT 174) e Suor Maria della Trinità, « Maria Agnese del Volto Santo » (dr. P Il e 12). Quest'ultima nutriva fin dall'infanzia una spiccata devozione al Volto Santo. Teresa fu la prima carmelitana di Lisieux a portare il « titolo di nobiltà » (dr. LT 118) « del Volto Santo », come del resto anche quello « di Gesù Bambino ».
  
2. Giovanni della Croce, Cantico spirituale, Annotazione sulla str. 29 (trad. it., str. 29, 2, p. 662). È la prima volta che la citazione appare negli scritti di Teresa. Sarà ripresa in Ms H, 4vo; LT 221 e 245.
 
3. IDEM, Fiamma Viva d'amore, str. 1, spiegazione del v. 6 (passo che T
eresa segnerà con una crocetta a matita, nell'infermeria, nel 1897, cfr. DE, p. 493; strad.. it., str. 1, 28, pp. 985-986). Va fatto notare che, sebbene ella non citi queste parole fino al 1896-1897, le vive però da anni; cfr. QG 27.7.5.

Atto di fede

   Mio Dio, con il soccorso della tua grazia, sono pronta a versare tutto il mio sangue per affermare la mia fede.

    DOCUMENTO: autografo. -DATA: giugno-luglio (?) 1897. -PUBBLICAZIONE: TrH, p. 114.
    La data è proposta in base alla scrittura e al contenuto. L'originale di questa preghiera, scritto a matita, si trova su un frammento al margine di una lettera (cm. 2x9 circa), strappato irregolarmente (cfr. DLT, p. 261).

Dalla Pasqua 1896, la fede di Teresa nella vita eterna è messa a dura prova. Durante il ritiro dell'ottobre 1896 ella ne fa parola al P. Godefroid Madelaine, che le consiglia di scrivere il Credo e di portarlo sul cuore. Scrive allora il Simbolo degli Apostoli con il proprio sangue e lo mette alla fine del suo vangelo (cfr. DLT, p. 259).
     Nel 1897, le tenebre si fanno più fitte. Il 9 giugno scrive: « Credo d'aver fatto più atti di fede da un anno fino ad ora che non durante tutta la mia vita. Ad ogni nuova occasione di lotta (..) corro verso il mio Gesù, Gli dico che sono pronta a versare fino all'ultima goccia il mio sangue per testimoniare che esiste un Cielo » (Ms C, 7rO). Cfr. anche QG 7.8.4 e DE, p. 526. Cfr. Prières, p. 142.
    Madre Agnese ha confidato a Suor Luisa di Gesù (carmelitana di Lisieux dal 1919 al 1982) che Teresa si sentiva talvolta assalita con tale violenza da uno spirito di bestemmia, che si mordeva forte le labbra per non proferire le parole empie che le venivano contro la sua volontà (tradizione orale, DCL).

"Se io fossi la Regina del cielo"

   O Maria, se io fossi la Regina del Cielo e tu fossi Teresa, vorrei essere Teresa perché tu fossi la Regina del Cielo!!!...

8 settembre 1897

   DOCUMENTO: autografo. -DATA: 8 settembre 1897. -PUBBLICAZIONE: fuori testo HA 07, pp. 48-49 (facsirnile ritoccato); Lettres 1948, pp. 43&.    L'8 settembre 1897, settimo anniversario della sua professione, è' un giorno di calma e di dolcezza per Teresa ammalata; cfr. QG 8.9. Chiede « di rivedere l'immagine di Nostra Signora delle Vittorie, su cui aveva incollato il fiorellino che il papà le donò quando le diede il consenso per l'entrata al Carmelo » (Suor Genoveffa, PC, p. 309). È allora che ella scrive sul verso, con mano tremante, questa ultima preghiera: « furono le sue ultime parole tracciate quaggiù » (cfr. DLT, p. 303).
    A prima vista un po' complicata e quindi sorprendente da parte di Teresa, questa Pr 21 è stata ritenuta ispirata da queste parole attribuite comunemente a sant' Agostino: « Signore, la mia anima gioisce grandemente quando penso che tu sei Dio; perché se, cosa impossibile, Agostino fosse Dio e Dio fosse Agostino, amerei piuttosto che Tu fossi Dio e non Agostino ». Questo brano è riportato nella Vie des saints et fetes de toute l'annee [Vita dei santi e feste di tutto l'anno], del R.P. Ribadeneira (voi. VIII, Vivès, Paris 1856, p.489). Al tempo di Teresa si usava leggere questa Vita dei Santi in refettorio; ed è possibile che Madre Agnese ne abbia letto qualcosa nell'infermeria, per la festa di sant'Agostino, il 28 agosto. D'altronde, questa Preghiera 21 evoca un'idea cara a Teresa: « Mia buona Santa Vergine, trovo che sono più felice di roi perché vi ho per Madre, ma voi, roi non avete la Santa Vergine da amare » (LT 137 del 19 ottobre 1892; il pensiero è ripreso sotto altra forma in QG 11.8.4). C'è come uno scambio di identità espresso in un grido di amore.

 

 


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ultimo aggiornamento 17/3/2001